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Legge di Stabilità: oggi il varo del governo

Due le misure cardine previste: il taglio del cuneo fiscale – che permetterà ai lavoratori di vedere un aumento in busta paga – e i tagli alla sanità, che dovrebbero aggirarsi sui 2,6 miliardi di euro.
A cura di D. F.
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E' attesa per oggi pomeriggio la fumata bianca intorno alla legge di stabilità. I ministri del governo si incontreranno alle 17 e vareranno il reperimento di 10-12 miliardi di euro, che verranno ottenuti grazie ad altrettanti tagli. Il provvedimento principale sarà il taglio del cuneo fiscale, ovvero lo "spread" tra netto in busta paga e costo del lavoro: qui si reperiranno 4-5 miliardi di euro, aumentando le detrazioni Irpef per 15 milioni di lavoratori dipendenti con l'effetto di 100-200 euro in più in busta nel 2014. Le aziende che assumeranno un dipendente a tempo indeterminato godranno di 600 euro di sconto Irap e di altre agevolazioni fiscali. Buone notizie anche per i pensionati da 1.400 euro al mese, che potranno godere della piena indicizzazione. Le pensioni più alte invece, per tre anni, a partire dal primo gennaio del 2014, saranno sottoposte ad un contributo di solidarietà pari al 5 per cento per quelle sopra i 100 mila euro, del 10 per cento per la parte eccedente i 150 mila euro e del 15 per cento per tutto quello che eccede i 200 mila euro

La nota dolente saranno i tagli, a cominciare da quelli sulla sanità, che hanno creato non pochi malumori nel ministro Lorenzin e dovrebbero aggirarsi sui 2,6 miliardi di euro in 3 anni. Già nel prossimo serviranno 500 milioni di euro, che verranno reperiti grazie all'aumento dei ticket e a tagli su spesa ospedaliera e farmaceutica. Brutte notizie anche per i lavoratori statali, che subiranno anche per il prossimo anno il blocco degli stipendi ai livelli del 2010 e dovranno ridurre gli straordinari del 10 per cento. Anche le forze di polizia subiranno una riduzione del 5. Non se la passeranno meglio gli enti locali, con Regioni e comuni che dovranno continuare a fare importanti sacrifici: le casse, già semivuote, subiranno tagli per altri 3 miliardi di euro (le Regioni) e 2,2 (i comuni)

Risorse verranno trasferite verso le emergenze: povertà, disoccupazione e disabilità. Gli ammortizzatori sociali in deroga, che riguardano le piccole imprese artigianali e commerciali, saranno rifinanziati per il 2014 per un totale di 600 milioni di euro (che si aggiungono ai 900 già stanziati), restando comunque sensibilmente al di sotto del miliardo richiesto. Il Fondo per l'autosufficienza verrà foraggiato con 280 milioni di euro, mentre la social card potrà essere sfruttata anche dai cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno.

Di contro non esulteranno gli speculatori finanziari: la tassazione sulle rendite infatti dovrebbe subire un aumento dal 20 al 22%, mentre continueranno a godere di un trattamento agevolato i titoli di stato. Tutto ciò andrà a beneficio dell'economia reale, in particolare grazie al taglio del cuneo fiscale che dovrebbe essere di 4-5 miliardi di euro. Brutte notizie invece sul fronte delle nuove tasse. L'Imu verrà sostituita dalla Tasi: tassa sui servizi comunali indivisibili (come l'anagrafe, la polizia urbana, la manutenzione delle strade).

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