Terminato il Consiglio dei ministri a Cutro, nella sede del Comune: la conferenza stampa in diretta streaming su Fanpage.it. Il governo Meloni ha approvato il nuovo decreto migranti, che prevede pene più severe per gli scafisti, ma anche una diversa organizzazione dei flussi legali verso l'Italia. "Ci saranno anche norme per il contrasto allo sfruttamento dei migranti, per il contrasto delle agromafie", ha annunciato Giorgia Meloni.
La premier in conferenza stampa: "Noi siamo determinati a sconfiggere la tratta di essere umani responsabile di questa tragedia. Se qualcuno pensa che i fatti del 26 febbraio ci abbiano indotto a cambiare linea ha sbagliato". E aggiunge: "Il ministro Piantedosi non poteva di fare nulla di più per salvare la vita di queste persone".
Conte attacca Meloni dopo la conferenza stampa a Cutro
Il governo è “incapace di fornire un doveroso chiarimento in ordine alla incredibile catena di sottovalutazioni che ha portato alla strage di Cutro”. Lo dice Giuseppe Conte dopo la conferenza stampa in Calabria.
Le proposte di Elly Schlein sui flussi migaratori
Basta finanziamenti alla Guardia costiera libica, abolizione della legge Bossi-Fini, e modifiche al regolamento di Dublino. Sono queste le proposte di Elly Schlein per la gestione dei flussi migratori.
Il governo vuole abolire la protezione speciale: l'annuncio di Meloni da Cutro
"Il governo vuole abolire la protezione speciale e sostituirla con una norma di buonsenso che corrisponda alla relativa normativa europea di riferimento". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei ministri tenutosi a Cutro, in Calabria.
Meloni riceverà i familiari delle vittime a Palazzo Chigi
Dopo aver scoperto oggi pomeriggio al comune di Cutro una targa in ricordo dei migranti morti nel naufragio, Meloni ha fatto sapere che inviterà nelle prossime ore i familiari delle vittime della tragedia del 26 febbraio a Palazzo Chigi.
Arci: "Decreto governo è ennesimo specchietto per le allodole"
Filippo Miraglia, responsabile immigrazione di Arci nazionale, ha commentato il nuovo provvedimento del governo illustrato a Cutro: "Il Decreto Legge approvato dal Governo a Cutro è l'ennesimo specchietto per le allodole. Alle misure già viste centinaia di volte, di propaganda, che inaspriscono le pene per i cosiddetti scafisti (vittime dei trafficanti usati come capro espiatorio dal governo) e che aumentano inutilmente le risorse per la detenzione amministrativa, misure di pura cattiveria davanti alle 72 bare di Cutro, si aggiungono modifiche legislative del tutto inutili, che servono solo a coprire il nulla che c'è dietro il consiglio dei ministri convocato nel luogo della strage. L'art.1, quello che riguarda gli ingressi, è una copia di quanto la legge già prevede. Si modifica la legge per ribadire una cosa che già è prevista. Una sorta di gioco delle tre carte legislativo davanti ai cadaveri di bambini e bambine. Il governo avrebbe dovuto introdurre un intervento di ricerca e salvataggio se vuole fermare la strage. E magari chiedere all'Unione Europea di partecipare. E invece continua a proporre ricette vecchie che già hanno dimostrato di essere utili solo ad aumentare l'odio contro l'immigrazione. Una cattiveria insopportabile davanti alle bare di Cutro. Sabato saremo a Cutro per dire che esiste un'altra Italia: l'Italia dei diritti, della solidarietà e dell'accoglienza e lo faremo anche per far sentire il calore e l'affetto di tutto il Paese, accanto a quello mostrato in questi giorni dai calabresi".
Calenda: "Le politiche del governo sull'immigrazione sono una follia delirante"
"C'è un meccanismo di follia, possiamo dire che la politica migratoria del governo è riassunta dal termine follia delirante. Hanno detto che vogliono fare un blocco navale e ci hanno vinto le elezioni, poi hanno detto che è colpa dei migranti se partono ma poi che li andranno a prendere, poi dicono che vogliono far arrivare 500mila persone ma devono ripristinare i decreti sicurezza", ha commentato il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, a margine della presentazione delle proposte in difesa del Ssn al teatro Eliseo. "Non è una politica, sono frasi in libertà. Ognuno in questo governo si alza e dice la prima cosa che gli passa per la testa sull'immigrazione", ha aggiunto.
