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Arrestati i rapinatori seriali che aggredivano solo donne: almeno cinque le vittime

Sono scattate le manette per due dei tre rapinatori accusati di aver messo a segno almeno cinque rapine nei confronti di altrettante donne che passeggiavano sole per i paesi di Seveso e Barlassina, in Brianza. Dopo la denuncia delle vittime erano scattate le indagini dei carabinieri che avevano iniziato a visionare le telecamere di video sorveglianza installate per le vie. Ora finalmente gli arresti.
A cura di Giorgia Venturini
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Sono scattate le manette per i due rapinatori seriali, accusati di aver aggredito dal marzo scorso più donne che passeggiavano sole tra Seveso e Barlassina, in provincia di Monza e Brianza. Allora erano scattate le denunce, ma per i tre non ci fu possibilità né di arrestarli né di attivare gli stati di fermo. Ora il giudice per le indagini preliminari di Monza ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per due dei rapinatori mentre un terzo complice è ancora ricercato. Stando a quanto precisano i carabinieri della Compagnia di Seregno, i due rapinatori da marzo a oggi avrebbero aggredito in strada almeno cinque donne di età compresa tra i 57  e gli 86 anni.

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Resta ancora ricercato il terzo complice

I fatti risalgono a marzo: i tre accerchiavano le donne che passeggiavano da sole e poi le rapinavano. Dopo la denuncia erano scattate le indagini dei carabinieri che avevano iniziato a visionare le telecamere di video sorveglianza installate per le vie: i militari, in borghese per non destare sospetti, hanno anche ricostruito i possibili itinerari e la fascia oraria delle rapine. Dopo pochi giorni erano riusciti a individuare uno dei rapinatori, un uomo di 39 anni originario del Marocco: fermato dai carabinieri era stato trovato in possesso di documenti ed effetti personali appartenenti alle vittime. Così è stato portato in in caserma dove ha confessato di esser stato autore di due colpi il 15 e il 18 marzo. Il 39enne si serviva dell'aiuto di due complici di 32 e 43 anni. Entrambi anche loro marocchini e con precedenti. Ora per due di loro sono scattate le manette mentre resta ricercato il terzo complice.

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