41 CONDIVISIONI

La baby squillo che difende la madre: “Mi diceva spaccia ma stai attenta”

Ascoltata nuovamente dai magistrati la più giovane delle prostitute dei Parioli ha difeso sua madre, arrestata insieme ad altre persone. Per la 15enne la donna non sapeva del giro di prostituzione, ma solo della droga. E le diceva di stare attenta con i clienti.
A cura di Susanna Picone
41 CONDIVISIONI
Immagine

La mamma della 15enne coinvolta in un giro di prostituzione minorile a Roma non avrebbe saputo nulla. O meglio, avrebbe saputo solo in parte quello che faceva sua figlia in quell’appartamento dei Parioli. Avrebbe saputo della droga, che sua figlia spacciava, ma non che vendeva il suo corpo. È quanto sostiene la giovane, ascoltata di nuovo a dicembre dai magistrati romani. È il Messaggero a riportare le parole della ragazzina in difesa della madre, che tuttora si trova in carcere. “Non se lo merita proprio mia madre di stare là. Non se lo merita… È là da due mesi…Come fate voi a capire? Non ci siete passate”: così la 15enne ai magistrati convinti della consapevolezza della madre che, come è emerso dalle intercettazioni, aveva anche detto a sua figlia che avrebbe voluto ritirarla da scuola. Ma in realtà per la 15enne la mamma non c’entra: “Mi ricordo ancora la sua faccia quando sono venuti i carabinieri. Lei non sapeva niente della prostituzione”.

“Non si è comportata bene ma non mi ha mai fatto mancare niente” – La baby squillo dei Parioli parla dei soldi che lei dava a sua madre, ma dice che la donna non sapeva nulla della sua attività: “Dopo le ho detto che spacciavo”. La mamma in carcere avrebbe saputo solo che in quella casa dei Parioli sua figlia incontrava i clienti a cui forniva la cocaina. E le diceva di stare attenta “a sti clienti”. La giovane parla anche di quanto fossero necessari i soldi in casa: “Mia madre i soldi me li dava, ma non tanti quanti ne avrei voluti, così ho cominciato a prostituirmi”. Insomma, per la giovane non è giusto che sua madre venga accusata: “Sì, parzialmente non si è comportata bene, io lo riconosco, ma non mi ha mai fatto mancare niente”. Nel corso dell’interrogatorio la giovane ha ricordato le giornate da baby squillo: dalle mattinate senza scuola per “avvantaggiarsi” con i clienti, alle serate in discoteca e le vacanze a Ponza con la cocaina.

41 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views