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Lecce, 22enne aggredito da un gruppo di giovani a casa sua: “Sporco negro, torna in Africa”

Vittima di un’aggressione razzista da parte di un gruppo di ragazzi un ventiduenne originario della Sierra Leone che lavora come custode di impianti sportivi a Trepuzzi, nella provincia di Lecce. “Gli hanno anche lanciato una sedia sulla schiena”, ha detto il suo avvocato denunciando l’episodio e ricordando che non è la prima volta che il giovane viene picchiato.
A cura di Susanna Picone
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Un giovane di ventidue anni originario della Sierra Leone – Alhaji Turay il suo nome – ha denunciato di aver subito un'aggressione razzista da parte di un gruppo di ragazzi che, di notte, ha forzato la porta della sua abitazione a Trepuzzi, nella provincia di Lecce, dove vive e lavora come custode di impianti sportivi. Una volta entrati, gli aggressori avrebbero urlato al ragazzo “sporco negro, tornate a casa” e quando lui avrebbe provato a scappare dalla finestra uno di loro gli avrebbe lanciato una sedia sulla schiena. A denunciare l’episodio è stato l’avvocato di Turay, Luigi Renna. “Non è la prima volta che Alhaji viene aggredito – ha detto all’Ansa l’avvocato Renna, che è anche consigliere di Mdp-LeU al Comune di Trepuzzi – eppure è un ragazzo di una mitezza e di una gentilezza assolute”. Anche durante il suo tentativo di fuga – Alhaji si è messo a correre di notte per raggiungere la casa di alcuni amici e chiedere aiuto – gli aggressori avrebbero continuato a rivolgergli insulti razzisti urlandogli di andare via perché l’Italia “non è la sua terra”. Alhaji è stato poi portato in ospedale dove i medici gli hanno diagnosticato ferite guaribili in 20 giorni. L’avvocato ha ricordato che lo scorso 6 ottobre il giovane della Sierra Leone fu aggredito con il suo amico africano Abas Sankoh da altri ragazzi che li colpirono con una mazza da baseball.

Il commento del sindaco di Trepuzzi: “Tutto questo è gravissimo” – “Quello si è verificato nella mia città è un episodio grave e che da sindaco ho il dovere di denunciare affinché fatti del genere non si ripetano mai più, nella convinzione che la comunità prenderà le distanze da questi violenti, isolando chi usa la forza come strumento per fomentare il razzismo, l'odio e l'intolleranza”: le dichiarazioni del sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, che ha commentato l'aggressione razzista subita dal ventiduenne che vive e lavora nel comune del Salento. “Chiediamo alle forze dell'ordine – ha continuato – di accertare i fatti e individuare i responsabili. Una serata all'insegna della goliardia, con ragazzi ubriachi all'inverosimile, che hanno trovato nel custode degli impianti sportivi, un extracomunitario proveniente dalla Sierra Leone, la vittima del loro odio. Dapprima inseguendolo per poi picchiarlo, strattonarlo, insultarlo fino a minacciarlo con frasi del tipo ‘sporco negro tornate a casa tua'”. “Tutto questo – ha scritto ancora il sindaco – è gravissimo”. Per il sindaco di respira un’aria pesante, di intolleranza, di non accettazione della diversità, “di rifiuto delle persone con un colore della pelle diverso dalla nostra”. “Trepuzzi – ha aggiunto ancora – è stato da sempre uno dei Comuni che ha promosso l'accoglienza e che per primo ha ospitato un progetto Sprar. Anche per la dinamica, i fatti denunciati rendono chiara l'idea di come serpeggi all'interno della comunità italiana, questa vena razzista. Mi auguro innanzitutto che la comunità civile reagisca, che ci sia la consapevolezza di come non si possano accettare supinamente e con indifferenza queste intolleranza, che molto spesso accade, ce lo insegna la storia, sfociano in ben altro”.

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