Il quinto giorno di conflitto in Medio Oriente tra Israele e Iran, Trump chiede resa a Teheran: “Sappiamo dov’è Khamenei, per ora non lo uccideremo”

L'Iran potrebbe piazzare mine nello Stretto di Hormuz se gli Stati Uniti si unissero alla guerra di Israele. Lo riporta il New York Time citando alcune fonti, secondo le quali le mine punterebbero a bloccare le navi da guerra americane nel Golfo Persico.

L'Iran sta preparando missili ed altre apparecchiature militari per attaccare le basi americani in Medio Oriente qualora gli Stati Uniti si unissero alla guerra di Israele. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti americane.

Il presidente Donald Trump ha incontrato il Consiglio di Sicurezza Nazionale per discutere della guerra Iran-Israele, ha dichiarato la Casa Bianca, mentre il leader statunitense valutava se unirsi alla campagna aerea israeliana contro Teheran.

L'incontro nella Situation Room della Casa Bianca è durato circa un'ora e 20 minuti, ha dichiarato un funzionario della Casa Bianca in condizione di anonimato, senza fornire ulteriori dettagli.

Trump sta tenendo tutte le opzioni sul tavolo, insistendo sul fatto che Washington non ha finora avuto alcun ruolo nella campagna. L'opzione più probabile presa in considerazione da Trump sarebbe l'uso di gigantesche bombe "bunker-buster" statunitensi contro l'impianto nucleare iraniano di Fordow, profondamente interrato e non raggiungibile dalle bombe israeliane.

Funzionari statunitensi hanno affermato che lo smantellamento del programma nucleare iraniano – che i paesi occidentali affermano che Teheran stia utilizzando per ottenere un'arma nucleare, sebbene il governo iraniano lo neghi – rimane la priorità di Trump.

"Pochi minuti fa 29 connazionali hanno lasciato l'Iran dopo un lungo viaggio via terra attraverso l'Azerbaigian". Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.

"Grazie alla nostre Ambasciate a Teheran e Baku, all'Unità di Crisi della Farnesina per lo straordinario lavoro svolto. Continuiamo a lavorare per tutelare la sicurezza degli italiani presenti nella regione, ai quali non mancherà mai tutto il nostro supporto", ha aggiunto il ministro.

Gli Stati Uniti hanno annunciato la creazione di una task force sul Medio Oriente, per aiutare i cittadini Usa alla luce del conflitto tra Israele e Iran.

La portavoce del dipartimento di Stato, Tammy Bruce, ha detto durante un briefing con la stampa che le autorità di Washington stanno "lavorando costantemente per garantire la sicurezza dei nostri cittadini: si tratta di una priorità per noi".

La task force si occuperà di "aiutare a coordinare il sostegno per i cittadini, il personale e le missioni diplomatiche statunitensi".

La riunione nella Situation Room tra il presidente Trump e il team di sicurezza nazionale è terminata. Lo riferisce la Cnn citando un funzionario della Casa Bianca. La riunione è durata oltre un'ora.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato oggi il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di "escalation regionale" e lo ha definito la "più grande minaccia" per il Medio Oriente.

Erdogan ha rilasciato queste dichiarazioni all'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, durante una conversazione telefonata. Il presidente turco ha inoltre affermato che continuerà i suoi "sforzi per porre fine al ciclo di violenza nella regione".

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto oggi "attacchi contro 12 siti di lancio e di stoccaggio di missili" in Iran, affermando in una nota che "questi missili erano diretti contro civili israeliani".

È in corso una "vasta ondata di attacchi nel cuore dell'Iran" condotta da 60 aerei dell'aviazione israeliana. Lo ha dichiarato ai cronisti il portavoce delle Israel Defense Forces, Effie Defrin, spiegando che l'obiettivo sono le strutture per il lancio di missili balistici diretti contro Iraele.

Defrin ha spiegato che le forze iraniane hanno ripiegato nel centro del Paese in seguito ai recenti attacchi. "Ora stanno compiendo sforzi per lanciare missili da Isfahan ma siamo sulle loro tracce", ha detto ancora Defrin.

Forti esplosioni sono state udite nella capitale iraniana Teheran. Lo riferiscono i giornalisti Afp sul posto.

"Le azioni finora intraprese sono state un chiaro avvertimento con scopi deterrenti. A breve partirà l'operazione punitiva," ha annunciato il generale Sayyud Abdolrahim Mousavi, nuovo capo di stato maggiore delle Forze iraniane, citato dai media locali. Ha inoltre esortato gli abitanti delle zone occupate, in particolare Tel Aviv e Haifa, a lasciare immediatamente quegli ambienti per mettersi in sicurezza.

Trump sta prendendo seriamente in considerazione la possibilita' di entrare in guerra e sferrare un attacco alle installazioni nucleari iraniane, in particolare il centro sotterraneo per l'arricchimento dell'uranio di Fordow, hanno riferito i funzionari.
Due fonti israeliane hanno inoltre fatto sapere ad Axios che il primo ministro, Benjamin Netanyahu, e gli apparati militari israeliani continuano a ritenere che Trump possa entrare in guerra nei prossimi giorni per assestare un colpo decisivo al programma nucleare iraniano.

Le Guardie della Rivoluzione iraniane hanno annunciato di aver lanciato un massiccio attacco missilistico contro basi aeree israeliane. Secondo la loro dichiarazione, diffusa dalla televisione di stato iraniana, questi siti militari sono punti di partenza degli aerei da guerra che bombardano l’Iran. L’operazione segna una nuova ondata di scontri nella crescente tensione tra Teheran e Tel Aviv.

