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Istruzione, spunta l’emendamento che sblocca 223 milioni per le scuole private

La somma già prevista nella legge finanziaria potrà essere erogata senza tener conto delle regole imposte dal patto di stabilità. La proposta di modifica alla legge di stabilità è arrivata dal deputato veneto del Pd Simonetta Rubinato.
A cura di Antonio Palma
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Istruzione, spunta l'emendamento che sblocca 223 milioni alle scuole private

AGGIORNAMENTO: Dal Partito Democratico precisano che in realtà i 223 milioni sbloccati con l'emendamento sono solo per le scuole paritarie dell'infanzia gestite in gran parte dai Comuni e non per tutte le scuole private. In pratica i fondi non sono destinati alla scuola dell'obbligo ma alle strutture per bambini da 0 a 6 anni, cioè asili nido e scuole materne, che sono gestite sopratutto dai comuni ma che per legge sono considerate paritarie e non statali.

Mentre si continua a parlare degli scontri avvenuti durante lo sciopero di mercoledì che ha visto tanti giovani studenti scendere in piazza per protestare contro i continui tagli alla scuola, si scopre che nella legge di stabilità è stato introdotto un emendamento che permette di sbloccare 223 milioni di euro per le scuole private. Dopo vari tira e molla, la legge di stabilità è stata approvata ieri dalla Commissione  bilancio della Camera e tra i vari emendamenti presentati c’è appunto quello che prevede che i 223 milioni di euro, già stanziati nella legge finanziaria per le scuole non statali, non saranno computati ai fini del patto di stabilità interno degli enti locali. In questo modo nel 2013 gli enti locali potranno tranquillamente erogare queste risorse alle scuole private senza tener conto delle regole imposte dal ferreo patto di stabilità, in quanto la somma troverà copertura nel Fondo per la compensazione degli effetti finanziari.

Proposta avanzata da una deputata Pd – A volere la norma non è stato il governo, anche se non si è opposto, ma i partiti a cominciare dal Pd, infatti la proposta di far escludere la somma dal patto di stabilità è arrivata proprio dalla deputata del Pd Simonetta Rubinato. La deputata ha espresso soddisfazione per questa vittoria perché è “una battaglia vinta a favore delle famiglie e in particolare della rete delle scuole paritarie che fa risparmiare allo Stato ogni anno, solo in Veneto, 500 milioni di euro”. Una notizia che invece rende tutt’altro che felici i lavoratori della scuola pubblica, dove al contrario si prevedono cospicui tagli alle risorse. Se infatti per adesso è stata messa da parte la proposta del governo di aumentare da 18 a 24 le ore di lavoro settimanale dei professori,  in compenso il Governo ha previsto la riduzione di permessi e distacchi sindacali e una diminuzione dei fondi per la formazione. Tagli che aggiunti a quelli degli anni precedenti rischiano di far collassare il mondo della scuola pubblica che è già sul piede di guerra.

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