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Bce, Draghi lancia il quantitative easing: sessanta miliardi al mese fino al 2016

Mario Draghi in conferenza stampa annuncia il piano della Bce per “riportare i livelli di inflazione ” a livelli accettabili. Partirà dal prossimo marzo e si dovrebbe concludere nel settembre del 2016, quando il tasso d’inflazione si dovrebbe avvicinare al 2%. Lo spread giù a 107 punti dopo il discorso.
A cura di Biagio Chiariello
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Ore 15.20 – Draghi presenta il quantitative easing – "Si tratta di un programma molto grande, e abbiamo tenuto conto delle preoccupazioni" di alcuni Paesi decidendo di non condividere i rischi su tutti i titoli che la Bce comprerà. Parole di Mario Draghi nella conferenza stampa di presentazione del Quantitative Easing, il programma prevede l'acquisto di titoli per 60 miliardi di euro al mese fino a settembre 2016. Il Presidente della Banca Centrale Europea ha sottolineato come l'acquisto dei titoli sarà compiuto sulla base della quota dei vari Paesi nel capitale della Bce. In tal senso, va detto come l'Eurotower abbia deciso di lasciare il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%.  La Bce "ha un doppio limite" negli acquisti di titoli, pari al 33% per il debito di ciascun emittente e al 25% per ciascuna emissione, ha detto Draghi. L'operazione, ha spiegato ancora il numero uno dell'Eurotower, proseguirà "comunque fino a quando non vedremo un deciso miglioramento nell'andamento dell'inflazione", che sia in linea con l'obiettivo di un trend dei prezzi al 2%. "Le misure di oggi aiuteranno contro i rischi per le aspettative d'inflazione", ha aggiunto Draghi.

Il mondo della finanza e i governi europei sono in fermento in attesa delle nuove mosse della Banca centrale europea. La  riunione del consiglio direttivo all’Eurotower, che oggi varerà il Quantitative easing, il piano di acquisti di titoli di Stato proposto dal presidente Mario Draghi per contrastare il rischio di deflazione nell’Eurozona e rilanciare l’economia. L'annuncio arriverà alle 14.30, orario canonico della conferenza stampa all'Eurotower. Secondo le indiscrezioni, il presidente Mario Draghi metterà ai voti al consiglio della Bce il suo piano di acquisti di bond con un potenziale da 1.100 miliardi di euro, praticamente il doppio delle attese degli analisti, attraverso acquisti mensili da 50 miliardi fino a tutto il 2016, venendo incontro alle perplessità tedesche. La Merkel & c. temono che  l'intervento della Bce provochi un rilassamento degli sforzi di riforma dei Paesi più indebitati.

Il quantitative easing: mille miliardi sul mercato

Si tratta del “bazooka” di cui si parla da settimane. Irrorando l’economia del Vecchio continente, nel giro di alcuni mesi, la massa di denaro fresco dovrebbe inoltre portare a: deprezzamento della moneta unica, creazione di inflazione e abbassamento dei tassi. Non potendo ricorrere alla riduzione dei tassi di interesse, già prossimi allo zero, Draghi ha deciso di puntare a questo strumento non convenzionale di politica monetaria. Acquistando titoli e obbligazioni, immetterebbe liquidità nel sistema allargando la quantità di moneta in circolazione. Secondo indiscrezioni dell'agenzia Bloomberg, che cita fonti vicine al dossier, il piano prevede acquisti per 50 miliardi al mese fino al 2016. I primi acquisti dovrebbero avvenire a partire dal mese di marzo. Se gli obiettivi sulla ripresa dell’inflazione e sulla ripartenza dell’economia dovessero essere raggiunti in anticipo, il Quantitative easing potrebbe essere interrotto. Lo spread Btp-Bund ha fatto segnare un netto calo da 115 a 107 punti dopo le parole del presidente della Bce. Il rendimento del decennale italiano scende all'1,634%

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