Meloni dice che Frontex non aveva segnalato "un problema legato alla navigazione"
"La segnalazione di Frotex è di polizia, non di salvataggio. Segnala che c'è una barca che sta arrivando in Italia ma non ti avverte che c'è un problema legato alla navigazione, tanto è vero che l'aero di Frontex si allontana" dopo l'avvistamento della barca naufragata a Cutro. Lo ha affermato presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei ministri tenutosi a Cutro, in Calabria.
"Questi sono i fatti, certo qualcuno può dire: ‘perché Frontex segnala dopo 3 giorni l'imbarcazione e solo quando è in acque italiane? Uno potrebbe chiederselo, perché prima di arrivare in acque italiane, secondo la geografia, ha attraversato i mari di altre nazioni. Questa è una domanda che io mi sono fatta", ha aggiunto rispondendo alle domande dei cronisti in conferenza stampa. Incalzata dai giornalisti, la premier poi ha precisato: "la segnalazione di Frontex è arrivata alle 22.36 del sabato sera in prossimità delle acque italiane, mi correggo. Ma questa è una domanda che credo dovreste farvi anche voi".
Meloni: "Crosetto voleva rafforzamento sorveglianza con Marina militare, poi ha ritirato norma"

Sarebbe stato il ministero della Difesa a chiedere che dal decreto sull'immigrazione irregolare e i flussi approvato nel Cdm di Cutro venisse stralciata la norma – contenuta nell'articolo 10 del testo arrivato in preconsiglio – che rafforzava il ruolo della marina militare sulla sorveglinaza marittima, dando un ruolo anche ai comandanti di nave da guerra.
La premier Meloni ha confermato la notizia, in risposta a una domanda in conferenza stampa: "Sulla vicenda della Marina militare, è stata oggetto di una proposta del ministero della Difesa poi ritirata dal ministro Crosetto per due ragioni: perché il nostro sistema funziona e perché c’è un precedente non fortunatissimo sull’utilizzo della Marina che è quello di ‘Mare nostrum'. Di fronte a una valutazione approfondita, il ministro Crosetto mi ha scritto e chiesto di espungerla dal provvedimento".
Il responsabile delle Difesa, Guido Crosetto, non ha potuto prendere parte al Cdm in Calabria, perché impegnato a Roma per la visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Salvini: "Polemiche per strage Cutro indecorose per un Paese accogliente come l'Italia"

"Chi parla dell'Italia come un Paese razzista o è ignorante o è in malafede. In queste settimane ci sono state polemiche indecorose per un Paese accogliente come l'Italia", ha detto in conferenza stampa il ministro dei Trasporti Salvini. "Le mie competenze" sul tema dei migranti "sono molto limitate, a dispetto di ciò che diceva qualcuno", ha aggiunto il vicempremier. "In questo momento la Guardia costiera è impegnata su 20 fronti".
Piantedosi: "Estensione durata premesso di soggiorno"

Tra le misure approvate c'è "una estensione della durata del permesso di soggiorno in rinnovo: il primo dura due anni e l'altro biennio viene esteso a tre anni. In modo da avere un quinquennio, dopo il quale il migrante può richiedere il permesso di lungo soggiornante. Tutto questo senza ridurre i controlli che noi facciamo in materia del mantenimento dei requisiti soggettivi delle persone", ha annunciato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa al termine del Cdm straordinario svolto a Cutro.
Inoltre "Per garantire il potenziamento dei Centri di permanenza per il rimpatrio, abbiamo previsto una semplificazione delle procedure previste dalle norme sui contratti pubblici per la pianificazione e la realizzazione di eventuali nuove strutture. Naturalmente il tutto fatte salve le norme antimafia e anticorruzione".
Il ministro Nordio ha annunciato pene più dure per gli scafisti

Come anticipato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni il ministro della Giustizia Nordio ha annunciato le nuove norme contro i trafficanti di esseri umani, che prevedono un inasprimento delle pene contro gli scafisti "fino a 30 anni".
"C'è un intervento estremamente severo verso gli scafisti e verso chi organizza e promuove questa tratta di persone", ha detto il Guardadigilli. Si tratta di "un inasprimento delle pene dell'art. 12 del Testo unico della legge sull'immigrazione" che vengono "aumentate in maniera relativamente consistente". E "soprattutto vi è l'introduzione di una nuova fattispecie che è quella che punisce con pena severa da 20 a 30 anni di reclusione quando ne deriva come conseguenza non voluta da parte degli scafisti la morte o la lesione grave o gravissima di più persone". E ancora: "Il reato è punito secondo la legge italiana anche quando la morte e le lesioni si verificano al di fuori del territorio italiano, se è diretta nel territorio nazionale".
