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Migranti, Merkel contro il suo ministro degli Interni: “No ai respingimenti”

I due rami dell’Unione della Csu-Cdu, i cristiano-sociali bavaresi (Csu) e i cristiano-democratici (Cdu) sono ai ferri corti sulle politiche migratorie. Il ministro degli Interni Seehofer ha sfidato la cancelliera Merkel sul respingimento al confine dei profughi.
A cura di Annalisa Cangemi
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"L'immigrazione illegale è una grande sfida per l'Ue e credo che non si possa agire in modo unilaterale, senza provvedimenti concordati", ha detto oggi Angela Merkel incontrando la stampa dopo la conferenza con i ministri presidenti dei Laender. Il piano presentato sull'immigrazione da Seehofer, il ministro degli Interni tedesco "è importante", ha affermato, e il dissenso è "solo su un punto: i respingimenti". "Ritengo che non sia lo strumento giusto, si tratterebbe di un mezzo unilaterale", ha spiegato, indicando la strada degli accordi bilaterali con i partner europei, che incontrerà al Consiglio Ue del prossimo 28 giugno, in cui si dovrebbe ridiscutere la riforma del trattato di Dublino.

Minacce di rottura. Il capogruppo parlamentare della Csu, Alexander Dobrindt ha detto: "Il ministro dell’Interno può decidere autonomamente di ordinare il respingimento alle frontiere degli immigrati illegali, senza l’approvazione della cancelliera Angela Merkel". Seehofer non si muove da solo, ma ha l'appoggio del suo gruppo parlamentare e quindi dell'intero partito bavarese, e non intende fare passi indietro. Che questo braccio di ferro sia anche una conseguenza della campagna elettorale delle amministrative in Baviera del prossimo ottobre è certo. Il nodo irrisolto resta quello dei respingimenti al confine dei profughi, misura che Seehofer aveva previsto in un dossier sull'immigrazione che Merkel ha stoppato. Un'ipotesi di compromesso possibile era stata avanzata dalla Cdu: verranno respinti subito quei migranti che riprovano a entrare nel Paese dopo che le domande di asilo sono state respinte; soluzione questa che ammorbidirebbe la posizione di Seehofer, che non ammetterebbe in Germania neanche i migranti già registrati in altri Paesi Ue, come quelli di primi approdo, come Grecia e Italia.

Ma la Csu accelera: "Abbiamo segnalato alla Cdu che noi vediamo una necessità di agire adesso", ha affermato Alexander Dobrindt, capogruppo in Baviera del partito. È stato lui a parlare di "situazione storica" per il Paese sulla politica dell'asilo. Le politiche sull'immigrazione sono "di competenza del ministro dell'Interno" – fanno sapere i cristiano sociali – "e il ministro dell'Interno lo esprimiamo noi". 

A rafforzare la posizione del ministro degli Interni è la linea dura seguita da Matteo Salvini sulla vicenda della nave Aquarius, e la mossa a sorpresa del premier austriaco Sebastian Kurz, in visita a Berlino, che ha lanciato "l'asse dei volenterosi" tra Austria, Italia e Germania per la "lotta ai clandestini".

La leader della Cdu sa bene che ls Germania in questo momento non può permettersi fughe in avanti, e ha chiesto di rimandare le decisioni al Consiglio di fine giugno. Così la pensano pure i deputati della Cdu, che la cancelliera ha incontrato oggi. La situazione potrebbe avere degli sviluppi prima del vertice Ue anche in vista degli incontri con il premier italiano Giuseppe Conte, previsto per lunedì, e con il presidente francese, Emmanuel Macron, martedì.

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