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Area B a Milano, il sindaco Beppe Sala apre alle trattative: “Sì a un tavolo sulle deroghe”

Il Consiglio metropolitano di Milano ha bocciato la mozione del centrodestra che chiedeva la sospensione di Area B. Intanto, però, il sindaco Beppe Sala si è detto disponibile a sedersi a un tavolo: “Purché partecipi anche Regione Lombardia”
A cura di Francesca Del Boca
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Area B Milano (foto da Facebook)
Area B Milano (foto da Facebook)

Beppe Sala non molla. E porta avanti la decisione di Area B, entrata in vigore ufficialmente a inizio ottobre, con la consueta determinazione. "Sono mesi e anni che ne stiamo parlando, non ci saranno sospensioni", ha commentato oggi a margine della seduta del Consiglio metropolitano, dopo aver bocciato la mozione del centrodestra che chiedeva proprio la rimozione di Area B.

Stavolta, però, il primo cittadino di Milano ha aperto uno spiraglio alle trattative.

Le aperture sull'Area B di Milano

Come? Valutando la possibilità di eventuali "mitigazioni ad Area B. Io sono disponibile a parlarne".

Ad esempio? "Credo che sia sensato allungare fino a dicembre il periodo in cui uno si può ordinare una macchina nuova, ragionare su sconti sugli abbonamenti al trasporto pubblico, o favorire l’accesso ai parcheggi".

Esclusa, ovviamente, una proroga. Neanche a parlarne. "Ormai mi sembra ormai talmente evidente quale sia il problema dell’inquinamento in Pianura Padana, bisogna intervenire” ha sottolineato con fermezza il sindaco, come fa da mesi a questa parte. “Non c’è niente che non susciterebbe critiche, però io credo nella politica dei passi continui per cercare di risolvere la situazione".

Il tavolo di discussione insieme a Regione Lombardia

Una breccia nel muro che il sindaco Beppe Sala ha edificato sull'argomento, certo. Ma a una condizione. "Sono disponibile a sedermi intorno a un tavolo. Quello che chiedo, però, è ci sia anche Regione Lombardia. Milano ha fatto un grande passo avanti nel trasporto pubblico negli ultimi 30 anni. La stessa cosa non è avvenuta in Regione Lombardia".

E ha domandato: "Perché tanti che vengono da fuori oggi non possono arrivare a Milano con i mezzi pubblici? Non certo per colpa di Atm, ma perché in regione Lombardia si è sempre fatto poco da questo punto di vista. Quindi, bene un tavolo con anche la Regione".

E a chi ha fatto notare che Attilio Fontana ha chiesto più volte un incontro con il sindaco, ha ribattuto: "Fontana riduce il dibattito al Move-in e ai chilometri previsti in deroga rispetto al principio generale. Se vogliamo confrontarci solo su questo, non diamo un grande contributo. Vorrei che Fontana rispondesse al perché lui e quelli prima di lui, sul trasporto pubblico regionale hanno fatto poco".

Attilio Fontana e Beppe Sala
Attilio Fontana e Beppe Sala

La risposta di Attilio Fontana

Non si è fatta attendere la risposta di Attilio Fontana, governatore della Lombardia. "A me sembra che la Lombardia sia l'unica Regione a versare più di 410 milioni di fondi per il trasporto pubblico locale, di cui più di 200 alla città di Milano. Fatto che suscita qualche malumore agli altri sindaci della Lombardia".

Insomma, non sarà facile. Più che un tavolo di confronto, si prospetta un tavolo di accuse (ovviamente reciproche). E Area B a Milano, intanto, resta esattamente com'è. 

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