Le Nazioni Unite lanciano un appello alla moderazione nel conflitto tra Iran, Israele e Stati Uniti. Durante un briefing, il vice portavoce Farhan Haq ha ribadito la necessità di evitare "azioni o retoriche che possano aggravare la situazione", commentando anche il recente messaggio di Donald Trump che invita Teheran alla resa incondizionata.

"Il nostro messaggio resta invariato: tutte le parti devono fare il possibile per ridurre la tensione, non alimentarla", ha aggiunto Haq, sottolineando la preoccupazione dell'Onu per il rischio di una pericolosa escalation

L’Iran alza il livello della minaccia contro Israele. Il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate di Teheran, Seyyed Abdolrahim Mousavi, ha dichiarato che le azioni militari finora intraprese sono state solo un avvertimento, e che "una vera operazione punitiva" sarà lanciata a breve.

Lo riporta la tv iraniana Press TV, secondo cui le autorità militari iraniane invitano la popolazione delle principali città israeliane a evacuare immediatamente. La tensione resta altissima, con lo spettro di un’escalation armata sempre più vicino.

Donald Trump sta seriamente considerando di unirsi alla guerra di Israele e lanciare un attacco contro gli impianti nucleari dell'Iran, in particolare quello di Fordow. Lo riporta Axios citando alcuni funzionari americani.

Non ci sono segnalazioni di impatti in aree popolate né di feriti nell’ultimo attacco con missili balistici iraniani contro Israele. Lo riferisce Magen David Adom, il servizio medico d'emergenza israeliano. Secondo le prime valutazioni dell'Idf, un numero limitato di missili è stato lanciato dall’Iran durante l’attacco. Le sirene d’allarme sono suonate nel sud di Israele.

Il consiglio di sicurezza di Donald Trump si riunirà all'una ora locale, le 19 italiane. Lo riporta Axios citando alcune fonti.

Secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz, l’Iran avrebbe lanciato almeno otto missili contro Israele. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno comunicato che la maggior parte dei razzi è stata intercettata prima di raggiungere il suolo. Al momento non si registrano vittime, secondo le autorità sanitarie.

Il Comando del fronte interno ha intanto autorizzato la popolazione a uscire dai rifugi, segno che l’allerta è in fase di rientro. Resta alta la tensione nell’area, mentre proseguono le valutazioni sui danni e sul contesto dell’attacco.

L'Idf ha comunicato che l'allarme lanciato in precedenza per l'arrivo di missili dall'Iran è concluso e la popolazione può uscire dalle aree protette. Un missile balistico è stato intercettato e un altro è caduto fuori dal territorio israeliano.

"Resa incondizionata": lo scrive in maiuscolo Donald Trump su Truth, chiedendo quindi all'Iran di arrendersi senza condizioni.

Gli Stati Uniti stanno dispiegando ulteriori caccia e aerei militari in Medio Oriente rafforzando la loro forza aerea nella regione. Lo riporta Reuters sul suo sito citando fonti militari statunitensi.

"Sappiamo esattamente dove si nasconde il cosiddetto ‘Leader Supremo'. È un bersaglio facile, ma lì è al sicuro. Non lo elimineremo (non lo uccideremo!), almeno non per ora. Ma non vogliamo che i missili vengano lanciati contro i civili o i soldati americani. La nostra pazienza sta per esaurirsi. Grazie per l'attenzione!": lo scrive Donald Trump su Truth.

Con un post enigmatico pubblicato su Truth Social, Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti avrebbero "ora il controllo completo e totale dei cieli sopra l'Iran". L'ex presidente ha aggiunto che, nonostante Teheran disponga di sofisticati sistemi di tracciamento aereo e di difesa, nessuna tecnologia può competere con quella "ideata, progettata e costruita in America". "Nessuno lo fa meglio della nostra cara, vecchia Usa", ha concluso Trump con il suo consueto tono patriottico.

Secondo quanto riportato dal sito d'informazione di opposizione "Iran International", con sede a Londra, l’ayatollah Ali Khamenei avrebbe delegato parte delle proprie funzioni al Consiglio supremo del Corpo dei guardiani della rivoluzione islamica (Irgc), noto come pasdaran. La guida suprema iraniana si troverebbe attualmente nascosta insieme alla sua famiglia in un bunker sotterraneo a nord-est di Teheran. Il Consiglio, che supervisiona le attività del comando dei pasdaran, avrebbe assunto l’autorità nella gestione del conflitto in corso con Israele.

L'Iran annuncia una nuova ondata di attacchi contro Israele. Lo riporta la tv di Stato iraniana.

I media iraniani segnalano guasti generalizzati sulla rete internet in tutto il Paese. "Gli utenti di internet in diverse province segnalano diffuse interruzioni di internet", ha riportato il quotidiano Ham Mihan. Altri media hanno riportato notizie simili. Non è stato immediatamente chiaro cosa abbia causato l'interruzione. L'Iran ha imposto restrizioni di internet da quando Israele ha lanciato la sua campagna aerea senza precedenti contro le strutture militari e nucleari iraniane venerdì.

"Non c'è nulla che il presidente Trump abbia detto che suggerisca il coinvolgimento americano nel conflitto" tra Israele e Iran: lo ha detto ai reporter il premier Keir Starmer al G7. "Al contrario, la dichiarazione del G7 e' sulla de-escalation", ha aggiunto.

Israele "sta facendo il lavoro sporco per tutti noi" in Iran: lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz al G7.

"Con il proseguimento degli attacchi israeliani e il sostegno dei Paesi occidentali, la regione non vedrà mai pace e tranquillità". Lo ha affermato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, in una telefonata con l'omologo degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Secondo quanto riferisce Isna, bin Zayed ha affermato di avere avviato "ampie consultazioni per ridurre la tensione e ripristinare la sicurezza nella regione".