Ai cittadini terremotati del Centro-Italia che chiedono di non essere sradicati dai propri territori il governo promette l'allestimento di container prima di Natale e un nuovo decreto per accelerare al massimo gli interventi.
- INGV: in meno di tre mesi 5 eventi di magnitudo superiore a 5 01 Novembre
- Renzi arriva a Preci: "Ci vorrà tempo ma ricostruiremo tutto" 01 Novembre
- Ingv: dal 30 ottobre localizzati oltre 1100 eventi sismici 01 Novembre
- Sindaco Ussita: “Ci sono stati altri crolli, è un calvario” 01 Novembre
- Forte scossa magnitudo 4.8 avvertita tra Umbria e Marche 01 Novembre
INGV: in meno di tre mesi 5 eventi di magnitudo superiore a 5
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha diffuso una serie di mappe che mostrano con grande evidenza la quantità e la densità dei fenomeni che si sono verificati dal 24 agosto in poi. La prima foto mostra la situazione dal 24 agosto in poi: con le stelle i fenomeni di magnitudo maggiore di 5, in rosso gli eventi successivi alla mattinata del 30 ottobre, in blu le scosse dal 24 agosto in poi:
Il secondo grafico mostra invece l’evoluzione della sequenza iniziata il 24 agosto 2016 e la frequenza dei fenomeni nelle ultime 48 e 24 ore:
Protezione civile: "22mila assistiti in quattro regioni"
Sono già oltre 22mila gli sfollati in seguito alle scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell'Italia centrale e ora assistiti dalla Protezione civile nei vari centri allestiti sul posto o negli alberghi sulla costa. Lo riferisce il Dipartimento di Protezione civile facendo il punto sulla situazione del sisma nel Centro Italia. Intanto questo pomeriggio a Macerata si è svolta una prima riunione del comitato per la ricostruzione delle zone terremotate presieduta dal commissario per il post-sisma Vasco Errani e alla presenza del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, del presidente delle Marche e di 40 sindaci dei comuni più colpiti dal terremoto.
Il primo obiettivo è la messa in sicurezza delle scuole danneggiate dalle continue scosse. "Entro 15 giorni dovremo completare una verifica su tutte le scuole. Nei casi più semplici i sindaci potranno disporre lavori urgenti, se i danni sono maggiori verranno individuate soluzioni provvisorie in accordo con l'Ufficio scolastico regionale", ha spiegato Errani, aggiungendo: "I Comuni devono operare per aree, individuando soluzioni omogenee". Per quanto riguarda i container, "i sindaci si mettano subito al lavoro con i tecnici perché per l'assegnazione abbiamo bisogno di schede veritiere, corrispondenti alle esigenze reali dei cittadini, dati precisi", ha concluso Errani.
Renzi arriva a Preci: "Ci vorrà tempo ma ricostruiremo tutto"
"C'è un'emergenza della ricostruzione. Ci vorrà tempo e ce la faremo, non c'è la bacchetta magica. Ma lo faremo, anche se ci vorrà tanto tempo". Lo ha detto il premier Matteo Renzi giunto nel pomeriggio a Preci, in Umbria. "Nessuna deportazione, abbiamo messo a disposizione gli alberghi e poi l'obiettivo è studiare dei moduli per permettere alle persone di restare vicino alle loro case" ha aggiunto il Presidente del Consiglio.
Renzi ha poi conferma che tra giovedì e venerdì il cdm darà l'okay al nuovo decreto legge con i provvedimenti per le aree colpite dal sisma. "Ci vogliono energia e decisione, la sfida e tutt'altro che facile", ha detto al termine della messa officiata da Vescovo nella cittadina di Preci. "Vorrei che non sfuggisse a nessuno l'entità del sisma di cui stiamo parlando. È confortante che non ci siano morti, per fortuna è un'area che era stata ricostruita in un certo modo" ha detto ancora. "La priorità è venire incontro alle esigenze delle persone. Poi un pezzo alla volta, dobbiamo ricostruire le case, dobbiamo ricostruire le chiese e lo faremo. Ci dobbiamo prendere del tempo, nessuno promette miracoli, chi lo fa fa danni e alimenta false aspettative. Sarà lunga, ma lo faremo tutti insieme" ha aggiunto Renzi.
Terremoto, suolo abbassato di 70 cm: “Fagliazione si estende per chilometri”
Ingv: dal 30 ottobre localizzati oltre 1100 eventi sismici
Dopo l’evento del 30 ottobre alle 07:40 ora italiana di magnitudo 6.5 sono stati localizzati complessivamente oltre 1100 eventi sismici. Lo dice l’Ingv riportando i dati aggiornati alle ore 11:00 di oggi, 1 novembre. Sono oltre 240 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 19 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5. Il terremoto più forte dopo quello di magnitudo 6.5 si è verificato stamattina alle ore 08:56 italiane in provincia di Macerata ed ha avuto magnitudo 4.8.
