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Torino, polemiche su bottiglie di vetro. Ragazzo a torso nudo “voleva calmare la folla”

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Le indagini della magistratura torinese vanno avanti a 360° per capire i responsabili delle scene di panico di sabato sera in Piazza San Carlo. Polemiche in merito alla sicurezza che il Comune non avrebbe garantito: "Faremo accertamenti per capire se qualcuno ha sbagliato".

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Cosa sappiamo finora su quanto successo a Torino sabato sera

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Non è chiaro cosa abbiamo provocato la psicosi da attentato terroristico che ha generato il caso in piazza San Carlo a Torino durante proiezione in diretta della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, provocando 1527 feriti (tre sono in gravi condizioni). Inizialmente si pensava che fosse stata la "bravata" di qualche giovane, ma la procura ha poi assicurato che non ci sono indagati, né ipotesi di reato". Così il procuratore di Torino, Armando Spataro. "Prima di tutto è necessario ricostruire la dinamica precisa dei fatti", ha aggiunto a margine della cerimonia per la festa dei Carabinieri. Nel pomeriggio è previsto un vertice in Procura per fare il punto sull'inchiesta.

Le indagini della magistratura del capoluogo piemontese vanno comunque avanti a 360°. E in tal senso si sta cercando di capire come è stato possibile introdurre così tante bottiglie di vetro nella piazza che hanno poi portato al ferito di decine e decine di persone durante la fuga dopo le “esplosioni”. Gli agenti hanno inoltre posto sotto sequestro “la ringhiera delle scale del parcheggio sotterraneo crollata sotto il peso della folla”. Sembra che sia stata pressione esercitata dalla folla a causarne il cedimento, con la susseguente caduta di alcuni spettatori nella rampa sottostante. L’area è tuttora presidiata, in attesa che la procura disponga accertamenti. Controlli anche nei negozi e nelle abitazioni dove la gente ha cercato riparo, provocando danneggiamenti.  “La nostra priorità – afferma il questore Angelo Sanna – è quella di accertare le cause che hanno scatenato il panico. Per questo motivo invitiamo tutti gli spettatori presenti nella piazza a contattarci, per aiutarci a ricostruire gli venti della serata”.

Il Comune di Torino si è limitato a riferire, in una nota, "che il soggetto organizzatore" della serata in piazza per la Champions ieri, Turismo Torino, "ha operato con le medesime modalità messe in atto nel 2015 in occasione della finale proiettata il 6 giugno". Anche in quel caso "la Città, con propria delibera, aveva incaricato Turismo Torino quale soggetto organizzatore e non era stato approvato alcun provvedimento di ulteriore limitazione nella vendita di vetro e metallo, oltre a ciò che è previsto dall'art. 8 bis del Regolamento di Polizia urbana". In altre parole: la responsabilità non è nostra. "Per ciò che concerne la presenza di venditori abusivi – spiega la sindaca Appendino – sono in corso le verifiche da parte dell'Amministrazione per individuare le eventuali responsabilità.

Sempre in merito all’inchiesta, è stato scagionato il ragazzo a petto nudo che, un attimo prima che si creasse il panico, sembrava comportarsi in modo anomalo: è fermo in mezzo al fuggi fuggi, a torso nudo, con uno zainetto nero in spalla e le braccia allargate quasi a voler simulare l’atteggiamento di un kamikaze. Il giovane ha spiegato di aver sotto cercato di calmare la folla con quel gesto. Sempre per la ricerca di informazioni, la Questura ha messo a disposizione due indirizzi mail: ufficiostampa.questura.to@poliziadistato.it, e digos.quest.to@pecps.poliziadistato.it.

