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La Spagna toglie le tredicesime ai dipendenti statali

Il Governo spagnolo si prepara ad una nuova manovra finanziaria di lacrime e sangue con un aumento delle tasse e un taglio drastico ai benefit dei dipendenti pubblici.
A cura di Antonio Palma
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La Spagna toglie le tredicesime ai dipendenti statali

La crisi economica richiede misure di austerity sempre più severe, così anche la Spagna nonostante gli aiuti europei è pronta a varare una nuova manovra finanziaria di lacrime e sangue con nuove tasse, minori servizi e soprattutto con un drastico taglio ai costi della pubblica amministrazione. Tra le altre cose un importante capitolo riguarderà i dipendenti pubblici spagnoli che vedranno scomparire la maggior parte dei benefit di cui hanno goduto fino ad adesso. La nuova finanziaria di Rajoy prevede infatti in primis la soppressione della tredicesima per i dipendenti pubblici fino al 2015, ma anche la decurtazione dei giorni di ferie e la riduzione dei permessi sindacali per gli statali. Tagli che riguarderanno anche gli enti locali e le indennità dei  sindaci e ci sarà anche un taglio del 20% ai consiglieri locali. Provvedimenti che sicuramente non piaceranno agli spagnoli, ma lo stesso Rajoy ha chiarito "stiamo vivendo un momento cruciale e questa è la realtà, occorre uscire appena possibile da questa impasse, o riduciamo le spese o aumentiamo le entrate, o facciamo ambedue le cose”.

Risparmi per 65 miliardi  in due anni – E quest'ultima ipotesi è quella presa in considerazione dal governo spagnolo visto che oltre ai tagli alla Pubblica Amministrazione e ai servizi, consistente è anche l'impatto sulla leva fiscale. Come ha annunciato il Premier Mariano Rajoy al Parlamento spagnolo, il provvedimento economico avrà un impatto sui conti pubblici pari a circa 65 miliardi di euro in 2 anni e mezzo. Fulcro di questa finanziaria l'aumento dell'Iva dal 18 al 21% e il taglio delle spese per le casse statali derivanti soprattutto dai tagli alla Pubblica Amministrazione che dovrebbero far risparmiare allo Stato circa 3,5 miliardi di euro. Tra le altre cose ci saranno tagli ai sussidi di disoccupazione con i contributi statali che diminuiranno drasticamente dopo sei mesi, e la dismissione di numerose strutture ed enti pubblici. Al via ad esempio la privatizzazione di aeroporti, porti e stazioni ferroviarie e la chiusura di numerose imprese pubbliche.

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