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Michelle Obama festeggia il compleanno con una cena italiana

Barack, consorte e gli amici più stretti al “Cafe Milano” di Washington, di proprietà del campano Franco Nuschese: cena a base di prelibatezze made in Italy.
A cura di Redazione
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US President Barack Obama pulls a chair

Un compleanno nel più gettonato locale italiano a Washington, il "Cafe Milano": così Barack Obama ha festeggiato la moglie Michelle che ieri ha spento 49 candeline. Il presidente e la first lady erano in compagnia di una ventina di amici che hanno potuto assaggiare le prelibatezze ‘Made in Italy' preparate nell'elegante locale che si trova nel cuore di Georgetown, nel 3251 di Prospect Street, di proprietà di Franco Nuschese, da vent'anni nella capitale americana, ma campano doc. Ricco e gustoso il menù della cena presidenziale: antipasti a base di mozzarella di bufala e peperoni marinati, quindi fusilli bucati alla genovese con pecorino romano. Per secondo cernia con purea di finocchio e cime di rapa, tagliata di manzo al sale nero. E per finire ricotta e pera. Il titolare del locale, nominato di recente commendatore della Repubblica, è abituato ai grandi vip: da Bill Clinton ad Arianna Huffington e perfino il Papa; nel 2008, quando Benedetto XVI venne in visita pastorale a Washington, fu lui a organizzare il pranzo in occasione del suo 81esimo compleanno.

La scelta del presidente americano Barack Obama di un menu italian ha ovviamente suscitato grande orgoglio nelle organizzazioni di categoria, in primis la Coldiretti: i prodotti italiani – spiega l'associazione – sono apprezzatissimi negli Usa come dimostra l’aumento record del 10 per cento in valore delle esportazioni di prodotti alimentari per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro nel 2012. Per la prima volta nel 2012 il valore delle esportazioni di vino e spumanti italiani negli usa con un incremento dell’8 per cento ha superato il miliardo di euro ma in aumento – precisa la Coldiretti – sono anche i formaggi (+11 per cento). L'andamento sul mercato statunitense potrebbe ulteriormente migliorare da una piu’ efficace tutela nei confronti della “agropirateria” che – sostiene la Coldiretti – utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale.

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