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Come funziona il piano del governo Meloni per tenere le scuole aperte anche d’estate

Il Piano estate promosso dal governo Meloni è già stato sperimentato negli scorsi due anni. Grazie a un decreto firmato oggi dal ministro dell’Istruzione Valditara, le scuole primarie e secondarie avranno a disposizione 400 milioni di euro per organizzare attività ricreative nei mesi estivi.
A cura di Luca Pons
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Dalle elementari alle superiori, le scuole potranno restare aperte anche d'estate per fornire "attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze". Il Piano estate annunciato dal ministro Valditara e confermato oggi con la firma dell'apposito decreto non è una novità assoluta, ma un progetto che era stato finanziato anche per gli ultimi due anni scolastici. Ora il governo ha assegnato 400 milioni di euro (80 in più rispetto allo scorso biennio) per gli anni 2023/24 e 2024/25. L'iniziativa è rivolta a tutte le scuole primarie e secondarie, e anche alle paritarie non commerciali. Nel complesso, secondo la stima del ministero dell'Istruzione, potranno essere coinvolti tra gli 800mila e gli 1,3 milioni di studenti.

Come funziona il Piano Estate per le scuole del governo

Sostanzialmente, le singole scuole potranno scegliere di proporre alle famiglie delle iniziative che saranno finanziate con questi fondi, e che potranno prevedere anche la collaborazione con enti o associazioni locali, università e organizzazioni del terzo settore. Potranno esserci attività ricreative, laboratori di sport, musica o teatro, oppure anche di "potenziamento disciplinare", cioè di approfondimento o recupero per studenti interessati. Queste potranno essere gestite dalla scuola o gli altri soggetti coinvolti, ma all'interno degli edifici scolastici. L'unico limite previsto dal ministero è che si tratti di "iniziative che favoriscono l’aggregazione, l’inclusione e la socialità".

Nelle scuole che lanciano progetti simili, nessun insegnante potrà essere obbligato a lavorare d'estate: i docenti aderiranno su base volontaria, e ci sarà un compenso "nei limiti delle risorse disponibili". Per quanto riguarda i fondi, non ci saranno solo i 400 milioni stanziati dal governo: il ministero dell'Istruzione ha fatto sapere che il progetto disporrà anche di 750 milioni di euro presi dai fondi Pnrr per il contrasto alla dispersione scolastica, e altri 600 milioni sempre del Pnrr per il potenziamento delle competenze Stem.

Valditara: "La scuola sia luogo aperto per chi ne ha bisogno"

Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha dichiarato: "Siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato. Il nostro obiettivo è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore". Una scuola, ha continuato, che "sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari".

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