Sindaco Castelsantangelo: "Qui sta crollando tutto"
“Qui sta crollando tutto, e quello che non crolla è pericolante: il paese sembra raso al suolo. Per fortuna l'ultima famiglia, che aveva la casa agibile, e l'ultimo albergatore si sono convinti ieri ad andare via: restano cinque allevatori, che non possono allontanarsi dal bestiame”, così il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci dopo l’ultima scossa di questa mattina. “Servono con urgenza tensostrutture per le stalle, e un container per il Municipio: ora siamo in tenda a 2 gradi sotto zero”, ha aggiunto il sindaco.
Sindaco Ussita: “Ci sono stati altri crolli, è un calvario”
“La scossa di stamani è stata fortissima, il maresciallo dei carabinieri mi dice che ci sono stati altri crolli in paese, e si vede del fumo”, ha detto all’Ansa il sindaco di Ussita (Macerata) Marco Rinaldi, dopo il sisma registrato poco prima delle 9. “È un calvario – ha aggiunto il primo cittadino – non finisce mai”. “Ieri sera sono sceso a Porto Recanati per incontrare i miei sfollati negli alberghi: la scossa me l'ha raccontata in diretta al telefono un allevatore. Ora cerco di andare su, ma le strade sono un disastro…”, ha spiegato ancora.
La scossa con magnitudo 4,8 è stata localizzata a una profondità di 10 chilometri alle ore 8.56 e si è sentita anche ad Ancona. L' epicentro è stato localizzato dagli strumenti dell' Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia tra i comuni di Acquacanina, Fiastra e Bolognola, in provincia di Macerata. “La chiesa va demolita per liberare il paese – ha detto il sindaco a Sky Tg24 -. Mi assumerò la responsabilità della decisione”.
Forte scossa magnitudo 4.8 avvertita tra Umbria e Marche
Una forte scossa di terremoto è stata avvertita alle 8.56 nella zona tra Marche e Umbria. Secondo le prime segnalazioni giunte dai social network, in molti sono scesi in strada. Il sisma è stato avvertito distintamente anche ad Ancona e Roma. Secondo i dati forniti dall'Ingv, l'ultima scossa ha avuto magnitudo 4.8 ed epicentro nella zona di Acquacanina, Macerata. Sono in corso le verifiche della protezione civile.
Oltre cento scosse nella notte nel Centro-Italia, in mattinata sisma 4.8
La terra non smette di tremare nei territori del Centro-Italia colpiti dalla forte scossa di domenica mattina. Anche quella tra lunedì e martedì è stata una notte di paura per gli sfollati che hanno deciso di non lasciare i loro paesi. Tra Marche, Umbria e Lazio l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato oltre cento scosse nella notte, dalle 24 alle 6.39, nelle aree tra Rieti, Macerata, Perugia e Ascoli Piceno. La sala sismica dell'Ingv ha registato alle 5.32 anche un movimento tellurico di magnitudo 2.4 nel Mar Ionio settentrionale a una profondità di 36 chilometri. In mattinata diversi eventi di magnitudo superiore a 3. Gli esperti hanno fatto sapere che la scossa di magnitudo 6.5 di domenica 30 ottobre ha avuto grandi ripercussioni sul livello del suolo che, in alcuni punti vicini all'epicentro, è sceso di 70 centimetri.
Alle 8.56 una nuova scossa di magnitudo 4.8 è stata avvertita tra Marche e Umbria. Il sisma, avvertito distintamente dalla popolazione, avrebbe provocato nuovi crolli nei paesi già devastati del Centro-Italia.
Sfollati di Norcia chiedono le tende, il governo promette i container – Intanto il giorno dopo il violento sisma che ha ridotto in macerie molti comuni del Centro-Italia le popolazioni colpite, soprattutto quelle di Norcia, chiedono tende al posto degli alberghi nella costa. Il “braccio di ferro” ieri si è risolto con l'arrivo delle prime tensostrutture con una capacità di accoglienza di 300-400 persone. Intanto il premier Renzi, ai terremotati che chiedono di non essere sradicati dai loro territori, ha promesso l’allestimento di container prima di Natale e un nuovo decreto nelle prossime ore per accelerare al massimo gli interventi.
Ricostruzione in quattro fasi – Dopo il Consiglio dei Ministri straordinario di ieri il governo ha spiegato che la ricostruzione si comporrà di 4 fasi: una emergenziale nella quale sarà a chiesto a chi può di lasciare il territorio, una intermedia che vedrà la dotazione dei container prima di Natale; una che vedrà la messa in campo delle casette tra primavera ed estate, e una dedicata alla ricostruzione.