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Luigi Zanda (Pd) deposita richiesta risarcimento danni contro Luigi Di Maio: “Ha travisato verità”

Il tesoriere del Pd, Luigi Zanda, ha annunciato di aver presentato la richiesta di risarcimento danni nei confronti del vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio. Un’azione che deriva dalle dichiarazioni rilasciate da Di Maio, nel corso della recente campagna elettorale, sulla proposta di legge riguardante gli stipendi dei parlamentari.
A cura di Stefano Rizzuti
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Continua la querelle tra il tesoriere del Pd, Luigi Zanda, e il vicepresidente del Consiglio e capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Zanda annuncia che i suoi legali hanno depositato al tribunale di Roma “gli atti relativi al giudizio civile che ho promosso nei confronti dell'onorevole Di Maio per ottenere il risarcimento dei danni provocatomi da sue dichiarazioni più volte rilasciate nel corso della recente campagna elettorale”. Una azione, quella dell’esponente dem, già annunciata negli scorsi giorni e spiegata dallo stesso Zanda: “L’onorevole Di Maio, con ripetuti interventi e con plateali intenti diffamatori, ha deformato il senso e il contenuto letterale di una mia proposta di legge diretta al riordino del trattamento economico erogato ai parlamentari italiani”.

La proposta di legge a cui fa riferimento è quella sugli stipendi parlamentari, che rivaluta il salario percepito da deputati e senatori e che il Movimento 5 Stelle ha criticato sostenendo che avesse come obiettivo quello di aumentare l’indennità mensile. “In quotidiane interviste, dichiarazioni alle agenzie e sul web, in comizi elettorali, Di Maio ha sostenuto che il mio disegno di legge, ancorando il trattamento dei parlamentari nazionali a quello dei membri del Parlamento Europeo, avrebbe prodotto per i deputati e i senatori un aumento significativo di quanto da loro percepito. Questa affermazione è totalmente falsa – afferma Zanda – se venisse introdotta in Italia la normativa che ho proposto, gli emolumenti erogati ai parlamentari italiani non aumenterebbero nemmeno di un euro ma, al contrario, diminuirebbero”.

Zanda attacca ancora Di Maio: “Alla ricerca di successi elettorali, Di Maio ha travisato la verità assecondando l'imbarbarimento della lotta politica. È insopportabile che, sempre più frequentemente, la politica si serva di dichiarazioni palesemente false, così influendo sulle opinioni degli elettori e, conseguentemente, sulla libera espressione del voto. L'inquinamento del processo democratico attraverso la continua diffusione di fake news e l'indisponibilità al confronto di merito nelle aule parlamentari sono tali da rendere oggi necessario che la verità venga accertata per via giudiziaria. Per queste ragioni, Di Maio viene chiamato a rispondere di ciò che ha ripetutamente dichiarato in campagna elettorale”.

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