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L’aranciata diventa più salutare: più succo nelle bevande, scatta l’obbligo dal 12 al 20%

Entra in vigore il provvedimento che innalza dal 12 al 20 percento il contenuto di succo d’arancia delle bevande analcoliche prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo o recanti denominazioni che si riferiscano a tale agrume.
A cura di Susanna Picone
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L’aranciata sarà più ricca di frutta. Scatta dal 6 marzo l’obbligo di garantire una percentuale minima del 20 percento di succo nelle bevande analcoliche prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo o comunque con denominazioni che si riferiscano a questo agrume. A renderlo noto è Coldiretti in occasione dell'applicazione delle disposizioni contenute nella legge 161 del 30 ottobre 2014 che scattano oggi dopo 12 mesi dal perfezionamento con esito positivo della procedura di notifica alla Commissione Europea del provvedimento in materia di bevande a base di succhi di frutta come richiamato dal comunicato della Presidenza del Consiglio del 24/5/17. Secondo il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo l’innalzamento della percentuale di succo di frutta nelle bibite va a migliorare la qualità dell'alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all'obesità.

Per Coldiretti “il prossimo passo verso la trasparenza è quello di rendere obbligatoria l'indicazione di origine in etichetta della frutta utilizzata nelle bevande per impedire di spacciare succhi concentrati importati da Paesi lontani come Made in Italy”. L'innalzamento del contenuto di succo d'arancia – sottolinea quindi l’associazione – modifica dopo 60 anni una norma del 1958 e mira a tutelare la salute dei consumatori adeguandosi a un contesto programmatico europeo che tende a promuovere una alimentazione più sana e a diffondere corretti stili alimentari. Per alcuni studi una bevanda con il 20 percento di succo di arancia aiuterebbe a soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina C raccomandato dalle diverse Accademie scientifiche. Con la nuova norma – precisa ancora Coldiretti – si contribuisce a offrire il giusto riconoscimento alle bevande di maggior qualità riducendo l'utilizzo di aromi artificiali e soprattutto di zucchero la cui elevata concentrazione potrebbe essere utilizzata per sopperire alla minore qualità dei prodotti.

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