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Bruxelles, blitz antiterrorismo a Schaerbeek. Sventato attentato a Parigi

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Doppio blitz antiterrorismo a Bruxelles e a Parigi giovedì sera. Oggi un'altra operazione a Schaerbeek. In Belgio il livello di allerta scende a 3 su una scala di 4 gradi. Il bilancio degli attentati è di 32 morti e almeno 60 i feriti gravi.

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Blitz antiterrorismo a Bruxelles e Parigi, diversi arresti

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Blitz antiterrorismo nella serata di giovedì a Bruxelles e a Parigi. Nella capitale francese un uomo è stato arrestato ad Argenteuil: il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, ha spiegato che “stava preparando un attentato”. Il francese arrestato sarebbe uno dei capi di un'organizzazione terroristica che aveva intenzione “di colpire il Paese”. L’operazione a Parigi è durata diverse ore. Sempre giovedì sera, una operazione antiterrorismo di grande ampiezza è scattata a Schaerbeek, con forze speciali e un elicottero, e ha portato al fermo di sei persone. “Tre persone sono state arrestate davanti alla nostra porta, davanti alla procura federale”, in pieno centro di Bruxelles, ha precisato un portavoce della procura, Eric Van Der Sypt, citato dal quotidiano Le Soir. Altre due persone sono state fermate a Jette, la sesta ancora a Bruxelles.

Un'altra operazione della polizia a Schaerbeek – Nel pomeriggio di venerdì un'altra operazione delle forze di sicurezza è scattata a Schaerbeek. Un uomo, si vede da alcuni video apparsi sui media locali, è stato ferito e arrestato dalla polizia. Il blitz sarebbe legato a quello di ieri sera a Parigi.

L’ipotesi: “Salah doveva sparare nelle strade” – Intanto, l’ultima ipotesi filtrata dalle indagini in corso sugli attentati di Bruxelles fa riferimento a un attacco multiplo nella capitale belga in stile Parigi. Secondo questa ipotesi – al momento non confermata da fonti ufficiali – una parte della cellula jihadista doveva sparare alla gente con i kalashnikov per le strade della città, mentre l'altra si doveva far saltare in aria all'aeroporto e al metrò. Tra coloro che avrebbero dovuto sparare in città doveva esserci anche Salah Abdeslam, ma prima il blitz nel covo di Forest e poi il suo arresto hanno impedito che il piano venisse attuato nella sua interezza. Abdeslam, intanto, dopo un iniziale rifiuto ha accettato l’estradizione in Francia. L’altra ipotesi inquietante emersa nelle ultime ore è che i terroristi stessero progettando un'azione che doveva avere a che fare con l'energia nucleare.

Continua la caccia ai responsabili degli attentati – Mentre l’inchiesta prosegue e continua la caccia ai responsabili degli attentati di Bruxelles, in Belgio il centro di crisi ha deciso di far scendere da 4 a 3 il livello di allerta, il che significa che la minaccia di attacchi terroristici non è più “imminente” anche se resta “grave”. Di Khalid El Bakraoui, il kamikaze della metropolitana, si è saputo che era ricercato dall'Interpol fin dal dicembre scorso.

A cura di Susanna Picone
18:58

Bruxelles, il predicatore del Papa: "Non dobbiamo cedere alla vendetta"

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Non alla vendetta, sì alla misericordia, l’unico sentimento che può salvare il mondo. Sono le parole del predicatore della Casa pontificia, padre Raniero Cantalamessa, nell’omelia della Celebrazione della Passione del Signore presieduta nel pomeriggio da papa Francesco nella basilica di San Pietro. "L’odio e la ferocia degli attentati terroristici di questa settimana a Bruxelles ci aiutano a capire la forza divina racchiusa in quelle ultime parole di Cristo: ‘Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno'" aggiunge  Cantalamessa. "Per quanto lontano possa spingersi l’odio degli uomini, l’amore di Dio è stato, e sarà, sempre più forte. A noi è rivolta, nelle presenti circostanze, l’esortazione dell’apostolo Paolo: ‘Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene'", dice ancora il predicatore. E ancora: "Dobbiamo demitizzare la vendetta! – esclama – Essa è diventata un mito pervasivo che contagia tutto e tutti, a cominciare dai bambini. Gran parte delle storie portate sullo schermo e dei giochi elettronici sono storie di vendetta, spacciate per vittoria dell’eroe buono".

A cura di Biagio Chiariello
18:36

Hollande: "La cellula degli attacchi di Parigi sta per essere annientata"

La cellula jihadista responsabile degli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre è "in procinto di essere annientata", a sorpresa è l'annuncio del Presidente francese Francois Hollande che sembra esprimere ottimismo sugli ultimi sviluppi delle indagini sugli attentati che hanno sconvolto la capitale francese in particolare dopo la rinnovata collaborazione con le autorità belghe. "Abbiamo ottenuto alcuni risultati nello scovare i terroristi e ci sono stati alcuni arresti" ha aggiunto l'inquilino dell'Eliseo, tenendo a sottolineare però che le operazioni proseguiranno perché "sappiamo che ci sono altre organizzazioni e altre cellule terroristiche".

