Le notizie del 22 dicembre sulla manovra economica 2024

"Grande risultato grazie all'importante lavoro fatto, a partire da quello del ministro Piantedosi, in favore della sicurezza e delle forze di polizia". É il commento del sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, sulla Manovra che ha ottenuto il via libera del Senato. "La sicurezza – spiega Molteni – è una priorità per il Governo e il Viminale. Abbiamo destinato importanti risorse alle forze di polizia per rinnovo dei contratti, polizze, welfare e specificità. Parliamo di 1,5 miliardi per rinnovo del contratto del comparto sicurezza e soccorso pubblico, 1 miliardo solo per le Forze di polizia, con una media di circa 200 euro al mese in più in busta paga a poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, agenti di polizia penitenziaria e guardia di finanza". "A welfare e specificità in particolare abbiamo destinato 100 milioni aggiuntivi per il solo 2024 – specifica il sottosegretario – Di questi tengo a mettere in evidenza i 32 milioni in favore di Fondo specificità e servizi operativi, i 38 milioni per polizze assicurative sanitarie e antinfortunistiche, i 5 milioni dedicati alla perequazione previdenziale. E 18 milioni per i contratti di dirigenti polizia e militari". Spazio poi a investimenti su dotazioni, mezzi e nuove assunzioni. Così Molteni: "Abbiamo riservato 350 milioni per dotazioni, mezzi, infrastrutture per Polizia di Stato e Vigili del fuoco. E continuiamo con le assunzioni forze di polizia: in arrivo altri 1400 militari dell'esercito di Strade sicure per il controllo del territorio e la vigilanza delle stazioni".

"Grande soddisfazione per l'approvazione nella legge di Bilancio – che oggi ha ricevuto il via libera dall'Aula del Senato – di alcuni emendamenti in materia di politiche sociali e Terzo settore, da me fortemente voluti e sostenuti dal Governo, per risolvere problemi annosi, semplificare procedure, aiutare Regioni ed enti territoriali, rafforzare uffici nevralgici e, dunque, migliorare l'efficienza dei servizi. Dopo anni di disattenzione da parte dei precedenti esecutivi, il nostro Governo punta i riflettori sul Terzo settore e su tutto il nostro prezioso e articolato mondo della solidarietà sociale e rilancia la centralità delle Politiche Sociali e di chi opera, sia in ambito pubblico che del privato sociale, per il bene comune e la crescita solidale della Nazione". È il commento del viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci. "La riforma del Terzo settore, adottata nel 2017 – precisa Bellucci – attende ancora di essere completamente attuata ed è mio impegno personale riuscire a farlo, nell'interesse delle organizzazioni che ne fanno parte e che da anni aspettano – nell'incertezza – la piena entrata in vigore di tante disposizioni agevolative e di sostegno delle importanti attività che svolgono nell'interesse della collettività e, soprattutto, a vantaggio dei più fragili".

"In Senato abbiamo approvato la legge di bilancio, l'atto economico più importante del Governo guidato dal presidente Giorgia Meloni. La direzione che abbiamo scelto è chiara: sostegno ai redditi più bassi, a chi riceve pensioni minime e alle famiglie; incentivi per la natalità ma anche fondi alla sanità, alle forze dell'ordine e aiuti alle imprese, con provvedimenti che stimoleranno la crescita e aiuteranno i cittadini a fronteggiare la pesante inflazione. Un risultato importantissimo in un momento storico delicato, contraddistinto da emergenze internazionali che impongono senso di responsabilità e cautela". Lo scrive sui social la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati.

Dedica “grande attenzione” alla Pa la Legge di Bilancio approvata oggi dal Senato e trasmessa alla Camera per l’approvazione definitiva. Lo sostiene in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo. “In attesa della sua approvazione definitiva, non posso che esprimere grande soddisfazione per le risorse stanziate a favore della Pubblica amministrazione – afferma il Ministro Zangrillo – Su una Manovra complessiva di circa 24 miliardi, sono circa otto quelli dedicati ai rinnovi contrattuali, che a gennaio ci consentiranno di avviare le trattative per la tornata 2022-2024 in continuità con quella precedente. Un grande risultato, considerato che, quando ho prestato giuramento da Ministro, nell’autunno dell’anno scorso, oltre due milioni di dipendenti pubblici attendevano ancora i rinnovi del triennio 2019-2021. Su mio impulso, è stata impressa una forte accelerazione alle trattative, che in pochi mesi ci hanno consentito di recuperare il ritardo ereditato”.

