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Crollo ponte Morandi a Genova

Il Ponte Morandi non c’è più: il video dell’esplosione e il racconto della giornata

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Le cariche di dinamite sono state fatte brillare alle 9 e 37 minuti. Crollate le pile 10 e 11 del Ponte Morandi di Genova. Sul posto 400 uomini delle forze dell'ordine per evitare episodi di sciacallaggio e tecnici dell'Arpal per verificare la presenza di fibre d'amianto nell'aria. L'esplosivista Danilo Coppe: “Dovevo buttarlo già nel 2003”.

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10:06

Ponte Morandi Genova, Bucci: "Ritardo demolizione per controllare che nessuno fosse in casa"

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Il ritardo della demolizione del Ponte Morandi a Genova, avvenuto alle 09:37 di oggi, venerdì 28 giugno, ma previsto alle 09:00 sarebbe stato dovuto ad ulteriori controlli per verificare che all'interno delle case evacuate nella zona del viadotto Polcevera non fossero rimaste persone. Lo ha detto il sindaco del capoluogo ligure Marco Bucci ai microfoni di SkyTg24, aggiungendo che "è andato tutto secondo programma. Il ritardo dovuto alla segnalazione di una persona in un appartamento. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato. Un grande lavoro che va riconosciuto".

A cura di Ida Artiaco
09:52

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A poco più di dieci mesi dal crollo che è costato la vita a 43 persone, alle 9 e 39 di stamattina le cariche di dinamite hanno abbattuto in modo controllato ciò che restava del Ponte Morandi di Genova, ovvero i piloni 10 e 11. Un violentissimo boato ha squarciato la città, mentre gli idranti dei vigili del fuoco ormai da diversi minuti gettavano acqua in modo da controllare la dispersione di polveri nell'aria e nei quartieri circostanti.

"Tutti i detonatori sono stati montati. Non esiste il rischio zero ma dal punto di vista tecnico il rischio per la popolazione può essere considerato irrisorio", ha dichiarato il sindaco e commissario per la ricostruzione Marco Bucci ieri sera, a poche ore dal segnale di "via libera" che darà il via all'abbattimento controllato con dinamite delle pile 10 e 11 del viadotto previsto per oggi, venerdì 28 giugno. Nel frattempo, ieri pomeriggio sono state eseguite le prime evacuazioni. La maggior parte dei 3.400 cittadini che hanno dovuto lasciare la propria casa hanno abbandonato gli edifici stamattina all'alba. Per ragioni di sicurezza l'operazione di evacuazione è stata anticipata per gli anziani over 75, le donne incinte e le persone con difficoltà motorie o disabilità.

In mattinata Arpal ha terminato il posizionamento dei filtri per il monitoraggio di polveri e fibre di amianto che verrà avviato immediatamente dopo l'abbattimento delle pile 10 e 11 del ponte Morandi. L'aria aspirata dalle pompe a intervalli di tre ore verrà esaminata  dagli specialisti di Arpal e del centro amianto dell'Asl 3 nel laboratorio dove si trova il Sem, il microscopio a scansione elettronica.

Bucci ha spiegato che tutti gli strumenti tecnici sono stati allestiti e collaudati, a partire proprio dai detonatori giunti dalla Spagna: "Tutto è pronto". Imponente il sistema di sicurezza pubblica organizzato: sono infatti complessivamente 400 gli uomini delle forze di polizia che stanno presidiando la zona, a partire da una capillare attività antisciacallaggio nelle aree interessate dal crollo del ponte.

Fondamentale però anche la presenza dei tecnici dell'Arpal, che saranno impegnati nelle verifiche ambientali connesse all'abbattimento delle pile 10 e 11 di Ponte Morandi. "I campionamenti sull'eventuale presenza di fibre di amianto potenzialmente aerodisperse dopo la demolizione – si legge in una nota – saranno effettuati a supporto di Asl 3. Allo stesso modo, il monitoraggio della qualità dell'aria è finalizzato ad accertare il ritorno alle condizioni pre-esplosione". La rete di monitoraggio Arpal "servirà per confrontare i dati con quelli della rete di rilevamento installata dall'ati dei demolitori. Tutte le informazioni saranno a disposizione della Prefettura e della Struttura Commissariale, che si occuperà di fornire gli aggiornamenti sull'evoluzione della situazione".

A cura di Ida Artiaco
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