Meloni: "Faremo campagne informative per convincere migranti a non partire"
"Faremo una campagna nei paesi di queste persone perché sappiano quali sono i rischi che corrono a mettersi in mano ai trafficanti. Daremo quote privilegiati a quei governi che ci aiuteranno a fare informazione. Ci saranno anche norme per il contrasto allo sfruttamento dei migranti, per il contrasto delle agromafie", ha annunciato Giorgia Meloni nella conferenza stampa da Cutro.
Meloni: "Governo non poteva fare nulla di più per salvare quelle vite"

"Il ministro Piantedosi non poteva di fare nulla di più per salvare la vita di queste persone. Chi se la prende con il governo non spende una parola contro i trafficanti che hanno messo queste persone su una barca che alla prima difficoltà è andata in mille pezzi. Il nuovo secreto prevede aumento delle pene per i trafficanti ma anche l'introduzione di una nuova fattispecie di reato: nel caso in cui muoiano delle persone come in questo caso, è prevista per gli scafisti una pena fino a 30 anni di reclusione. Reato verrà perseguito dall'Italia, anche se l'episodio avverrà fuori dai confini del nostro Paese. È un reato universale", ha detto la premier Meloni.
Meloni: "Dopo strage Cutro linea del governo non cambia, sconfiggeremo tratta di esseri umani"
La premier Meloni in conferenza stampa: "Noi siamo determinati a sconfiggere la tratta di essere umani responsabile di questa tragedia. Se qualcuno pensa che i fatti del 26 febbraio ci abbiano indotto a cambiare linea ha sbagliato".
Al via conferenza stampa, Meloni: "Cdm qui per dare segnale simbolico e concreto"
Meloni apre la conferenza stampa: "Abbiamo voluto celebrare il Cdm a Cutro perché volevamo dare un segnale simbolico e concreto dopo la tragedia del 26 febbraio. Questo governo è attento e concentrato su questo dossier. Esprimiamo compatti il cordoglio. Abbiamo voluto che ci fosse una targa in memoria delle vittime, perché rimanga anche nei giorni successivi. Volevamo dare anche vicinanza alle popolazioni del Sud Italia".
A breve conferenza stampa da Cutro con Meloni, Salvini e Tajani
A breve inizierà la conferenza stampa, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, i ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio e i sottosegretario Alfredo Mantovano, per presentare il nuovo provvedimento del governo sull'immigrazione.
Ok a decreto immigrazione, nessuna norma su rafforzamento sorveglianza marittima
È saltata, secondo quanto si apprende da diverse fonti, la norma comparsa nelle prime bozze del decreto migranti che puntava a rafforzare la sorveglianza marittima, con un ruolo di primo piano della Marina militare. La misura era stata proposta e discussa durante il preconsiglio ma, secondo quanto viene riferito, il Cdm ha deciso di cassare la norma. La notizia era stata anticipata anche dal ministro della Difesa Crosetto.
Il nuovo decreto su immigrazione è stato approvato all'unanimità
Il Cdm si è appena concluso: è stato approvato all'unanimità il nuovo decreto contenente le nuove norme sugli scafisti e sui flussi migratori.
Terminato il Consiglio dei ministri: approvato nuovo decreto immigrazione
È appena finito il Cdm a Cutro. Secondo quanto si apprende è stato approvato il nuovo decreto legge sull'immigrazione. A breve si terrà la conferenza stampa con la premier Meloni.
Bare bloccate a Cutro: Comune è chiuso per Cdm e non può rilasciare certificato di morte
Due salme pronte al trasferimento in Germania sono bloccate perché il Comune di Cutro non può rilasciare il necessario certificato di morte: gli uffici sono chiusi per il Consiglio dei ministri e dunque, come apprende l'Adnkronos, non possono emettere il documento. Le due bare erano già nei carri funebri per raggiungere Monaco, ma la mancanza dei certificati ha bloccato tutto. Adesso i familiari stanno cercando una soluzione. Ma, con ogni probabilità, dovranno aspettare domani mattina.
Prima dell'arrivo dei ministri sono state coperte le scritte sui muri contro Piantedosi
Prima dell'arrivo dei ministri a Cutro sono state coperte le scritte sul ministro dell'interno Matteo Piantedosi apparse questa mattina nei pressi della cittadina, dove è in corso il Consiglio dei ministri. Le frasi sono state coperte da altre scritte che rendono illeggibili quelle originali.
