54 CONDIVISIONI
Aereo da turismo precipita a San Donato: 8 morti

Aereo precipitato a Milano, aperta la scatola nera: i dati sveleranno le cause dell’incidente

Oggi si è aperta la scatola nera del Pilatus-Pc12, l’aereo precipitato lo scorso 3 ottobre: i dati sveleranno tutte le manovre e le cause dello schianto.
A cura di Giorgia Venturini
54 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

È il giorno dell'apertura della scatola nera del Pilatus-Pc12, l'aereo da turismo precipitato lo scorso 3 ottobre su un palazzo in costruzione a San Donato Milanese. Dallo schianto morirono otto persone, tra cui anche un bambino di 2 anni. Questa mattina – come confermato anche a Fanpage.it dalla Procura di Milano – sono stati estrapolati i dati del registratore di volo. Saranno questi a chiarire tutto quello che è successo nei minuti successivi il decollo: la scatola nera infatti fornirà tutte le informazioni sul funzionamento del velivolo, ad esempio sui giri del motore, sulla posizione dell'elica e su pressione e temperatura dell'olio. Nel dettaglio, si capirà se il motore e i comandi di volo fossero danneggiati, se il pilota ha fatto una virata e se ha cercato di ritornare in pista. Alla guida c'era il pilota e magnate romeno Dan Petrescu.

Tutte le possibili cause dell'incidente

Tra le ipotesi dello schianto quella che il pilota fosse stato vittima di un disorietamento spaziale. Ma anche l'errore umano, ossia una manovra sbagliata o azzardata durante un cambio di rotta. Così come un malore del pilota. Queste ipotesi saranno da prendere in considerazione se i dati della scatola nera non rileveranno anomalie nel motore o nelle altri parti meccaniche. Per questo ogni passaggio fatto con la scatola nera è fondamentale e delicato anche perché "le analisi sulla scatola nera sono irripetibili. Bisogna evitare a tutti i costi che la scatola nera venga compromessa", come aveva precisato a Fanpage.it il generale Carlo Landi, in servizio per 41 anni nell'aeronautica e oggi in pensione. Oggi all'apertura erano presenti avvocati, inquirenti ed esperti in materia. Per avere le prime risposte certe però bisognerà attendere qualche giorno. A breve invece si potrà sapere quanto detto in cabina pilotaggio: dalla conversazione tra gli altri passeggeri e la torre di controllo di Linate infatti si saprà se il pilota ha notato un'anomalia e quindi ha tentato il ritorno in aeroporto oppure se è stato colpito da un malore o è stato vittima del disorietamento spaziale.

Chi sono le vittime dell'incidente aereo

A bordo oltre all'imprenditore romeno c'erano anche la moglie e il figlio: la donna ha 65 anni, nata in Romania con cittadinanza francese, mentre il figlio, Dan Stefan Petrescu, 30 anni. Tra i passeggeri c'erano anche un amico canadese del figlio trentenne e una famiglia italo francese, sempre amici del noto imprenditore: il padre e il bambino piccolo di nazionalità italiana e la madre e la nonna del piccolo di nazionalità francese. Tutti erano saliti a bordo dell'aereo Pegasus Pc-12 qualche giorno prima da Bucarest e avevano fatto scalo all'aeroporto di Linate: da qui si erano rimessi in viaggio con destinazione Olbia, in Sardegna. Probabilmente tutti stavano raggiungendo la casa in Sardegna del noto imprenditore: qui li attendeva la madre di Dan Petrescu, l'anziana di 98 anni si trovava nella villa di famiglia e stava aspettando i suoi parenti e amici per trascorrere qualche giorno di vacanza tutti insieme. Dopo il decollo qualcosa non ha funzionato: il velivolo è precipitato su un palazzo abbandonato di San Donato milanese.

54 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views