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Migranti, ancora un naufragio nel Mediterraneo: 100 dispersi al largo della Libia, morti 3 neonati

Una barcone con a bordo 100 migranti sarebbe naufragato al largo delle coste libiche: “Guardie costiere libiche: salvataggio di 14 rifugiati e timori per un naufragio di circa 100 al largo delle coste di Tripoli”, ha annuciato su Twitter l’emittente Al Jazeera.
A cura di Charlotte Matteini
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UPDATE Tre neonati sono morti e circa 100 persone risultano disperse dopo il naufragio di un’imbarcazione avvenuto al largo delle coste libiche. Lo hanno riferito i sopravvissuti e la Guardia costiera libica, precisando che 16 persone sono state tratte in salvo. Erano circa 120 i migranti a bordo di un gommone al momento del naufragio, stando a quanto hanno riferito a France Presse i sopravvissuti, trasferiti nella regione di Al-Hmidiya, 25 chilometri a Est di Tripoli.

Un barcone che trasportava circa 100 migranti è naufragato al largo della Libia. Secondo i media internazionali, "una nave è affondata a est di Tripoli e trasportava circa 100 migranti". L'emittente panaraba Al Jazeera su Twitter ha scritto: "Guardie costiere libiche: salvataggio di 14 rifugiati e timori per un naufragio di circa 100 al largo delle coste di Tripoli".  "Fonti libiche: naufragio di un'imbarcazione a est di Tripoli che trasportava circa 100 migranti", scrive invece Sky News Arabiya.

Ghasem, portavoce della marina libica, ha avvertito che si tratta di "informazioni preliminari" in quanto la motovedetta salpata dalla postazione di Ahmadeya, "non è ancora tornata" alla base e sono in corso le ricerche. Nel frattempo, il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha annunciato che i porti italiani saranno chiusi alle Ong per tutta l'estate: "Le navi delle Ong non vedranno più l’Italia se non in cartolina. Ora ci sono due navi davanti alla Libia di Proactiva Open Arms chiedo che oggi stesso pubblichino l’elenco dei finanziatori. Loro e le altre ong fanno politica, mi danno del razzista e del fascista ma, come dicono i militari italiani e libici, aiutano gli scafisti".

"Ogni morte in mare causata da queste misure è nelle mani dell'Europa. Ci bloccano e ci impediscono di svolgere il lavoro che i governi dell'Ue non riescono a fare, mentre disumanizzano le persone in stato di bisogno. I governi europei devono ritrovare il buon senso e mettere fine alle politiche che costringono le persone a rimanere intrappolate in Libia o a morire in mare", ha dichiarato questa mattina Medici senza frontiere rivolgendo un appello all'Europa.

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