"Abbiamo approvato il bilancio dello Stato, dove c'è dentro anche quello che abbiamo fatto. Tanti l'hanno criticato, siccome viviamo in tempi complicati, speriamo non sempre ci sia una guerra in Europa, abbiamo deciso di aiutare le famiglie italiane più bisognose proprio nel 2024, perché ci siamo resi conto che purtroppo questa guerra ha portato anche tanta inflazione nelle case degli italiani. Ignorare questo sarebbe ignorare la realtà". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti a margine dell'approvazione della manovra in Senato.

Matteo Renzi nomina Silvio Berlusconi e Maurizio Gasparri urla qualcosa dai banchi del centrodestra in Senato, parole pesantissime secondo Italia Viva: poi arrivano le scuse – parziali – mentre il presidente La Russa chiede l’intervento della prova tv.

"Sono molto soddisfatto". Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini interpellato sulla manovra in Transatlantico al Senato.

Il Senato ha approvato il maxiemendamento alla manovra con voto di fiducia. Al termine della chiama uninominale, il risultato è stato di 112 favorevoli, 76 contrari e 3 astenuti.

"Questa manovra è scritta sull'acqua, perché è basata su previsioni errate. Nel 2022 avevate previsto crescita del Paese che poi avete completamente corretto, poi vi siete presentati in Parlamento dicendo che cresceremo dell'1,2%. Solo per il governo Meloni, è zero virgola qualcosa per tutti gli altri. La manovra è importata sul breve termine, in un contesto incerto, con poche risorse a disposizione. Avete scelto di non avere risorse, avete ribadito il solito approccio della destra sui condoni, continuate a rottamare, come se quelli che pagano puntualmente fossero fessi". Lo ha detto Francesco Boccia, capogruppo del Pd in Senato, in dichiarazione di voto sulla manovra.

I senatori M5s hanno sventolato cartelli in Aula al Senato con la scritta ‘Gasparri querelaci tutti' al termine dell'intervento del capogruppo M5s Stefano Patuanelli nell'ambito delle dichiarazioni di voto sulla fiducia sulla manovra. "Avete avuto una grossa caduta di tono che mi sento di censurare", ha commentato il presidente Ignazio La Russa. Qualche minuto prima La Russa aveva informato l'Aula che "Renzi ha chiesto un esame della ripresa televisiva, lo faremo. Faremo l'esame televisivo per valutare, eventuali – eventualissimi – provvedimenti". Secondo fonti di opposizione Gasparri avrebbe urlato all'indirizzo di Renzi, che criticava Forza Italia per l'astensione sul Mes, ‘vai a c…'. Gasparri, prendendo successivamente la parola durante la dichiarazione si era scusato "di alcune frasi inopportune, ma non mi scuso di dire la verità perché Berlusconi disse che non avrebbe votato la riforma del Mes".

"Mai un governo di centrosinistra aveva fatto una manovra così attenta ai ceti medio-bassi, compagni su col morale, in fondo stiamo realizzando i vostri sogni", dice il capogruppo della Lega in Senato, Massimiliano Romeo, in dichiarazione di voto sulla legge di Bilancio.

"Dovevate insistere sul no al Mes per ottenere buoni risultati sul Patto di stabilità e di questa vostra strategia oggi non rimane nulla. Un Patto di stabilità talmente lacrime e sangue per l'Italia che perfino l'Olanda ha festeggiato. Nemmeno i giornali di destra sono riusciti a difendere la scelta del governo di dare l'assenso alla riforma". Lo ha detto il senatore del Movimento 5 stelle, Stefano Patuanelli, nel corso delle dichiarazioni di voto al Senato sulla manovra.

"Mi scuso per alcune parole, ma non mi scuso di dover dire la verità. Perché Berlusconi aveva detto di non voler votare la riforma del Mes anni fa. E Tajani, un'europeista tra i più noti, ha detto più volte che così il Mes non va: quindi noi ci siamo astenuti. Ma lezioni di berlusconismo postumo non le accettiamo da nessuno. Non usate in maniera distorta le parole di Berlusconi ora che lui non c'è": lo ha detto Maurizo Gasparri in dichiarazioni di voto sulla Manovra, riferendosi al precedente intervento di Matteo Renzi.

