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A Milano smog fuorilegge già per 51 giorni nel 2022 (e il limite è 35): male tutta la Lombardia

Smog a Milano sopra i livelli consentiti per 51 giorni nel primo trimestre del 2022, già oltre il limite annuo di 35 giorni di sforamento. Dai dati di Legambiente Lombardia tutta la regione soffoca per lo smog, complice anche l’assenza della pioggia.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Nei primi tre mesi del 2022, Milano ha registrato livelli di inquinamento da smog superiori al consentito per 51 giorni. Considerando che le norme attuali prevedono un limite di 35 giorni all'anno, la situazione della provincia lombarda conferma "la necessità di intensificare gli interventi sulle emissioni da traffico", ha dichiarato la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto. Milano, però, non è l'unica città della regione a presentare numeri preoccupanti: da Cremona a Sondrio, tutti i capoluoghi hanno superato due, ma anche tre volte il valore medio annuo raccomandato.

Le conseguenze delle poche piogge

Come ricorda la presidente Meggetto, i primi 90 giorni del 2022 hanno risentito "della particolare situazione meteoclimatica". In Lombardia, così come anche in Piemonte, la pioggia non si è fatta vedere per più di 100 giorni. Fattore che ha contribuito al mantenimento di livelli di inquinamento da polveri sottili inquinanti (Pm10) tali da classificare l'aria come "insalubre". Come riportato da Legambiente, è Cremona la città che ha registrato la concentrazione giornaliera media di Pm10 più alta negli ultimi tre mesi: 50,5 microgrammi per metro cubo. Una media avvicinata da Mantova (47,6) e Brescia (46,6), che proprio con Cremona costituiscono il triangolo zootecnico.

Norme ancora più restrittive

Sul podio, seconda per pochi microgrammi c'è proprio Milano (49,9) seguita da Monza (48,1). "Occorre ridurre le emissioni da traffico, in particolare quelle derivanti dai diesel, e quelle prodotti dai troppi allevamenti intensivi che costellano la Pianura Padana", ammonisce Meggetto. Varese, Lecco e Sondrio sono le uniche che, nel periodo invernale, sono riuscite a mantenere un valore al disotto della soglia massima fissata a 40 microgrammi per metro cubo. Le norme presenti, che già molte città italiane non riescono a rispettare, sono destinate a diventare ancora più restrittive quando si proseguirà con il recepimento delle raccomandazione dell'Organizzazione mondiale della sanità: la media annuale di Pm10 passerà dagli attuali 20 microgrammi per metro cubo a 15.

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