Meloni scopre una targa in ricordo delle vittime del naufragio di Cutro
Primo dell'avvio del Cdm sul nuovo decreto immigrazione al palazzo comunale di Cutro, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scoperto una targa in ricordo delle vittime del naufragio di migranti avvenuto lo scorso 26 febbraio. La targa è collocata nell'androne di ingresso del palazzo, e riporta una frase di Papa Francesco pronunciata il 5 marzo: "I trafficanti di esseri umani siano fermati".
Iniziato il Consiglio dei ministri a Cutro sul nuovo decreto immigrazione
È iniziato il Consiglio dei ministri nel palazzo comunale di Cutro. All'ordine del giorno il decreto sui flussi regolari e sul contrasto ai trafficanti.
Associazioni presentano esposto alla Procura di Crotone, per chiedere chiarezza sulla strage
Oltre 40 associazioni della società civile italiana ed europea, tra cui l'Asgi e le Ong Sar, hanno presentato un esposto collettivo alla Procura di Crotone per chiedere di fare luce sul naufragio a Steccato di Cutro, costato la vita ad almeno 72 persone, tra cui molti bambini.
"Davanti a così tanti morti e chissà quanti dispersi, è doveroso fare chiarezza", dichiarano le organizzazioni. "Vogliamo dare il nostro contributo all'accertamento dei fatti, non ci possono essere zone grigie su eventuali responsabilità nella macchina dei soccorsi". Le associazioni, infine, rinnovano il loro appello all'Italia e all'Europa "per ridurre drasticamente il rischio di nuove tragedie è necessario mettere in piedi al più presto un sistema di ricerca e soccorso in mare adeguato e proattivo".
Occhiuto: "Nobel per la Pace a Cutro? Sarebbe una bella cosa"
Il premio Nobel per la Pace a Cutro? "Sarebbe una bella cosa, sono molto orgoglioso di governare una regione che ha dimostrato, attraverso i calabresi, di essere davvero solidale. Non c'è stata nessuna voce dissonante, la comunità calabrese si è stretta attorno alle vittime, ai familiari, con una partecipazione emotiva davvero encomiabile. Credo che la Calabria abbia dimostrato di poter essere un esempio e l'Italia dovrebbe essere orgogliosa della nostra regione". Lo ha detto alla Dire il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, oggi a Cutro (Crotone), invitato al Consiglio dei ministri che si terrà a breve nel palazzo municipale a seguito della strage di migranti avvenuta di fronte alla spiaggia di Steccato di Cutro.
A Cutro il governo quasi al completo per partecipare al Cdm
Dopo la premier Giorgia Meloni con i due vice Antonio Tajani e Matteo Salvini e il sottosegretario Alfredo Mantovano, sono arrivati a Cutro tutti gli altri ministri che partecipano al Cdm. Ci sono il titolare dell'Interno Matteo Piantedosi, della Giustizia Carlo Nordio, dell'Istruzione Annamaria Bernini, dell'agricoltura Francesco Lollobrigida, delle Imprese Adolfo Urso, della Cultura Gennaro Sangiuliano, del Turismo Daniela Santanchè, degli Affari europei Raffaele Fitto, del Lavoro Marina Calderone.
Manifestanti lanciano peluche contro le auto dei ministri
L'arrivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Palazzo comunale di Cutro, per il Consiglio dei ministri, è stato accolto dagli applausi delle persone presenti, tenuti a distanza dalle forze dell'ordine, che la premier ha ricambiato con un saluto prima di entrare in Comune. Prima che il corteo arrivasse a destinazione, passando lungo la via centrale del paese, alcuni manifestanti hanno lanciato dei peluche contro le auto, al grido di "assassini, assassini".

Giorgia Meloni è arrivata a Cutro con Tajani e Salvini

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Cutro con i due vice, Salvini e Tajani. L'aereo è atterrato a Crotone. Sono in arrivo anche tutti gli altri ministri del governo, per partecipare al Cdm nel Comune calabrese.
