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Cancellieri e gli scontri: Punirò i poliziotti violenti

In un’intervista a Repubblica il Ministro dell’Interno, dopo aver visto alcune immagini delle violenze durante lo sciopero di mercoledì, ha assicurato che prenderà provvedimenti contro i poliziotti colpevoli di abusi. Dal Ministero della giustizia invece indagine interna sul lancio di lacrimogeni dal palazzo verso la folla.
A cura di Antonio Palma
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Cancellieri e gli scontri: Punirò i poliziotti violenti

Dopo la visione delle immagini e dei video diffusi dai giornali sugli scontri di mercoledì scorso tra studenti e poliziotti, il Ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, fa un piccolo passo indietro rispetto alla posizione assunta ieri che difendeva in toto l'operato della polizia. Era stata lei stessa a dichiarare che si dovevano mostrare tutte le immagini delle manifestazioni, ma quando da Repubblica gli hanno mostrato un filmato in cui un agente in borghese si accanisce violentemente su un ragazzo inerme ha assicurato "queste immagini non le avevo ancora viste, e questa violenza su un inerme è intollerabile e ingiustificabile, questo poliziotto sarà identificato subito". Insomma una cosa ben diversa dalle prime affermazioni del Ministro che aveva assicurato che la polizia non aveva sbagliato niente. Sulle eventuali violenze dei poliziotti ha assicurato Cancellieri "non ci sono né se, né ma" perché "il monopolio della forza è democratico se la forza è esercitata nel rispetto della legalità, altrimenti diventa un’altra cosa".

La piazza rispetti la legalità – Insomma niente sconti "se altre immagini dovessero documentare comportamenti simili" di violenza delle forze dell'ordine. "I poliziotti responsabili di abusi verranno puniti" anche perché spiega il Ministro in questo modo si "rende onore e merito agli altri loro colleghi che sono la maggioranza e nei cui confronti è necessario che tutto il Paese nutra il rispetto democratico che meritano". Per Cancellieri infatti la maggioranza delle forze dell'ordine ha agito in una situazione difficile e con competenza come a Roma dove "una minoranza ha sequestrato un’intera piazza con le sue legittime e condivisibili richieste, schiacciandola in una testuggine armata di bastoni, bombe carta, sassi". Tutti devono avere la libertà di manifestare ha spiegato il Ministro "ma questo può avvenire solo in una cornice di legalità complessiva, dove la libertà di ciascuno finisce dove comincia quella dell’altro", questo "vale per i poliziotti e vale per chi manifesta".

Inchiesta interna sul lancio di lacrimogeni dal Ministero della giustizia – Intanto anche dal Ministro della Giustizia Paola Severino è arrivato l'annuncio dell'apertura di un'indagine interna al Ministero per capire la dinamica dei fatti realtivi al lancio di lacrimogeni sulla folla dal palazzo del Dicastero in via Arenula a Roma come ha documentato un video girato con un telefonino dal palazzo di fronte. Paola Severino esprime "inquietudine e preoccupazione" per l'accaduto affermando che "dai primi accertamenti, è stato verificato che lacrimogeni a strappo, come quelli che sembrerebbero essere stati lanciati dal Ministero non sono in dotazione al reparto di polizia penitenziaria di via Arenula" per questo "le verifiche proseguiranno con il massimo impegno, con il dovuto rigore e con la massima tempestività".

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