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A Milano il centrodestra vuole Farinet: Berlusconi approva, Albertini: “Lo conoscono in pochi”

“Per un civico fare il sindaco di Milano è un grosso problema perché la mancanza di notorietà è un limite: perché se una persona è conosciuta può anche pensare di essere gradita, se è sconosciuta parte con una massa che non c’è”. Così l’ex primo cittadino di Milano Gabriele Albertini in merito ad una eventuale candidatura per il centrodestra di Andrea Farinet, docente universitario della Bocconi.
A cura di Filippo M. Capra
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Matteo Salvini ha ripreso a parlare del candidato sindaco di Milano per le elezioni del prossimo ottobre. Il centrodestra non ha ancora comunicato il proprio nome dopo averne bruciati una ventina, anche se negli ultimi giorni una delle proposte del capo politico della Lega ha trovato la sponda di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Si tratta di Andrea Farinet, docente universitario e presidente della Fondazione Pubblicità Progresso che pare aver messo d'accordo tutti. A gettare ombre sul successo di una sua candidatura, però, ci pensa Gabriele Albertini, che gli farebbe da vice in caso di elezione a sindaco.

Per l'ex primo cittadino milanese, che ha ricordato di aver "frequentato un suo corso e da allora è rimasto un contatto episodico", Farinet potrebbe pagare la scarsa notorietà. "Per un civico fare il sindaco di Milano è un grosso problema perché la mancanza di notorietà è un limite: perché se una persona è conosciuta può anche pensare di essere gradita, se è sconosciuta parte con una massa che non c’è", afferma Albertini nelle parole riportate dal Corriere della sera, aggiungendo che "oltretutto il sindaco uscente, “Mr Expo”, ha una notorietà che tutti i sondaggi danno dal 94 al 100 per cento, chiunque sia un civico esce fuori con una condizione minoritaria".

Per Albertini Farinet è conosciuto da circa il 20 per cento dei cittadini, forse meno. Chi poteva pensare di sfidare Sala su questo campo era Oscar Di Montigny, fermo però anch'egli attorno al 37 per cento. L'ex sindaco di Milano non risparmia critiche nemmeno alla coalizione, svelando di aver sentito Farinet, il quale gli avrebbe chiesto dei consigli, a cui avrebbe risposto: "Non so cosa consigliarti, perché ancora un po’ che aspettano dovranno fare un sorteggio".

Per questi motivi, legati alla notorietà e alla possibilità di recuperare campo su Sala, ecco che Salvini si è tenuto altri due nomi "jolly" che secondo il Corriere portando ad un dottore e ad un imprenditore. Il primo sarebbe Luca Bernardo, stimato pediatra della città e primario di Pediatria dell'ospedale Fatebenefratelli, nonché direttore di struttura complessa. Che sia lui il nome civico che ponga fine alla telenovela per la scelta del candidato del centrodestra?

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