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Meningite a Lucca, mamma si sveglia dal coma il giorno del compleanno del figlio

Anna, 56 anni, non poteva scegliere un regalo più bello da fare al figlio per il suo compleanno: svegliarsi dopo una settimana di coma vincendo la sua battaglia contro la meningite. L’emozione del figlio: “La prima cosa che mi ha detto è stata ti voglio bene”.
A cura di Susanna Picone
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“La prima cosa che mi ha detto quando ha riaperto gli occhi è stata ‘ti voglio bene’, non avrei potuto ricevere un dono migliore nel giorno del mio compleanno”: così Juri, con un pizzico di commozione, ha raccontato cosa è accaduto nel giorno del suo compleanno, quando il regalo più bello glielo ha fatto la sua mamma, una cinquantaseienne che si chiama Anna e che si è svegliata dopo una settimana di coma vincendo la sua battaglia contro la meningite. Ora la donna, di Capannori (Lucca), ha lasciato il letto dell'ospedale "San Luca" ed è tornata a casa. A raccontare la sua storia è il quotidiano Il Tirreno.

L'appello: "Vaccinatevi" – “Nostra madre è contenta di essere tornata a casa e di aver passato del tempo con noi – scrivono i due figli in un post pubblicato sul profilo “Anna Anna”, aperto nei giorni in cui la mamma lottava tra la vita e la morte – sta recuperando le forze e a brevissimo potrà rispondere personalmente a tutti i messaggi che le avete mandato”. Sarà la stessa donna sopravvissuta alla meningite a continuare ad aggiornare quel profilo soprattutto per rimarcare l’importanza della vaccinazione. Anche i figli, nel momento in cui hanno creato quel profilo Facebook, avevano lo stesso obiettivo: “Serve per dire di vaccinarsi e per radunare pensieri positivi”.

La settimana in coma e il ritorno a casa – “Speriamo che la nostra esperienza possa servire a far capire alle persone che non si sono ancora vaccinate – così i figli di Anna – che queste vicende non accadono sempre e solo agli altri come spesso si crede. Possono succedere a tutti e l’unico modo per evitarlo è vaccinarsi”. Un vaccino, quella contro il menigococco C, che i figli della donna avevano fatto a differenza della loro mamma. “Non era solita frequentare posti affollati – ha spiegato Juri – e vista anche l’età pensava di non essere a rischio e invece ha contratto ugualmente la malattia. Per fortuna ce ne siamo accorti in tempo e lei è riuscita a salvarsi”. Juri si è accorto che la madre non stava bene il 21 dicembre scorso, quando quelli che sembravano sintomi dell’influenza ben presto si sono trasformati in altro: “Mamma è entrata subito in coma e a oggi non ricorda tutto di quei momenti”. Dopo otto giorni dal ricovero il risveglio: “Vista la situazione – ha raccontato il figlio – avevo deciso di non festeggiare il mio compleanno. Poi mentre ero lì ha finalmente aperto gli occhi e con un mezzo sorriso mi ha detto che mi voleva bene. Poi un po’ alla volta le abbiamo detto cosa fosse successo. Adesso è tornata a casa, ha ricominciato ad alzarsi in piedi e a camminare. Ovviamente è seguita dai medici ma siamo ottimisti sulla sua ripresa totale”.

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