Migranti, anche Legambiente sarà a Cutro per la manifestazione di sabato
Anche Legambiente sabato 11 marzo sarà a Cutro, in Calabria, per partecipare alla manifestazione nazionale "Fermate la strage, subito" indossando una fascia bianca sul braccio. L'associazione ambientalista, si legge in una nota, ribadirà "la sua indignazione per l'ennesima strage di migranti che si è consumata sulle coste italiane" esprimendo "la sua vicinanza alle famiglie delle vittime, perché quanto accaduto è qualcosa di vergognoso". Ogni Paese industrializzato, aggiunge Legambiente, "è responsabile di queste migrazioni causate sempre più da tensioni e conflitti per l'accaparramento di materie prime o risorse energetiche dalla crisi climatica che rende invivibili le terre di queste persone". "Non si può rimanere indifferenti di fronte a quanto sta accadendo sulle coste italiane, né continuare a perpetuare politiche disumane che alimentano tragedie che non vorremmo vedere più nel mar Mediterraneo, come nel resto del mondo – commentano il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e la presidente di Legambiente Calabria Anna Parretta – Occorre fermare questa emorragia di umanità e dare l'esempio affinché tragedie simili non accadano più. Per questo insieme alle tante associazioni e ai rappresentati della società civile che sabato manifesteranno a Cutro, chiediamo in particolare un'indagine seria per fare chiarezza su quanto è accaduto garantendo verità e giustizia", conclude la nota.
Incardinata la pdl della Lega per ripristinare i decreti Salvini, opposizione protesta
Le opposizioni hanno abbandonato i lavori della commissione Affari costituzionali della Camera dopo che la maggioranza ha deciso di incardinare la pdl della Lega che ripristina il dl sicurezza di Salvini nonostante le richieste di tutti i gruppi di minoranza di rinviare questo passaggio in attesa del decreto del governo sui migranti e dell'abbinamento della pdl sullo stesso tema a prima firma di Riccardo Magi. La pdl della Lega, con la relazione di Igor Iezzi, è stata incardinata in pochi minuti.
La discussione sulla proposta di legge della Lega in materia di immigrazione "è rinviata alla prossima settimana, quando ci sarà una richiesta di abbinamento delle due proposte di legge" presentate dal Carroccio sul medesimo tema. Lo dice, a margine dei lavori, Nazario Pagano, presidente della Commissione affari costituzionali di Montecitorio, dove oggi è stata incardinata la pdl della Lega che prevede una stretta alla concessione dei permessi di soggiorno per i migranti.
Renzi contro Meloni: "Sono a Cutro solo per la passerella mediatica"
Matteo Renzi attacca la premier Giorgia Meloni e il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che oggi saranno a Cutro per il Cdm: “Potevano stare in aula anziché rincorrere la passerella mediatica del Cdm a Cutro”.
Bonelli e Borrelli (Avs): "Perché Meloni non viene qui dai familiari delle vittime?"
"Siamo qui al PalaMilone di Crotone e abbiamo trovato una situazione davvero drammatica, con l’immenso dolore dei familiari del vittime, alcune delle quali ci hanno domandato: perché la premier Meloni non viene qua? Facciamo nostra questa richiesta e rivolgiamo a Giorgia Meloni un appello: venga qui a Crotone a stringere le mani dei familiari delle vittime e esprimere loro il cordoglio del Governo". Così in una nota i deputati di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli e Francesco Emilio Borrelli davanti al PalaMilone di Crotone.
A Cutro il presidio di protesta contro il governo: "Non nel nostro nome"

Alle 15:45 è previsto a Cutro l'inizio del Cdm, con il nuovo pacchetto di norme sull'immigrazione. Nella cittadina calabrese un gruppo di circa quaranta persone si è dato appuntamento per protestare contro il governo, a due passi dal palazzo comunale, dove l'esecutivo si riunirà nel pomeriggio. "Non nel nostro nome", si legge in uno striscione. E in un altro l'accusa "Strage di Stato", con la data del naufragio, 26 febbraio.

L'Unione europea difende l'agenzia Frontex: "Ha fatto tutto ciò che poteva"
L'Ue è tornata sulla strage dei migranti nelle acque calabresi del 26 febbraio e ha difeso l'operato della sua agenzia, Frontex, che con un suo velivolo la sera del 25 febbraio ha avvistato il caicco nei pressi della costa calabrese. "Frontex ha fatto tutto ciò che poteva", ha detto Ylva Johansson, la commissaria agli Affari Interni che assieme al vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, detiene la delega sulle migrazioni.
Anche la Cgil aderisce alla manifestazione di sabato 11 marzo sulla spiaggia di Cutro
La Cgil aderisce all'appello "Fermare la strage subito!" e insieme a numerose associazioni organizza la manifestazione che si terrà sabato 11 marzo, alle ore 14.30, a Cutro. Un breve corteo, una marcia silenziosa, sulla spiaggia teatro del drammatico naufragio, dove verranno deposti dei fiori in ricordo delle oltre 70 vittime.