A cura di Biagio Chiariello
19:46

Esce dal coma Kelvin, il bambino di 7 anni gravemente ferito in Piazza San Carlo

Non è più in coma farmacologico Kelvin, il bimbo di 7 anni ricoverato all'ospedale Regina Margherita per le ferite riportate sabato sera in piazza San Carlo. I medici del reparto di Rianimazione hanno ridotto al minimo la sedazione e lui comincia a respirare da solo. La prognosi resta tuttavia riservata. Accanto al bambino, in ospedale, il papà, commerciante di origini cinesi emigrato in Italia molti anni fa e la sorellina, che era con il piccolo in piazza.

A cura di Davide Falcioni
18:17

Torino, la procura apre un'inchiesta per lesioni plurime: riguarda anche le omissioni

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La procura di Torino ha fatto sapere di aver aperto un procedimento penale per lesioni plurime "anche gravissime" in relazione al falso allarme bomba scoppiato sabato 3 giugno in piazza san Carlo mentre migliaia di tifosi juventini stavano supportando la loro squadra del cuore impegnata nella finale di Champions League contro il Real Madrid. L'iniziativa fa seguito a una informativa della Digos e il fascicolo è per il momento a carico di ignoti. L'inchiesta riguarda anche possibili "omissioni": il titolo di reato si riferisce anche al comma 2 dell'articolo 40 del codice penale, in base al quale "non impedire un evento che sia ha l'obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo".

A cura di Ida Artiaco
17:26

Torino, sindaco Appendino: "Abbiamo seguita prassi". Fassino: "Assumiti le responsabilità"

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Le misure di sicurezza per la serata di sabato scorso in piazza San Carlo hanno seguito "una prassi di atti amministrativi e di supporto organizzativo ormai consolidata". Lo ha detto il sindaco di Torino, Chiara Appendino, parlando delle scene di panico in centro. "Siamo colpiti, non solo perché un momento di festa si è trasformato in sofferenza, ma perché la ragione del terrore resta ignota". Possiamo contare nei tanti che hanno aiutato dei perfetti sconosciuti domenica per arginare "i soggetti che probabilmente da soli hanno scatenato il panico in piazza".

Piero Fassino però attacca: "Io non chiedo alla Appendino le dimissioni ma le chiedo di abituarsi ad assumersi le sue responsabilità, che le derivano dall'essere stata eletta sindaco". Così l'ex primo cittadino di Torino, Piero Fassino, ora consigliere comunale, intervenendo in aula consiliare, in Sala Rossa.

A cura di Biagio Chiariello
15:12

Mohamed ha salvato il bimbo dalla folla: "Sarò un eroe quando vedrò Kevin giocare"

A cura di Biagio Chiariello
14:05

"Non so quanti mi siano passati sulla schiena", ragazza mostra la maglietta calpestata

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"Guardo ancora sgomenta le impronte delle scarpe sul retro della mia maglia. Non so quanti miei “fratelli juventini” mi siano passati sopra la schiena. Mi hanno calpestata dopo avermi travolta, mentre una mandria nel panico fuggiva da piazza San Carlo", così una ragazza coinvolta nei fatti di Torino ha raccontato la sua terribile avventura sabato sera durante la finale di Champions del Juventus.  "Mi hanno corso addosso. Mi sentivo soffocare dai passi che sentivo sulla schiena, soffocare dal terrore del torace schiacciato. Ho subito portato le mani a coprire viso e testa. Ero rannicchiata di fianco e sentivo i vetri rompersi tra un piede e l’altro che mi sorpassava le spalle e la testa. Urla, pianti e sirene. Ho temuto di morire" ha spiegato la ragazza in n lungo post su facebook pubblicando le foto del maglietta con le impronte delle scarpe sulla schiena.

