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A Milano svelata la prima statua dedicata a una donna: Cristina Trivulzio di Belgiojoso

A Milano è stata svelata la prima statua dedicata a una donna. Raffigura Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nobildonna che partecipò al Risorgimento e fu promotrice di diverse attività filantropiche. “È una grande svolta per la città – ha affermato la vice sindaca Anna Scavuzzo – un riconoscimento simbolico alle donne che hanno dato un contributo importante alla crescita di Milano nella storia”.
A cura di Francesco Loiacono
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Fino a ieri non c'erano statue di donne a Milano. Può sembrare incredibile, ma era così: l'unica eccezione era rappresentata da una scultura in bronzo raffigurante una figura femminile idealizzata, realizzata da Rachele Bianchi e collocata in via Vittor Pisani. Da ieri però il corpo e il volto bronzei di Cristina Trivulzio di Belgiojoso, eroina a filantropa del Risorgimento, campeggiano nell'omonima piazza nel centro di Milano, a pochi passi da piazza della Scala. La statua è stata realizzata dallo scultore Giuseppe Bergomi in occasione dei 150 anni dalla morte della nobildonna. A promuoverne la realizzazione è stata la Fondazione Brivio Sforza, con il sostegno della Banca di credito cooperativo di Milano, il contributo del Comune di Milano e il patrocinio di Regione Lombardia.

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Chi era Cristina Trivulzio di Belgiojoso

Cristina Trivulzio di Belgiojoso nacque a Milano il 28 giugno 1808 e sempre nel capoluogo lombardo morì il 5 luglio del 1871. Fu patriota, giornalista e scrittrice, e partecipò attivamente al Risorgimento. Oltre al suo impegno patriottico, sfruttò il fatto di appartenere a una classe sociale agiata per aiutare i poveri, soprattutto i contadini e i loro figli, aprendo per loro anche un istituto a Locate, nel Milanese, in cui oltre all'istruzione venivano offerti pasti e assistenza. Donna dalla vita movimentata e tribolata, si separò dal marito libertino molto presto e per via di questa decisione ardita per l'epoca dovette sopportare per tutta la vita maldicenze. L'artista l'ha scolpita seduta ma col busto leggermente proteso in avanti, in una posa al tempo stesso riflessiva e dinamica che racchiude al tempo stesso la fragilità – era affetta da epilessia – e la forza e la determinazione della nobildonna.

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L'anno prossimo Milano dedicherà una statua a Margherita Hack

La statua è stata svelata alla presenza, tra gli altri, del sindaco e del vice sindaco di Milano, Beppe Sala e Anna Scavuzzo. "Questa giornata segna una grande svolta per la città – ha affermato Scavuzzo – un riconoscimento simbolico alle donne che hanno dato un contributo importante alla crescita di Milano nella storia. L’iniziativa, che celebra una donna di cultura, determinata e che si è battuta per la libertà, sarà certamente la prima di tante azioni future come questa e con cui Milano rende omaggio alle figure femminili che hanno promosso valori di generosità e intraprendenza rendendo migliore la nostra città". La strada appare segnata: dopo Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nella primavera del 2022 sarà inaugurata una statua dedicata all'astrofisica Margherita Hack, la prima su suolo pubblico.

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