"Un'iniziativa nazionale, dopo le tante manifestazioni spontanee territoriali, che ha l'obiettivo – afferma la Cgil – di commemorare le vittime ed esprimere solidarietà e vicinanza alle loro famiglie, ai sopravvissuti, alla popolazione locale. Un'iniziativa per dire che quello che è accaduto non doveva succedere e che occorre quindi cambiare immediatamente, in maniera radicale, le politiche migratorie in Europa e nel nostro Paese".
Cutro si prepara a ricevere il governo per il Cdm: negozi chiusi e mezzi blindati
Cutro aspetta l'arrivo dei ministri che a breve si riuniranno nel Consiglio dei ministri, a partire dalle 15.45. Mezzi blindati dei Carabinieri e della Polizia sono già stati sistemati nel centro della piazza che accoglierà l'esecutivo. Le transenne sono pronte per essere sistemate lungo le strade del piccolo comune. Gli esercizi commerciali saranno chiusi dalle 12.30 alle 19, come prevede una ordinanza firmata dal sindaco.
Il sindaco Antonio Ceraso "Ordina – si legge nel provvedimento – la chiusura delle attività degli esercizi commerciali situati nelle seguenti sedi viarie". E indica le strade in cui i negozi dovranno essere chiusi, "Avverte che l'inossrvanza alla presente ordinanza comporterà la denuncia dei trasgressori alla competente autorità giudiziaria", scrive il sindaco Ceraso nell'ordinanza.
Il sindaco di Cutro: "Nobel per la Pace sarebbe un riconoscimento per i nostri cittadini"
Il premio Nobel per la Pace a Cutro, proposto in questi giorni da più parti, "sarebbe un riconoscimento ai cittadini, perchè qui stiamo vivendo come un lutto di famiglia: è come se avessimo perso un figlio, un fratello o una sorella. Noi piangiamo". Lo ha detto il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso.
Crosetto smentisce: "È falso, non c'è nessun rafforzamento della sorveglianza marittima"
"La notizia riportata oggi da alcuni giornali e siti relativa al rafforzamento della sorveglianza marittima da parte del ministero della Difesa è totalmente priva di fondamento". Così il ministro alla Difesa Guido Crosetto, in merito alle anticipazioni diffuse di una bozza del decreto migranti all'esame oggi del Cdm.
Prefettura Crotone: "Assicurata l'assistenza alle famiglie e ai superstiti del naufragio"
La prefettura di Crotone fa sapere di aver "assicurato assistenza ai superstiti e alle famiglie delle vittime dal giorno del naufragio". La Prefettura inoltre "ha assicurato il supporto necessario alle amministrazioni locali ai fini della inumazione delle salme o del loro trasferimento presso altre località del Paese o all'estero, dopo la necessaria e complessa attività svolta dal comune di Cutro per la redazione dei certificati di morte e dei passaporti mortuari. Per le spese relative alle onoranze funebri e di immediata assistenza, è stata assicurata copertura con fondi del ministero dell'Interno".
Meloni lascia Palazzo Chigi e si dirige verso Cutro per il Cdm
Dopo il preconsiglio di questa mattina la premier Giorgia Meloni ha lasciato Palazzo Chigi, diretta all'aeroporto di Ciampino, dove l'attende il volo di Stato che la condurrà in Calabria. Nel pomeriggio, alle 15.45, inizierà il Consiglio dei ministri straordinario nella sede del Comune di Cutro, il paesino di poco meno 10mila abitanti segnato dalla drammatica strage dei migranti.
Zuppi (Cei): "Mai più una strage come quella di Cutro, serve un sistema per gestire immigrazione"
Bisogna "Fare tesoro" della tragedia di Cutro affinché "non avvenga più". Serve "scegliere di fare un sistema" per gestire il dramma dell'immigrazione. Così il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, ad askanews, sulla tragedia di Cutro. "Credo che la tragedia di Cutro ci insegni tante cose. Ci insegna la generosità di chi non ha esitato a buttarsi in mare – sottolinea – di chi ha pianto quella sofferenza insieme ai sopravvissuti che hanno perso tante persone care. Ci insegna la storia di quelle persone, sono commoventi, invito tutti a leggere la loro vita: hanno un nome, una storia, una tragedia, hanno un mondo di speranze, un mondo di futuro che viene spezzato e che cercavano e ci aiutano a cercare".
"Credo sia una tragedia da cui dobbiamo imparare e soprattutto scegliere. Scegliere di creare un sistema – ha concluso il numero uno dei vescovi italiani – di fare tesoro della sofferenza perché non avvenga più e soprattutto perché possiamo anticipare i problemi e non subirli".
