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Strage Las Vegas: il killer puntava al megafestival rock di Chicago

Stephen Paddock aveva provato ad affittare una stanza in un altro albergo in occasione di un altro concerto, nel frattempo aveva inviato soldi e la compagna nelle Filippine consigliando alla donna di acquistare una casa sul posto.
A cura di Antonio Palma
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Due mesi prima di compiere la strage di Las Vegas, Stephen Paddock aveva prenotato al Blackstone Hotel Chicago due camere con vista sul palco principale del mega festival rock Lollapalooza, uno dei maggiori a livello mondiale, cui quest'anno hanno partecipato circa 400 mila persone, tra cui Malia Obama, la figlia maggiore dell'ex presidente Usa. Lo scrive Tmz, senza citare fonti. Potrebbe essere l'indizio che il killer stava pianificando un massacro da mesi. Il 69enne aveva pensato tutto nei minimi dettagli. Ne sono convinti gli investigatori statunitensi dopo aver ispezionato la stanza dell'albergo da cui Paddock ha puntato le sue armi contro la folla riunita per un concerto country e dopo aver ricostruito gli ultimi spostamenti del pensionato. Nell'albergo infatti l'uomo, oltre a portare diversi fucili,  avrebbe posizionato anche alcune telecamere da cui poteva controllare l'eventuale arrivo della polizia, in particolare nel corridoio del piano e davanti alla porta della stanza del Mandalay Bay Resort. Lo ha riferito lo sceriffo locale Joseph Lombardo, in una conferenza stampa di aggiornamento sulle indagini

Nei giorni precedenti il killer avrebbe chiesto una stanza ad un piano alto del Mandalay Bay Hotel e con vista sul concerto ma, secondo quanto scrive la Associated Press, giovedì la suite con due stanze al 32esimo piano non era disponibile. Solo quando si è liberta vi si è trasferito, portando all'interno un arsenale di armi e proiettili. Poi ha piazzato le telecamere e ha atteso il momento per fare fuoco. Non solo, secondo gli inquirenti  è probabile che l'uomo inizialmente non avesse alcuna intenzione di suicidarsi come poi è avvenuto ma contava di poter scappare visto che ha sparato 200 colpi d'arma da fuoco nel corridoio quando una guardia della sicurezza si è avvicinata alla sua stanza. Forse aveva intenzione di rifugiarsi nelle Filippine, Paese di origine della compagna.

I soldi e la moglie inviata nelle Filippine

Dagli accertamenti in effetti è emerso che l'uomo aveva trasferito di recente oltre 100mila dollari nel Paese asiatico e che era stato lui a convincere la donna a partire prima della strage per comprare una casa sul posto. A riferirlo è stata la compagna, la 62enne Marilou Danley, che è stata ascoltata dalla polizia al suo rientro per cercare di chiare il movente dietro l'assurda strage messa in atto dal pensionato. La donna ha raccontato che Paddock le aveva comprato un biglietto per le Filippine e le aveva inviato denaro affinché acquistasse la casa. "Mi disse che aveva trovato un volo conveniente per le Filippine e che voleva facessi un viaggio a casa per vedere i miei familiari. Era gentile e tranquillo. Lo amavo e speravo per un futuro tranquillo con lui" ha sottolineato la donna.

"Paddock aveva dei complici"

Dalle indagini sulla strage di Las Vegas, però, sono emersi anche altri particolari inquietanti. Secondo quanto scrive Repubblica, il killer infatti in precedenza avrebbe provato a prenotare una stanza in un altro hotel della città in contemporanea con un altro festival di musica tenutosi tra il 22 e il 24 settembre. Dopo la sua morte nella sua auto inoltre gli agenti hanno ritrovato 1600 caricatori di munizioni e diversi contenitori con esplosivo usato comunemente al tiro al bersaglio per un totale di oltre 22 kg. Un vero e proprio arsenale  che fa sospettare agli inquirenti che potesse avere dei complici. Per gli investigatori infatti "è molto strano il fatto che sia stato capace di spostare da solo così tanto materiale senza assistenza e senza che nessuno se ne accorgesse", quindi "si può dire che ad un certo momento abbia beneficiato di un aiuto esterno".

Chi è la guardia di sicurezza che ha trovato Paddock

Si chiama Jesus Campos ed è la guardia di sicurezza che ha impedito che la peggiore strage di massa degli USA diventasse ancora più mortale. L'uomo aveva solo un manganello quando per primo ha raggiunto la stanza del 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel dove il killer era asserragliato. Paddock gli ha sparato attraverso la porta, colpendolo alla gamba destra. Nonostante ciò la guardia è riuscito a contattare le forze dell'ordine per informarle della presenza dell'uomo. Lo sceriffo di Las Vegas, Joe Lombardi, ha dichiarato: "Il suo coraggio è stato incredibile, ha dato ai nostri ufficiali la posizione della stanza e ha continuato a restare fuori la stanza fino all'arrivo dei nostri uomini. Anche il presidente Donald Trump ha elogiato Campos durante la sua visita a Las Vegas.

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