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“Acque contaminate dal Covid, rischio contagio”: e il Comune di Rho vieta i bagni in fiumi e canali

Il Comune di Rho, in provincia di Milano, ha ribadito sul proprio sito il divieto assoluto di balneazione nei fiumi e corsi d’acqua che attraversano il territorio comunale. Oltre al rischio di annegare a causa delle correnti, ce n’è un altro: “Le acque dei fiumi Adda, Lambro, Olona, Po e Seveso potrebbero essere contaminate dagli scarichi provenienti da impianti di depurazione acque reflue civili e industriali e diventare mezzo di trasmissione del Coronavirus”.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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Non c'è solo il rischio, gravissimo, di annegamento. I bagni nei fiumi e canali del territorio comunale di Rho, in provincia di Milano, nasconderebbero  anche un'altra insidia: il rischio di contagiarsi col Coronavirus. Per questo motivo l'amministrazione comunale ha ricordato a tutti i cittadini il divieto assoluto di balneazione nei canali e fiumi che attraversano la cittadina e nei corsi d'acqua dell'intero reticolo Est Ticino Villoresi. "Con l’avvicinarsi dell’estate e l’inizio del caldo si ripropongono purtroppo alla cronaca tuffi e bagni nei canali, tutti naturalmente non autorizzati – è scritto in un comunicato stampa apparso sul sito del Comune -. Ogni anno si registrano incidenti, a volte purtroppo anche mortali, nei corsi d’acqua e nei canali. La bella stagione e il caldo spingono molte persone, soprattutto giovani, a rinfrescarsi nei corsi d’acqua che attraversano Rho e non solo, nonostante che i canali e i fiumi nascondano delle insidie e sia vigente il divieto assoluto di balneazione come sull’intero reticolo Est Ticino Villoresi".

Acque dei fiumi potrebbero essere contaminate

Da qui il rinnovo del divieto di balneazione: "Per prevenire disgrazie ed episodi di annegamento da parte di chi utilizza impropriamente i canali e i fiumi, si ricorda ai cittadini il divieto di balneazione permanente in tutti i corsi d’acqua all’interno del territorio comunale, in particolare nei canali secondari del Consorzio Est Ticino Villoresi e del Canale Scolmatore Nord Ovest (CSNO)". È però la frase presente subito dopo a suscitare ulteriore preoccupazione: "In questo periodo di emergenza sanitaria da COVID 19 si evidenzia che le acque dei fiumi Adda, Lambro, Olona, Po e Seveso potrebbero essere contaminate dagli scarichi provenienti da impianti di depurazione acque reflue civili e industriali e diventare mezzo di trasmissione del virus". Non si tratta di una novità: studi sulla presenza del virus nelle acque di scarico di alcune grandi città sono stati fatti anche lo scorso anno, durante la prima ondata della pandemia e la presenza del virus nelle acque di scarico era stata definita una spia utile per datare la comparsa del Covid-19 e soprattutto indicare la presenza di possibili focolai, ma non era mai stato definito il rischio reale per la salute, rischio che un modello matematico sviluppato da scienziati dell’Università di Exeter, nel Regno Unito, aveva provato a calcolare.

Rispetto alle conoscenze attuali, tuttavia, si sa che il metodo principale di trasmissione del Coronavirus è attraverso le goccioline respiratorie grandi e piccole che vengono espulse mentre si parla, si respira o si fanno attività come urlare e cantare. Il rischio maggiore che corre chi si tuffa in fiumi e canali resta quello di annegare a causa delle correnti presenti: e in questo senso, sicuramente tutti i cittadini di Rho, e non solo, farebbero bene ad ascoltare l'appello a non tuffarsi nei corsi d'acqua.

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