Bonaccini: "Pretendo che Piantedosi venga a riferire alla Conferenza delle Regioni"
"Possiamo chiedere le dimissioni di Piantedosi, posto che non possiamo ogni giorno chiedere le dimissioni di un ministro diverso. Il tema è che dobbiamo pretendere il cambio di una linea politica sulla gestione dei Migranti ed essere su questo molto netti e molto duri", ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in collegamento con L'aria che tira su La7.
"Stanno smentendo tutto quello che hanno propagandando e detto dimostrandosi inaffidabili e impreparati – ha spiegato Bonaccini -. Quando dici per anni ‘porti chiusi' e ‘prima gli italiani' poi ti ritrovi che non riesci a gestire le emergenze perché non c'è alcun piano sbarchi e alcuna gestione dei flussi".
Ora "una parte del governo dice addirittura che servono un mezzo milione di immigranti – ha aggiunto il governatore -. Un'altra parte dice che bisogna chiudere di nuovo i porti. Vanno in Europa e gli dicono ‘prima gli svedesi e prima gli ungheresi'. Credo che la politica in questo momento si stia dimostrando fallimentare da parte del governo".
"Rischiamo di andare verso una vera e propria emergenza – ha concludo Bonaccini -. Io pretendo che il ministro Piantedosi venga in Conferenza delle Regioni a presentare a tutte le Regioni come si intenda procedere. Perché noi daremo sempre una mano ma è abbastanza surreale che gli sbarchi avvengano solo in porti di città dove governa il centrosinistra".
De Luca: "Consiglio dei ministri a Cutro arrivato con grande ritardo"
"Il Consiglio dei Ministri a Cutro? Questa riunione arriva con grande ritardo". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, interpellato sulla decisione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni di riunire il Cdm a Cutro dopo il naufragio dei migranti.
"Il tema – aggiunge De Luca – è maledettamente complicato e, per quel che mi riguarda, non si presta a banalizzazioni o guerre ideologiche. Quello che è successo 12 giorni fa è veramente drammatico ed è inaccettabile. Non voglio ritornare su alcune cose dette da ministri, ma è inaccettabile. Mi auguro che l'onorevole Meloni dica parole di grande onestà intellettuale e dica innanzitutto che quello che ha raccontato per anni, che il problema dei migranti si sarebbe risolto con il blocco navale, era un'idea totalmente demagogica e irrealizzabile. E mi auguro, siccome anche in campagna elettorale si è presentata dicendo ‘sono Giorgia, sono una mamma, sono cattolica', che lo spirito cristiano sia fatto valere anche quando ci sono decine di bambini che muoiono in mare. Bisogna sicuramente parlare con l'Europa, bisogna essere uniti come Paese nei confronti dell'Europa, ma bisogna che ci sia un'impostazione completamente diversa".
Le prime 7 bare delle vittime arrivate a Bologna, domani 8 salme in Germania, 16 verso Afghanistan
Sono arrivate questa mattina a Bologna le prime sette salme dei profughi morti in mare nel naufragio in Calabria, avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio. Saranno tumulate nel cimitero musulmano di Borgo Panigale. Molte bare, tra cui una bianca, erano accompagnate da peluche. I feretri erano scortati dalla Polizia locale.
Ieri è stato bloccato il trasferimento di alcune delle salme, a seguito della protesta dei familiari che avevano manifestato fuori dal palazzetto dello sport di Crotone, chiedendo di poter decidere dove seppellire i loro cari, dopo che si era diffusa la notizia dell'imminente trasferimento delle salme a Bologna. I parenti delle vittime chiedevano qualche giorno di tempo per poter avviare le pratiche di rimpatrio. "Il governo italiano gioca con i morti", recitava il cartello di una donna afgana che ha perso la figlia ed il genero nel naufragio. "Noi vogliamo i corpi delle vittime nei paesi di origine, in Afghanistan o dove famiglia vuole" si leggeva su un altro cartello.
Nella serata di ieri i parenti delle vittime hanno rimosso il blocco stradale e permesso l'uscita di alcuni carri funebri diretti a Bologna. Delle 72 vittime – riferisce una nota del Viminale – il 6 marzo 2023 una salma di nazionalità afghana è stata inumata nel cimitero di Crotone; il 7 marzo 2023 una salma di nazionalità tunisina è stata rimpatriata in Tunisia, una salma di nazionalità afghana è stata rimpatriata in Germania e quattro salme sono state rimpatriate in Pakistan; l'8 marzo 2023 sette salme sono state trasferite presso il cimitero musulmano di Bologna. Nella giornata di domani è in programma il trasferimento di otto salme alla volta della Germania ed è in fase di preparazione il trasferimento di 16 ulteriori salme verso l'Afghanistan. Quest'ultimo trasferimento, organizzato da un'agenzia di onoranze funebri tedesca, prevede il passaggio delle salme attraverso la Turchia e, da lì, in Afghanistan d'intesa con i familiari delle vittime ivi presenti.
