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La Lega e la disobbedienza (in)civile: Non pagate l’Imu

Dopo le battaglie in Parlamento contro la Manovra Monti, la Lega concentra la sua lotta nelle istituzioni locali contro la tassa che doveva essere il primo passo verso il federalismo fiscale.
A cura di Antonio Palma
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Dopo le battaglie in Parlamento contro la Manovra Monti, la Lega concentra la sua lotta nelle istituzioni locali contro la tassa che doveva essere il primo passo verso il federalismo fiscale.

La Lega Nord si scaglia contro l'Imu, la nuova imposta che sostituirà l'Ici e accorperà altri tributi come l'Irpef, molti amministratori leghisti del nord Italia sono decisi e si preparano ad ostacolare formalmente ma anche con clamorose proteste la nuova tassa. A chiamare a raccolta gli uomini in verde i vari coordinatori provinciali e regionali e gli amministratori locali del Carroccio come Gianantonio Da Re che incita i cittadini alla disobbedienza verso lo Stato non pagando l'Imu. In realtà fin dalla primissima discussione in Parlamento della Manovra Monti i leghisti si sono distinti per un'opposizione ferrea soprattutto contro la reintroduzione dell'Ici sulla prima casa e ora stanno spostando i loro attacchi sul piano locale.

L'eurodeputato Matteo Salvini rivela che il Carroccio si è già attivato affinché tutti gli amministratori della Lega adottino un'Imu al 2 per mille, vale a dire la soglia minima indispensabile, come azione concreta e legale di contrasto alla nuova tassa, ma non smentisce ulteriori prove di incitamento all'evasione. I motivi di questo duro attacco sono da ricercare nel sistema della nuova tassa che per i leghisti "sono soldi che finiscono a Roma, non è un'imposta municipale" e dunque non ci stanno a "fare da gabelliere per conto dello Stato".

E pensare che al netto delle rivalutazioni sugli immobili e la tassazione sulla prima casa decise da questo Governo, la nuova Imu doveva essere, nei progetti del precedente Esecutivo in cui era presente la Lega, un primo passo proprio verso il federalismo fiscale, cavallo di battaglia del Carroccio. Anche il Presidente della Regione Veneto, Zaia, condivide la proposta di disobbedienza, prospettando di non far pagare l'Imu ai cittadini del nord, attraverso la verifica di una tassa che le amministrazioni locali devono "trasferire direttamente a Roma".  Si vede che con il passaggio all'opposizione la Lega ha fatto alcune considerazioni rivedendo il suo atteggiamento che è ormai di lotta senza sosta al Governo tecnico. Dopo i cartelli e le urla in Parlamento durante l'approvazione della Manovra Monti ora i leghisti si preparano a mettere i bastoni tra le ruote anche all'applicazione del provvedimento economico. In realtà non è chiaro come i leghisti vogliano risolvere la questione, perché gli sconti sulla nuova Imu che le amministrazioni locali potranno attuare poi saranno interamente a carico delle stesse con un evidente peso sulle casse dei comuni e dunque sui cittadini.

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