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Cos’è successo tra Gasparri e Renzi: la lite furibonda in Senato, la prova tv e gli insulti gridati

Matteo Renzi nomina Silvio Berlusconi e Maurizio Gasparri urla qualcosa dai banchi del centrodestra in Senato, parole pesantissime secondo Italia Viva: poi arrivano le scuse – parziali – mentre il presidente La Russa chiede l’intervento della prova tv.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Mai nominare Silvio Berlusconi invano. Dai banchi di Forza Italia, sotto attacco durante l'intervento di Matteo Renzi in dichiarazione di voto sulla manovra in Senato, si alzano le grida di Maurizio Gasparri: il capogruppo forzista, con il microfono spento, risponde alle parole del leader di Italia Viva, che accusa il suo partito di aver tradito "l'eredità politica e culturale di Silvio Berlusconi" astenendosi sul Mes. Gli animi si scaldano, Renzi parla di maleducazione e sembra tutto finito lì, con i parlamentari di Italia Viva che fanno cenno a Gasparri di calmarsi. Poi tocca a lui replicare: "Mi scuso per alcune frasi inopportune – ammette Gasparri – ma voglio dire a chi vuole dare lezioni di berlusconismo postumo che noi non le prendiamo da nessuno".

"Intervengo perché durante la dichiarazione di voto di Matteo Renzi si è sentito distintamente, e lo ha sentito tutta l'Aula, una frase ingiuriosa del senatore Gasparri all'indirizzo del senatore Renzi – dice Enrico Borghi di Italia Viva – Per questo chiedo al presidente del Senato di intervenire". Secondo i parlamentari, Gasparri avrebbe insultato Renzi, dicendogli "ma vai a cacare, vigliacco".

"Renzi ha chiesto un esame della ripresa televisiva, lo faremo – interviene La Russa – Faremo l'esame televisivo per valutare, eventuali provvedimenti". E ancora: "Io ho fatto un intervento politico, Gasparri è semplicemente un cafone", si sfoga l'ex premier a margine della seduta in Senato con i cronisti presenti.

Approvato il maxi-emendamento con la fiducia, c'è una pausa. Poi torna la parola a La Russa: "Ho da dirvi che Renzi si è dichiarato soddisfatto delle scuse di Gasparri e quindi non avrà più seguito, in puro clima natalizio, alcuna discussione – dice il presidente del Senato – Me l'ha detto lui, giuro". E aggiunge ridendo: "Viva Natale, auguri ancora di buon Natale". Insomma, tutto è bene ciò che finisce bene, ma attenzione a nominare Silvio Berlusconi. Altrimenti gli animi si scaldano molto, anche sotto Natale.

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