Completati questi trasferimenti, resterebbero da trasferire ancora 34 salme per le quali sono in corso interlocuzioni tra i funzionari di questo ministero inviati sul posto ed i familiari delle vittime. In merito a tutta la vicenda – conclude la nota – vanno considerate le difficoltà oggettive del trasferimento delle salme in Afghanistan.
"Cutro non difende Piantedosi": la scritta su un muro vicino al luogo del naufragio
"Cutro non difende Piantedosi". La scritta è comparsa questa mattina su un muro lungo la strada che collega la statale 106 a Cutro (Crotone) dove oggi pomeriggio è atteso il governo al completo per la riunione del Consiglio dei ministri.
Poi si legge ancora: "Il Governo arriva, i morti rimangono". E "Benvenuti in Italia". Su un altro muro si legge: "La loro speranza è uguale alla nostra". C'è anche un numero '72', un riferimento alle 72 vittime accertate, con una croce vicina e la scritta: "Cutro e la Calabria come Siria e Pakistan, abbandonati a se stessi".
Cutro, cosa si è deciso nel preconsiglio dei ministri
Il preconsiglio dei ministri, che si è concluso da poco a Palazzo Chigi in vista del Cdm a Cutro di questo pomeriggio, ha stabilito le misure principali che andranno nel nuovo decreto sui flussi e l'immigrazione irregolare: in base alla bozza il fulcro del provvedimento ruota attorno alla stretta sui trafficanti di vite umane. Con pene che salgono in maniera esponenziale, fino ad arrivare a 30 anni per chi provoca la morte, come nella strage nel piccolo comune calabro. Più in generale, per chi tenta un business trafficando vite umane nel Mediterraneo le pene salgono a 16 anni.
Nel nuovo decreto immigrazione potenziata la sorveglianza marittima con Marina militare
Nella bozza del decreto legge oggi all'esame del Consiglio dei ministri a Cutro, previsto nel pomeriggio, c'è anche "il potenziamento della sorveglianza marittima".
La Marina Militare, si legge nella bozza, "definisce e aggiorna la situazione marittima nazionale da condividere in ambito intergovernativo, anche mediante l'aggregazione integrata delle informazioni acquisite dalle amministrazioni statali che esercitano competenze in materia marittima. Per tali finalità si avvale del Dispositivo integrato interministeriale di sorveglianza marittima, quale supporto tecnologico di connessione dei sistemi in uso dalle citate amministrazioni, costituito presso il Comando in capo della squadra navale".
A che ora e dove si svolge il Cdm di oggi a Cutro
Il Consiglio dei ministri di Cutro si svolgerà oggi alle 15:45, o almeno questo è l'orario di convocazione al momento. La sede prescelta è quella del Comune, secondo quanto annunciato dal sindaco della cittadina calabrese.
Nella bozza del decreto Cutro stretta sugli scafisti
Nella bozza del decreto che andrà oggi in Consiglio dei ministri a Cutro ci sono pene più dure per gli scafisti: "Chiunque, in violazione delle disposizioni del presente testo unico, promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l'ingresso nel territorio dello Stato, ovvero di altro Stato del quale la persona non è cittadina o non ha titolo di residenza permanente, quando il trasporto o l'ingresso sono attuati con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante, è punito con la reclusione da venti a trenta anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte di più persone. La stessa pena si applica se dal fatto derivano la morte di una o più persone e lesioni gravi o gravissime a una o più persone", si legge nel testo.
E ancora: "Se dal fatto deriva la morte di una sola persona, si applica la pena della reclusione da quindici a ventiquattro anni. Se derivano lesioni gravi o gravissime a una o più persone, si applica la pena della reclusione da dieci a venti anni.
Governo Meloni, oggi il Consiglio dei Ministri a Cutro dopo il naufragio dei migranti

Il Consiglio dei ministri di oggi varerà un nuovo decreto legge sull'immigrazione. Tra le novità ci saranno pene molto più severe per gli scafisti, che rischieranno fino a trent'anni di carcere, ma anche una ridefinizione del decreto Flussi, per semplificare e allargare i canali d'ingresso legale in Italia.