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Libero annuncia rimborsi dopo il down, ma niente soldi: “Daremo spazio in più sulla mail”. AltroConsumo: “Non basta”

Secondo Anna Vizzari di Altroconsumo la soluzione proposta da Libero non è sufficiente dopo il danno causato: “Non siamo soddisfatti e per questo vogliamo parlare con Libero Mail e Virgilio per ragionare sul problema”.
Anna Vizzari
Coordinatrice del servizio di assistenza giuridica di AltroConsumo.
A cura di Elisabetta Rosso
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Dopo il crollo, con i sistemi che faticosamente iniziavano di nuovo a muovere gli ingranaggi, Libero ha annunciato che avrebbe fornito dei rimborsi per gli utenti. Prima ha scritto: “Con il pieno ritorno alla normalità, si conferma l’intenzione di fornire un ristoro all’utenza coinvolta nel disservizio, con modalità diverse a seconda dei servizi sottoscritti. Le tipologie di ristoro saranno comunicate nei prossimi giorni attraverso messaggi recapitati alle caselle mail di tutti i nostri utenti”. Poi arrivano i dettagli, e nessuna cifra in allegato.

Tutti si aspettavano un rimborso, d’altronde i problemi sono iniziati la mattina del 23 gennaio, e sono andati avanti per quattro giorni, un down anomalo e lunghissimo, che ha creato problemi a 9 milioni di utenti. E invece no, la soluzione scelta da Libero è dare più gigabyte. “Un 20% di spazio in più per archiviare le proprie mail e un'estensione gratuita di 6 mesi per chi è abbonato. Questi sono i "ristori" che ItaliaOnline ha previsto a fronte del lungo blocco. Troppo poco, soprattutto per chi ha subito un danno da questo disservizio” spiega a Fanpage.it Anna Vizzari, coordinatrice del servizio di assistenza giuridica di AltroConsumo.

Le alternative proposte da Altroconsumo

“Questo è un modo per non appesantirsi di una spesa che sicuramente sarebbe enorme. Noi abbiamo stimato circa 30 euro di danni a persona e sono stati 9 milioni gli utenti con la mail bloccata. Fai i conti e capisci che la cifra è abbastanza pesante, lo capiamo”. Vizzari spiega che molti utenti hanno contattato AltroConsumo lamentandosi della scelta di Libero e chiedendo un rimborso economico per il danno. “Rimanere tagliati fuori dalla casella di posta per una settimana non è poco. Facciamo tutto sulla mail, paghiamo bollette, guardiamo gli estratti conto, riceviamo anche comunicazioni ufficiali dalle istituzioni. È un disservizio grosso, noi abbiamo raccolto quasi 4.800 reclami di persone che ci hanno scritto per lamentarsi”.

Altroconsumo sta chiedendo ora di sedersi attorno a un tavolo per discutere sui rimborsi degli utenti. “Non siamo soddisfatti e per questo vogliamo parlare con Libero Mail e Virgilio per ragionare sul problema”. Secondo l'organizzazione dei consumatori, infatti, anche senza voler dare subito un rimborso economico ci sarebbero delle altre opzioni più interessanti per risarcire gli utenti. “Per esempio si sarebbe potuto offrire il servizio Plus ma gratis. Così una persona non doveva accontentarsi del 20% in più di spazio, ma avrebbe avuto 100 giga, nessun messaggio pubblicitario, un antivirus in aggiornamento continuo, e un’assistenza prioritaria nel caso di supporto. Un’offerta più ricca e argomentata”. Per chi già possiede una versione Plus, secondo Vizzagli, sarebbe stato equo rimborsare economicamente il down.

Il risarcimento per i danni dimostrabili

Non è tutto perduto per chi può dimostrare nero su bianco di aver subito danni reali a causa del down. In quel caso sarà possibile ricevere una somma stimata in base al problema subito. “Facciamo un esempio, se io per esempio pago in ritardo una bolletta perché non ho potuto accedere alla mail, e vengo multato o devo pagare una mora, allora l’operatore deve risarcire. Ma non è così semplice dimostrarlo, per questo noi consigliamo di fare subito una richiesta formale” spiega Vizzagli. Tutti gli altri dovranno aspettare. I rimborsi previsti da Libero Mxail, quindi il 20% di spazio in più per chi ha un servizio base e il prolungamento di sei mesi del pacchetto Plus per chi ha l’abbonamento a pagamento, avverranno automaticamente. Non sarà necessario inoltrare nessuna richiesta.

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