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Legge di stabilità: cosa contiene il testo approvato dal Governo

Dalla Camera il via libera definitivo alla legge di stabilità: tra polemiche e contestazioni, ecco cosa cambierà.
A cura di Redazione
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La Camera dei deputati ha concesso la fiducia al Governo sulla legge di stabilità, provvedimento tanto cruciale per il Paese quanto controverso e contestato da opposizioni, parti sociali ed enti locali. Se il ministro Saccomanni si mostra soddisfatto perché il provvedimento "finale" conserva l'impianto originario frutto del lavoro dell'esecutivo, sono molte le critiche nel merito di alcune scelte e dell'impostazione complessiva che "non sembra andare nella direzione della crescita e dello sviluppo, limitandosi a qualche soluzione tampone". Ma vediamo nello specifico alcuni punti della legge:

Il taglio del cuneo fiscale – Doveva essere questo il punto centrale del lavoro di Saccomanni, ma per una serie di ragioni il risultato è molto al di sotto delle aspettative. Il problema è sempre quello delle risorse complessive e il provvedimento nella sostanza vede una "divisione in due fasi": un primo intervento che riguarderà i redditi da lavoro dipendente fino a 28mila che beneficeranno di una detrazione Irpef fino a 978 euro e un passaggio successivo con un fondo finanziato dalla spending review e dalla lotta all'evasione fiscale. In questo senso il Sole24Ore sottolinea come "alla fine del restyling della legge di stabilità operato dalla commissione Bilancio della Camera, è diventato un Fondo multiuso (dal rifinanziamento della Cig in deroga a quello delle missioni internazionali di pace passando per il rigore di bilancio prima di arrivare a una generica riduzione della pressione fiscale)" e allo stesso tempo permangono numerose incognite sui reali effetti di una spending review che si annuncia molto complessa (ricordiamo che il piano del Governo prevede un risparmio di 3,6 miliardi nel 2015, 8,3 nel 2016 e 11,3 nel 2017).

Pensioni e contributo di solidarietà – Dopo una lunga discussione, l'analisi in Commissione e l'intervento del Governo, resta confermato l'impatto sulle pensioni con un contributo di solidarietà del 6% per la parte eccedente i 90mila euro lordi l'anno, del 12% per quella sopra i 128mila e del 18% sopra la soglia dei 193mila euro. Resta invece il blocco dell'adeguamento degli assegni, anche se con qualche modifica sostanziale che tutela soprattutto le pensioni fino a tre volte il minimo (circa 1500 euro al mese). Infine, è previsto circa un miliardo di euro nei prossimi 7 anni per la salvaguardia di altri 17mila esodati.

Fondo bebè e "reddito minimo" – Viene istituito un nuovo fondo bebè, con una dotazione di poco superiore ai venti milioni di euro, che contribuirà alle "spese per il sostegno di bambini nuovi nati o adottati appartenenti a famiglie a basso reddito. In via sperimentale viene poi aggiunta una dotazione di 120 milioni di euro in tre anni al Fondo per la povertà, per un programma di sostegno all'inclusione attiva che per il momento si traduce in un ampliamento della diffusione della vecchia social card.

Lsu, borse di studio, scuole di specializzazione – All'interno del testo spuntano altri provvedimenti specifici, come i 126 milioni per i lavoratori socialmente utili di Napoli, Palermo e regione Calabria; i 50 milioni per il Fondo integrativo per le Borse di studio; i 30 milioni per le scuole di medicina; la sanatoria per le cartelle di Equitalia (con sconti del 30 e 50 percento).

Imu e tassa servizi indivisibili – È confermato lo slittamento di 8 giorni, dal 16 al 24 gennaio per il pagamento della mini – Imu in quei comuni che hanno aumentato le aliquote nel 2012 o 2013. Per quel che concerne la Tasi, come riporta Repubblica, "in Commissione si è tornati alla versione licenziata con fiducia annessa dal Senato. Salta quindi il tetto all'1 per mille del valore catastale per l'imposizione sull'abitazione principale, resta il limite al 2,5 per mille come per la seconda casa. Doppio risultato per il settore agricolo: quanto all'Imu scende la base imponibile per i terreni e vengono esentati i fabbricati strumentali; quanto alla Tasi il tetto massimo per i fabbricati è all'1 per mille".

Web tax o spot tax? – Dopo le polemiche e gli interventi "esterni" nel provvedimento è stata comunque inserita la norma fortemente voluta dal presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia. In sostanza, scompare l'obbligo di dotarsi di partita iva per i soggetti che effettuano commercio diretto o indiretto di beni, mentre resta per i campi della pubblicità online e del diritto d'autore.

Pubblica amministrazione – Le amministrazioni locali che attengono alla pubblica amministrazione per quel che concerne il conto economico dovranno accantonare cifre sufficienti a coprire eventuali perdite di gestione. Una norma molto controversa che va affiancata allo stop all'obbligo di dismissione delle partecipate. Di altro tenore invece la norma che fissa un tetto al cumulo reddito – pensione per i dipendenti pubblici.

Tobin tax – È saltata ancora una volta l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, mentre restano le misure previste dalla prima formulazione per quel che concerne le imposte di bollo e le misure per i conti correnti.

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