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Tragedia del Raganello, in Calabria

Maltempo a Cosenza, pioggia ingrossa torrente: almeno 10 i morti

Il torrente Raganello a Civita, Cosenza, si è ingrossato a causa delle violenti piogge, provocando almeno 10 vittime. Alcune persone, che facevano parte di un gruppo di escursionisti in gita nella zona, sono rimaste bloccate sugli scogli. Andranno avanti per tutta la notte, con l’ausilio di due torri faro, le ricerche di eventuali dispersi.
A cura di Ida Artiaco
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Il maltempo degli ultimi giorni è arrivato anche in Calabria, dove il torrente Raganello si è ingrossato provocando diverse vittime, feriti e dispersi. L'ultimo bilancio riportato dal capo della protezione civile regionale Carlo Tansi parla di almeno dieci vittime. In tarda serata i soccorritori hanno recuperati altri due cadaveri, che vanno ad aggiungersi a quelli di quattro donne e quattro uomini. Scende dunque il bilancio dei dispersi, che potrebbero essere tre. Secondo quanto comunicato dalla prefettura sono invece ventitré le persone tratte in salvo finora.

La tragedia nell'area delle Gole del Raganello a Civita, nel territorio del Parco Nazionale del Pollino, a monte del cosiddetto "Ponte del Diavolo". Le piogge che si sono abbattute sulla zona hanno provocato l'ingrossamento del letto del torrente e alcune persone, che facevano parte di un gruppo di escursionisti in gita nella zona, tra cui anche alcuni minori, sono rimaste bloccate sugli scogli. Sul posto stanno intervenendo gli operatori del soccorso speleo fluviale dei Vigili del fuoco di Cosenza e i carabinieri, oltre a un elicottero. Un bambino, in ipotermia, è stato evacuato dalla zona.

Tra le persone salvate, sette sono state portate in ospedale. Altre sette persone sono state medicate sul posto, mentre nove ne sono usciti incolumi. Da quanto si apprende, le persone rimaste coinvolte nell'ondata del torrente Raganello facevano parte di due gruppi di 18 persone per un totale di 36. Una delle vittime dell'ondata del torrente Raganello è una ragazza di 24 anni di Trebisacce. Uno dei feriti, invece, è un cittadino olandese che ha riportato la frattura del bacino.

Palazzo Chigi segue da vicino la tragedia. Il Capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi è sul posto. Andranno avanti per tutta la notte, con l'ausilio di due torri faro, le ricerche di eventuali dispersi.  “Sono circa 70 – ha detto Tansi – le unità impegnate a setacciare a tappeto l'area interessata da questa immane tragedia. La vera incognita è però costituita dal numero dei dispersi di cui al momento non si ha alcuna contezza. Quello che si sa è che le gole sono state saturate dall'acqua piovana caduta copiosamente che hanno scaraventato le persone anche a tre chilometri di distanza”. “Le ondate di piena nel torrente Raganello ci sono spesso d'inverno, ma non era mai capitato d'estate, quando il torrente è molto frequentato dai turisti”, ha spiegato Luca Franzese, responsabile del Soccorso Alpino della Calabria. Oggi, invece, l'ondata di piena è arrivata all'improvviso e il livello del torrente ha raggiunto i due metri, due metri e mezzo. Secondo Franzese era impossibile accorgersene perché in quel tratto non stava nemmeno piovendo.

Il torrente Raganello è tra i più visitati della regione calabrese. Sono diverse le attività di rafting ed escursione che si concentrano nel periodo estivo lungo il torrente. In un comunicato la Federazione italiana rafting ha precisato che in questo caso “l'attività in cui erano impegnate le persone coinvolte dell'incidente sul torrente Raganello non era il rafting, ma si trattava di discesa a piedi del torrente”.

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