Il primo caso di febbre Dengue è stato segnalato nella città di Brescia. Non c'è ancora conferma che si tratti effettivamente dell'infezione, ma nei giorni scorsi sono stati registrati tre contagi nei comuni della provincia. Sono già sette quelli accertati in tutta la Lombardia.

Importantissimo in questa fase, è sapere come riconoscere in sintomi e cosa fare in caso di infezione.

L'allarme contagio a Brescia

Nei giorni precedenti si erano registrati altri tre casi nella provincia. La Dengue era già arrivata nella zona colpendo i comuni di Manerba del Garda, Padenghe, Bagnolo Mella. È stato l'ultimo sospetto ad allertare le autorità locali, che hanno già predisposto un intervento antizanzare nella zona in cui si teme sia avvenuto il contagio (via Savoldo).

Si tratta soprattutto del quartiere di Porta Cremona, con concentrazione nelle strade limitrofe.

La disinfestazione è uno dei pochi metodi di contrasto alla forma virale. Non c'è infatti un vaccino al momento, ma rimane la prevenzione individuale e la sanificazione delle aree condivise.

Ignote ancora le cause di diffusione in Lombardia, ma a far migrare l'infezione è spesso la circolazione dei viaggiatori di rientro dalle zone tropicali.

Come spiega l'Agenzia di tutela della salute (Ats) di Brescia, è proprio la diffusione locale dei vettori virali che può generare casi autoctoni.

Aumentano i casi anche a Lodi

Tra le province più colpite della Regione è finora Lodi, che intorno alla metà di agosto aveva identificato il primo paziente infetto. Si trattava di un ultrasettantenne che era stato ricoverato all'ospedale di Crema. Nell'arco di pochi giorni si erano registrati almeno quattro casi, tutti nella zona di Castiglione d'Adda.

Le autorità locali hanno avviato una campagna di screening gratuita. Nonostante le misure messe in atto, e la positiva risposta dei cittadini, che si sono messi in coda per fare lo screening, i casi hanno continuato a salire. Sette quelli confermati finora.

L'infezione è arrivata anche a Monza, dove l'Ats brianzola ha chiesto al Comune un intervento di disinfestazione straordinaria.

Cos'è la febbre Dengue e perché è preoccupante

La febbre Dengue è un'infezione di origine virale e si trasmette tramite la puntura di zanzare che hanno punto in precedenza persone infette. Tra le principali zanzare che trasmettono il virus all'uomo è la zanzara tigre (scientificamente nota come Aedes albopictus) e l'Aedes aegypti.

Si tratta di una malattia diffusa nelle zone tropicali e subtropicali come Africa, Sudest asiatico, Cina, India, dove si trova soprattutto nella stagione delle piogge.

In Italia la malattia arriva proprio con l'arrivo di questo tipo di zanzare. Per questo motivo le autorità sanitarie invitano ad avere particolare cura nel coprire le zone umide. Si consiglia per esempio di coprire ermeticamente i contenitori utilizzati per l'acqua piovana, pulire cortili e condomini, sanificare le grondaie, fare attenzione in cimiteri e giardini.

Il virus resiste nel sangue di chi è infetto per un tempo compreso tra i due e i sette giorni, periodo nel quale può essere trasmesso da una persona all'altra tramite puntura di zanzara.

Il tasso di mortalità stimato dall'Organizzazione mondiale della sanità è del 2,5 per cento, che sale fino al 20 per cento nel caso in cui la Dengue non sia trattata.

Ogni anno, 500mila persone sono costrette a essere ricoverate e ricevere cure ospedaliere a causa dell'infezione.