A cura di Antonio Palma
16:00

Procura belga: "L'arrestato non è Abrini"

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La persona arrestata nell'operazione delle forze di polizia  a Schaerbeek non è Mohamed Abrini. Lo hanno riferito fonti dela Procura federale belga interpellate dall'emittente pubblica Rtbf dopo le prime indiscrezini sull'identità dell'uomo ferito e arrestato. Intanto sul posto proseguono le operazioni degli artificieri per controllare l'eventuale presenza di bombe ed esplosivi. Al momento sono al lavoro le squadre di artificieri.

A cura di Antonio Palma
15:32

Media belgi: l’uomo arrestato potrebbe essere Abrini

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L’uomo ferito e arrestato durante l’operazione della polizia a Schaerbeek secondo le indiscrezioni di alcuni media locali potrebbe essere Mohamed Abrini, ricercato dagli attentati di novembre. Al momento però non c’è alcuna conferma sull’arresto. In ogni caso, stando a quanto trapelato, sarebbe stato preso “un pesce grosso”.

Un testimone ha raccontato che “la polizia ha condotto un'operazione nei confronti di una persona a una fermata di bus e ha ordinato a quella persona di togliersi la giacca senza dubbio per vedere se avesse addosso una cintura esplosiva. Diverse esplosioni sono state sentite, non si sa se la persona sia stata ferita o se fossero colpi di avvertimento. L'uomo è sdraiato a terra, ma parla con la polizia”.

A cura di Susanna Picone
14:59

Kerry lascia una corona di fiori all'aeroporto di Bruxelles

Il segretario di Stato americano John Kerry ha lasciato una corona di fiori nei pressi dell’aeroporto di Bruxelles in ricordo dei morti degli attentati.

A cura di Susanna Picone
14:08

Nuova operazione a Schaerbeek: "Neutralizzato un uomo"

Nuova operazione delle forze dell’ordine a Schaerbeek. Secondo l'agenzia Belga, sono state udite alcune esplosioni all'inizio dell'intervento della polizia in un appartamento, il perimetro dell'edificio è stato bloccato e circondato da agenti armati e da camion militari. Sul posto ci sono anche gli sminatori. La polizia belga, fa sapere la tv Rtbf, ha “neutralizzato” un uomo durante l'operazione. Quest'uomo sarebbe stato ferito alle gambe e arrestato. L'operazione sarebbe legata a quella che condotta ieri a Parigi che ha consentito di prevenire un nuovo attentato.

A cura di Susanna Picone
12:52

Due arresti in Germania legati agli attentati

La polizia tedesca ha arrestato due persone sospettate di essere legate ai terroristi di Bruxelles. Lo riferisce il quotidiano Spiegel, citando la procura di Duesseldorf. Uno dei due, Samir E., ha ricevuto messaggi sospetti sul telefonino e ha avuto contatti con gli ambienti frequentati dai kamikaze. L'uomo sarebbe stato fermato nell'estate del 2015 in Turchia al confine con la Siria come Khalid El Bakraoui, il kamikaze che si è fatto saltare in aria all'aeroporto di Zaventem.

A cura di Susanna Picone
12:40

La casa usata dai terroristi per costruire le bombe

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Le immagini dell’appartamento sono state pubblicate da la Derniere Heure. Qui i terroristi di Bruxelles hanno costruito le bombe per gli attentati all’aeroporto e in metropolitana.

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A cura di Susanna Picone
11:58

Cosa ha detto Salah Abdeslam nell’interrogatorio del 19 marzo

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 Salah Abdeslam ha riconosciuto il suo ruolo logistico nella preparazione degli attentati di Parigi del 13 novembre, ma ne ha attribuito la principale responsabilità ad Abdelhamid Abaaoud, che in Francia è morto. Lo ha fatto nell'interrogatorio del 19 marzo con la polizia belga, di cui l'emittente BFMTV è riuscita a ottenere la trascrizione. Abdeslam ha ammesso con gli inquirenti di aver “affittato vetture e case” su richiesta del commando ma ha appunto attribuito al defunto Abaaoud la responsabilità degli attacchi. “È (Abdelhamid) Abaaoud. Lo so attraverso mio fratello Brahim. È lui che mi ha raccontato che Abaaoud era il responsabile. Ho incontrato Abaaoud la notte tra l'11 e il 12 novembre del 2015. Era la prima volta che lo vedevo in vita mia”, avrebbe detto Salah alla polizia. Ma questo probabilmente è falso perché Abdeslam e Abaaoud erano stati condannati insieme in Belgio nel 2010 per rapina. Salah avrebbe anche detto che voleva farsi esplodere allo Stade de France, come previsto nel piano terroristico: “Dovevo andare allo stadio ma non avevo il biglietto. Ho rinunciato quando ho parcheggiato la macchina. Ho lasciato scendere i miei tre passeggeri e ho riavviato”. Dei tre con lui in auto, Abdeslam ammette di conoscere Bilal Hadfi, ma non gli altri due passeggeri. Ha detto anche di non riconoscere neppure Najim Laachraoui, l'artificiere del 13 novembre e il kamikaze dell'aeroporto di Zaventem, nelle fotografie che gli hanno mostrato gli inquirenti.

