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La proposta della Danimarca: sequestrare i beni dei profughi per finanziarne il soggiorno

La controversa proposta del governo dovrebbe essere approvata il mese prossimo. Sequestrati soldi e beni del valore superiore ai 400 euro come oro e gioielli.
A cura di Antonio Palma
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Confiscare soldi, gioielli e altri beni di valore in possesso dei profughi per finanziare il loro soggiorno nel Paese. È questa la controversa proposta escogitata dal governo danese per affrontare l'afflusso migratorio dei rifugiati. Il progetto di legge, che è già stato presentato in Parlamento a novembre ma sarà discusso in Aula solo a gennaio, prevede in pratica la perquisizione dei bagagli dei migranti e la confisca di denaro liquido o qualsiasi oggetto che abbia un valore superiore alle tremila corone danesi, circa 400 euro. Secondo la legge le forze di polizia quindi potranno perquisire bagagli e abiti dei migranti che arrivano in Danimarca senza permesso di soggiorno e sequestrare poi i beni di valore che andranno a finanziare la loro permanenza nel Paese. In pratica si tratterebbe di una sorta di pagamento in cambio di asilo, assistenza sanitaria, alloggi e corsi di lingua.

La proposta ha già provocato un'ondata di polemiche nel Paese e non solo è c'è chi ha paragonato la nuova legge al sequestro dei beni degli ebrei da parte dei nazisti. Il governo, che già aveva fatto pubblicare sui giornali arabi un annuncio in cui invitava i migranti a non andare in Danimarca informandoli che erano state introdotte delle norme restrittive su sussidi e permesso di soggiorno, sembra però intenzionato ad approvarla la nuova legge in breve tempo.

I migranti potranno tenere "quei beni che sono necessari a mantenere uno standard di vita modesto, come orologi o telefoni, o che hanno un valore personale e affettivo come ad esempio le fedi nuziali", si è affrettato a chiarire il ministro per l’integrazione danese, confermano che l’obiettivo è anche quello di "trovare beni che possono coprire le spese per mantenere i migranti". Del resto "i rifugiati che otterranno il permesso di soggiorno avranno accesso alle scuole danesi gratuite, alla formazione e al sistema sanitario come ogni altro cittadino danese" ha sottolineato il Ministro, facendo intendere che questo ha un costo e delle spese per lo stato. L’obbiettivo finale del governo di Copenaghen sembra essere quello di portare i rifugiati in linea con i disoccupati locali che possono beneficiare dell’assistenza statale se dismettono tutti i loro beni di valore superiore ai 1500 dollari.

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