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Luigi Di Maio contro la Lega: “Da lunedì lavorino di più, se vogliono la crisi lo dicano ora”

Il vicepresidente del Consiglio e capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, torna ad attaccare i suoi alleati di governo della Lega chiedendo loro di far sapere entro sabato se hanno intenzione di arrivare a una crisi di governo e aggiungendo: “Mi auguro che da lunedì i leghisti possano lavorare di più”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Ultime battute di campagna elettorale in vista delle elezioni europee di domenica e ancora scontri verbali tra i due alleati di governo. Ospite di Otto e Mezzo, trasmissione che andrà in onda stasera su La 7, il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, attacca la Lega: “Io mi auguro che da lunedì i leghisti possano lavorare di più. È bello dire ‘Dobbiamo sbloccare le opere' e poi mettersi con le mani incrociate. Io credo che negli ultimi mesi c’è stato un atteggiamento di accusa verso i ministri M5s ma loro non li vedevi lavorare su quei temi”. Il capo politico del Movimento 5 Stelle attacca ancora: “Se un partito chiede i voti domenica per aprire la crisi lunedì lo deve dire sabato agli italiani. Noi assicuriamo che il governo va avanti e siamo argine a una serie di cose strampalate, dalle armi alla famiglia, che propone la Lega, ma anche il Pd sugli stipendi dei parlamentari e il finanziamento pubblico ai partiti”.

Il Movimento 5 Stelle vuole andare avanti, spiega ancora Di Maio: “Vogliamo anche fare argine a certe idee strampalate della Lega o a proposte fuori contratto fatte in modo sleale”. Per quanto riguarda le elezioni europee di domenica il capo politico del M5s non sembra preoccupato dai sondaggi: “Sorpasso della Lega su M5s? Lo decideranno gli italiani. Noi siamo sempre stati sfavoriti e abbiamo sempre sorpreso alle elezioni”.

Parlando di Salvini dice ancora: “Come ministri dobbiamo lavorare insieme ma su alcuni temi non ci si può che aspettare intransigenza da noi. Non nascondo che il rapporto è cambiato da quando c'è stato il caso Siri”. Soffermandosi sul suo partito Di Maio torna sulla regola dei due mandati: “Non c’è nessuna intenzione di modificare la regola dei due mandati”. Infine, non manca un attacco al Pd “con il volto nuovo di Zingaretti ma che porta avanti le leggi per la casta come la legge Zanda per aumentare gli stipendi dei parlamentari”.

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