La cintura di Salah Abdeslam a Parigi “mancava di liquido esplosivo”, ha intanto fatto sapere il quotidiano francese Le Monde che ha citato la testimonianza di Abid Aberkan, il cugino da cui l'ex fuggitivo si rifugiò a Molenbeek, rue des Quatre-Vents, fermato anch'egli il 19 marzo. Salah stesso ha detto agli inquirenti che quella cintura gliel'aveva consegnata il fratello Brahim nell'appartamento affittato a Bobigny.

A cura di Susanna Picone
11:35

Fratelli kamikaze di Bruxelles avevano lavorato in aeroporto

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I fratelli kamikaze Khalid e Ibrahim El Bakraoui avevano lavorato come addetti alle pulizie nell'aeroporto di Bruxelles teatro dell’attentato di martedì scorso: lo scrive il tabloid britannico Daily Mail, che cita un loro zio. I due terroristi, quindi, conoscevano bene l'aeroporto e dovrebbero essere stati sottoposti ai controlli di sicurezza. “Hanno lavorato come addetti alle pulizie all'aeroporto e in un ristorante – ha detto lo zio – Alla fine non hanno finito il liceo. Hanno lavorato all'aeroporto nei mesi estivi”. Il procuratore belga ha detto che la polizia sta indagando su questo aspetto.

Ibrahim e Khalid El Bakraoui, inoltre, erano stati inseriti come potenziale minaccia terroristica in un database degli Stati Uniti. Lo rivelano due funzionari americani citati da Nbc News precisando che i due erano noti alle autorità antiterrorismo Usa prima degli attacchi di Bruxelles.

A cura di Susanna Picone
11:17

L'uomo arrestato ieri a Parigi era legato alla “mente” degli attentati del 13 novembre

L’uomo arrestato ieri ad Argenteuil, nella banlieue nord di Parigi, si chiama Reda Kriket ed era stato condannato in contumacia in Belgio insieme ad Abdelhamid Abaaoud, la “mente” degli attentati di Parigi. Lo si apprende da fonti della polizia francese. Nella sua abitazione sono stati ritrovati esplosivi e, contrariamente a quanto dichiarato dal ministro dell'Interno Cazeneuve, gli inquirenti avrebbero ricostruito un legame dell'attività di Reda Kriket con gli attentati di Bruxelles e Parigi. Lo scorso mese di luglio, Reda Kriket era stato condannato a 10 anni di carcere dal tribunale di Bruxelles nel processo della “filiera siriana” nota come “Zerkani”. Nell'ambito di questa rete, Kriket aveva fatto partire per la Siria una trentina di persone. Fra queste anche Abaaoud.

A cura di Susanna Picone
10:41

Caccia a un nuovo sospetto: è un 28enne siriano

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Ci sarebbe un nuovo ricercato per gli attacchi terroristici di Parigi e Bruxelles. La notizia era stata pubblicata ieri dai media spagnoli e ripresa oggi dalla Dh. Si tratta di Naim Al Hamed, siriano 28enne di Hama. Il nome compare su una lista di cinque principali sospettati introvabili, che si presume siano stati coinvolti negli attentati del 13 novembre a Parigi e in quelli di Bruxelles. Il ricercato viene descritto come “molto pericoloso e forse armato”.

A cura di Susanna Picone
09:37

Media: nuovo arresto a Forest

Secondo Rtbf un'altra persona è stata arrestata oggi all'alba nel corso di una perquisizione a Forest. La Procura, contattata dall'agenzia Belga, non ha confermato. Ieri sera, in una serie di raid della polizia, sei persone sono state arrestate tra Bruxelles, Jette e Schaerbeek.

A cura di Susanna Picone
09:08

“Polizia aveva indirizzo di Salah Abdeslam da 3 mesi”

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Un poliziotto aveva l'indirizzo di Salah Abdeslam dal sette dicembre scorso ma non lo ha segnalato a Bruxelles per tre mesi: lo scrive oggi il quotidiano belga DH nella sua edizione online. Secondo quanto riferito, l'ufficiale di polizia aveva ottenuto le informazioni a Mechelen e aveva inserito l'indirizzo in un rapporto confidenziale destinato alla cellula antiterrorismo della polizia giudiziaria federale di Bruxelles. Tuttavia, il rapporto non è stato trasmesso alla capitale ed è rimasto sotto chiave per tre mesi presso la polizia di Mechelen. Dopo che si è diffusa questa notizia la polizia belga ha aperto un'inchiesta interna.

A cura di Susanna Picone
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