"Una legge di bilancio molto esile, uno scheletro esile di per sé che non è in grado di dare risposte al Paese. Non serve, non favorisce la crescita, non aiuta i fragili, non aiuta le famiglie, che accresce il divario sociale e che non dà risposte al tessuto produttivo". Lo ha detto il senatore di Avs, Tino Magni, nel corso delle dichiarazioni di voto al Senato sulla manovra di Bilancio, annunciando che il gruppo "voterà convintamente contro". "Questa legge di bilancio non ha futuro: non guarda ai giovani, non guarda alla coesione sociale, non dà risposte alle diseguaglianze e alle donne, che anzi penalizza".

"Con il vostro voto di astensione sul Mes state tradendo l'eredità politica e culturale di Silvio Berlusconi e dovresti vergognarvi davanti al Partito popolare europeo": lo ha detto Matteo Renzi in dichiarazione di voto al Senato sulla Manovra.

"Voteremo convintamente contro la vostra legge di Bilancio": inizia così la dichiarazione di voto di Matteo Renzi. "Ci sono tre motivi per cui voteremo convintamente contro: la legge di Bilancio si basa su un assunto falso, è sbagliata per il metodo e il merito e tradisce una visione dell'Europa e del mondo diametralmente opposta alla nostra, sovranista e populista", ha aggiunto. Il leader di Italia Viva ha ribadito: "È sbagliata nel metodo prima che nel merito. Avete accettato il diktat della presidente del Consiglio di non presentare emendamenti, è scandaloso".

C'è anche il ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti presente in Aula al Senato per le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla legge di bilancio.

Con la legge di bilancio come sempre arrivano anche tanti piccoli finanziamenti a realtà locali. Quest’anno, c’è anche un golf club. Lo ha denunciato il Partito democratico, che aveva chiesto alla maggioranza di usare quei soldi per delle misure contro la violenza sulle donne. La segretaria dem Elly Schlein ha parlato di “mancette”.

"È una Manovra irrilevante rispetto all'obiettivo di crescita del Paese. E c'è un grande assente, cioè il diritto alla salute", ha detto Mariastella Gelmini in dichiarazioni di voto sulla Manovra. "Il nostro sarà un voto contrario", ha aggiunto.

È iniziata la seduta in Senato per il voto di fiducia sul maxi emendamento del governo per la Manovra. La prima a intervenire in dichiarazioni di voto è la senatrice di Azione Mariastella Gelmini.

Tra pochi minuti riprenderà la seduta in Senato per l'esame e il voto finale alla Manovra. L'Aula di Palazzo Madama è convocata alle 10 e si procederà con le dichiarazioni di voto. È possibile seguire la diretta sui canali streaming del Senato.

Nessuna traccia in Manovra di proroghe per il Superbonus. Una soluzione potrebbe però arrivare comunque nel Consiglio dei ministri del 28 dicembre: la maggioranza valuta infatti un Sal straordinario. 

La misura centrale della legge di Bilancio 2024 è sicuramente la conferma per tutto il prossimo anno del taglio del cuneo fiscale per gli stipendi più bassi, su cui il governo ha concentrato la maggior parte delle risorse. Un altro capitolo importante è quello dei provvedimenti a sostegno della famiglie e della natalità, tra la decontribuzione per le madri lavoratrici, il rafforzamento del bonus asilo e del congedo parentale. In tema di pensioni è prevista una penalizzazione economica per l'accesso a quota 103 e per i dipendenti pubblici è stato fatto un ricalcolo dell'assegno sfavorevole per chi vuole uscire in anticipo dal mercato del lavoro.

Oggi il Senato è chiamato a votare sulla legge di Bilancio, a cui il governo di Giorgia Meloni ha posto la fiducia per il maxi emendamento. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle ore 10. Dopo il voto per appello nominale sulla fiducia ci sarà quello definitivo, in seguito al quale si concluderà l'esame di Palazzo Madama e il testo della Manovra potrà quindi passare alla Camera.

Dopo il via libera al testo della Manovra in Senato, il testo deve passare alla Camera. Prima finirà in commissione Bilancio e poi dovrà essere votata in Aula entro il 31 dicembre.