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Addio alla Trise e all’Imu, arriva la Iuc. Esentata la prima casa

Raggiunta l’intesa sulla nuova tassazione degli immobili dal 2014. Dal pagamento dell’Imposta Unica Comunale saranno esentate le prime case, con esclusione di quelle di lusso. Lo prevede un emendamento al Ddl Stabilità in commissione bilancio al Senato.
A cura di Biagio Chiariello
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Neanche il tempo di essere inventata che la Trise è già sostituita. Il nuovo tributo sulla casa, che sostituirà l’Imu dal 2014, si chiamerà infatti Iuc, Imposta unica Comunale, e secondo quanto stabilito da un emendamento al Ddl Stabilità in commissione bilancio al Senato, sarà sempre divisa in tre componenti:  Imu (non quella sulla prima casa), Tari sulla raccolta dei rifiuti e la Tasi sui servizi indivisibili. Nella proposta c'è anche spazio per le detrazioni: un fondo da 1,5 miliardi di euro (500 milioni in più) a disposizione dei comuni per “alleggerire” proprio la componente sui “servizi”, con attenzione alle case abitate da una persona sola, quelle di migranti o gli immobili utilizzati solo pochi mesi, per esempio in vacanza. "Si tratta – ha spiegato il sottosegretario alla presidenza, Giovanni Legnini – di una ristrutturazione della fiscalità immobiliare locale che viene distinta in tre componenti: quella patrimoniale (ex Imu) dalla quale sarà esentata la prima casa, l'imposta sui servizi (Tasi) e l'imposta sui rifiuti (Tari). Ora – ha detto Legnini – abbiamo la certezza che si pagherà meno del 2012 e le famiglie proprietarie di prima casa con figli usufruiranno di detrazioni estese".

"Abbiamo rispettato l’impegno di una riduzione generale delle imposte sulla casa", ha spiegato il relatore del Pd, Giorgio Santini. Ci vorrà comunque del tempo prima di capire cosa cambia con la Iuc, rispetto all'Imu. Va però precisato che, come detto, il provvedimento non si applica alle prime case, ma con esclusione di quelle di lusso spiega Santini aggiungendo che la Iuc e conserverà la ripartizione tra imposta sui rifiuti e sui servizi indivisibili. Legnini ha poi aggiunto che sulle abitazioni diverse da quella principale la somma delle aliquote Imu e Tasi non potrà  superare il 10,6 per mille, contro l’11,6 previsto dalla Trise.

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