A cura di Antonio Palma
13:56

Torino: giovane a torso nudo voleva solo calmare la folla

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Con quel suo gesto di alzare le mani voleva solo tranquillizzare la folla il giovane a torso nudo e con lo zainetto sulle spalle ascoltato durante un lungo interrogatorio dagli investigatori per i fatti di piazza Castello a Torino e poi rilasciato senza accuse . Lo precisano gli investigatori che stanno cercando di identificare le perone presenti in alcuni video della serata. Il goffo tentativo ripreso dalle telecamere aveva fatto pensare potesse essere stato lui a scatenare il panico, ma l'uomo è stato completamente scagionato. Il giovane, sempre secondo quanto si apprende da fonti investigative, era ubriaco e nel video completo si vede piangere abbracciato a un paio di amici.

A cura di Antonio Palma
11:36

Panico in Piazza San Carlo, un uomo protegge un bimbo durante il fuggi fuggi

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Scene di panico a Torino durante la proiezione in diretta della finale di Champions League. Durante il fuggi fuggi generale, che ha provocato il ferimento di migliaia di persone, un uomo fa da scudo a un bambino: non si sa se il piccolo sia ferito oppure sia semplicemente protetto dall'adulto. Lo scatto sta facendo il giro dei social network.

A cura di Biagio Chiariello
11:29

Il questore sulle polemiche per le bottiglie: "Ordinanza antivetro? Incostituzionale"

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"L'ordinanza antivetro? come sapete, è stata dichiarata incostituzionale". Lo ha detto il questore di Torino, Angelo Sanna, in merito alle polemiche sulla presenza delle moltissime bottiglie di vetro in piazza San Carlo in occasione della proiezione della finale Champions che poi avrebbero provocato il ferimento di diverse persone. "Abbiamo fatto molto di più – ha aggiunto il questore a margine della cerimonia per la festa dei carabinieri – di quanto fatto in precedenza, compreso in occasione della precedente partita di Champions League con il Barcellona. Ora stiamo rielaborando tutta la situazione, in particolare per comprendere i motivi di questa tragedia, che definisco cosi' per l'alto numero dei feriti. Seguiamo da vicino la situazione dei più gravi". Sul fronte delle indagini, il questore Sanna ha ribadito che "al momento la priorità è capire quello che è successo, perché è successo e trovare gli eventuali responsabili".

A cura di Biagio Chiariello
11:21

Sta meglio il bambino di 7 anni ferito. Stabili ma gravi le due donne coinvolte

i parenti di Kelvin
i parenti di Kelvin

Sono in "lieve miglioramento" le condizioni di Kelvin, il bimbo di sette anni ricoverato all'ospedale Regina Margherita per le ferite riportate sabato sera. Lo si apprende da fonti sanitarie. I medici del reparto di rianimazione proveranno in giornata a risvegliarlo.

Sono invece stabili, pur nella loro gravità le condizioni delle due donne ricoverate alle Molinette. Ancora ricoverata al Cto una ragazza con trauma toracico, una frattura del bacino, e due pazienti con lesioni alle mani che sono stati operati ieri. Tutti gli altri pazienti ricoverati fino a ieri al Cto sono già stati dimessi. Resta infine in prognosi riservata il paziente ricoverato al Mauriziano. Le sue condizioni, riferiscono i sanitari, sono però in miglioramento

A cura di Biagio Chiariello
10:59

Scagionato il ragazzo a torso nudo con lo zainetto

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Non è stato il ragazzo a petto nudo, con un zaino in spalla, ad aver scatenato il fuggi fuggi generale in piazza San Carlo.Il giovane, che dopo il terzo gol del Real Madrid, era stato ripreso in un video in una posizione che poteva essere giudicata simile a quella assunta da un “kamikaze”, ha spiegato che il suo era solo un tentativo di calmare una mare di persone già in fuga. Lo stesso dicasi per l'altro ragazzo fermato che ha raccontato di essersi fermati a soccorrere delle persone. Resta dunque ancora ignoto il motivo che ha provocato l'ondata di panico. Ma in Questura sono in corso interrogatori di molti giovani, mentre decine d foto, video e tweet sono stati acquisiti dalle forze dell'ordine che indagano su un'ipotesi di reato di procurato allarme.

A cura di Biagio Chiariello
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