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Marche senza pace: decine di scosse nella notte, terremoto di magnitudo 3.4 a Macerata

Ancora una notte di paura in Centro Italia. Decine di scosse sono state segnalate tra Muccia e Pieve Torina, dopo il terremoto di ieri mattina che ha lesionato la Chiesa del ‘600 Santa Maria di Varano. Vertice con il Capo della Protezione civile per valutare l’impatto della interminabile sequenza.
A cura di Biagio Chiariello
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Un’altra notte di paura nelle Marche. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 è stata registrata alle 2:00 con epicentro a 2 km da Pieve Torina, in provincia di Macerata. Si è trattato della più forte di quattro scosse (considerando solo quelle pari o superiori a magnitudo 2) rilevate dalla mezzanotte nella zona, tra cui un'altra di magnitudo 2.9 all'1.52. Non si segnalano al momento ulteriori danni, ma non c'è pace per la popolazione marchigiana dopo la grande paura di ieri all'alba. Erano le 5.11, quando un boato, seguito da una sequenza sussultoria durata alcuni secondi, ha svegliato gli abitanti di Muccia: l’INGV ha registrato una scossa di terremoto magnitudo 4.6, con epicentro a 2 chilometri dalla cittadina e con ipocentro a 9 chilometri di profondità. Sisma avvertito anche in Umbria, Abruzzo e Lazio.

I danni del terremoto

Nella stessa Pieve Torina si è poi riunito un vertice tra i sindaci del territorio del Maceratese, il capo della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli. La commissaria straordinaria alla ricostruzione Paola de Micheli e la regione Marche rappresentata dal Presidente Luca Ceriscioli, vice commissario alla ricostruzione e dall’assessore alla protezione civile Angelo Sciapichetti. Nello stesso comune sono sei le famiglie che sono rimaste scollate per precauzione e le scuole sono state chiuse nella giornata di ieri e lo saranno anche nella giornata di oggi. Mentre a Muccia il terremoto ha lesionato il piccolo campanile della Chiesa del ‘600 Santa Maria di Varano. Qualche danno è stato segnalato anche nelle casette Sae (soluzioni abitative d'emergenza ndr) tra Muccia e Pieve Torina. Crollato anche un muretto di contenimento.

Sequenza sismica ininterrotta da ottobre 2016

L’area interessata dai terremoti delle ultime settimane è in fermento da fine ottobre 2016, quando sono stati registrati alcuni dei più forti eventi sismici della sequenza: quelli del 26 di magnitudo 5.4 e magnitudo 5.9 e quello di magnitudo 6.5 del 30 ottobre. Se si considera l'evoluzione temporale della sequenza sismica complessiva e l'energia rilasciata da tutti gli eventi sismici, si nota che negli ultimi mesi del 2017 sono stati localizzati una media di 30-40 eventi al giorno. I primi di marzo 2018 la sismicità è aumentata superando in un caso i 100 eventi al giorno e anche in questi primi giorni di aprile ha superato i 140 eventi al giorno. Questo aumento di sismicità è prevalentemente concentrato proprio nel settore più settentrionale del sistema di faglie attivato nel 2016, vicino ai comuni di Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana, in provincia di Macerata.

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