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Cosa è successo allo smartphone della ragazza di 16 anni morta assiderata a San Candido

Il 12 di gennaio a San Candido, in provincia di Bolzano, una ragazza di 16 anni è stata ritrovata morta in un bosco accanto all’agriturismo in cui soggiornava con la famiglia. Lo smartphone era completamente scarico.
A cura di Valerio Berra
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Sono bastate poche ore, tutte passate al freddo a una temperatura di circa -14°. Per adesso la causa più probabile per la morte di R.S. a San Candido, in provincia di Bolzano, è l’ipotermia. La temperatura del suo corpo è iniziata a precipitare fino a compromettere tutte le funzioni vitali. R.S. è una ragazza di 16 anni, originaria di Colonia, in Germania. Si trovava con la famiglia in un agriturismo della zona quando, riporta l’Ansa, verso le 7:00 di venerdì 12 gennaio è uscita da sola. Doveva essere una passeggiata, come comunicato alla famiglia. La ragazza però non è più tornata indietro.

Il corpo di R.S. è stato trovato vicino a una sentiero. L’autopsia al momento esclude che la morte sia avvenuta in seguito a un trauma. Nelle cronache delle ricerche è emerso un dettaglio: lo smartphone della ragazza era scarico. Una condizione che ha impedito di trovarla subito grazie ai sistemi di geolocalizzazione ma che soprattutto potrebbe aver impedito a lei di chiamare aiuto quando si è accorta che stava perdendo le forze.

Come il freddo può danneggiare uno smartphone

Le indicazioni sulle temperature migliori in cui usare uno smartphone possono variare in base al modello. Controllando le schede di diversi produttori possiamo dire che l’intervallo migliore in cui usare lo smartphone varia tra 0° e i 35° della scala Celsius, quella che usiamo per misurare normalmente la temperatura in Italia. Alcuni dispositivi si spingono anche fino a 45°.

Non sappiamo se R.S. avesse caricato il telefono prima di uscire ma sicuramente il freddo estremo a cui il dispositivo è stato esposto può aver danneggiato la batteria, prosciugato la sua capacità e anche fornito alcune informazioni errate. I problemi con il freddo e gli smartphone infatti sono di due tipi. Il primo è legato alle funzioni. Questi dispositivi non sono fatti per lavorare a -14° quindi è possibile che alcune componenti smettano di funzionare nel modo corretto.

Il touchscreen potrebbe fare fatica a registrare i nostri comandi, il sistema operativo può diventare poco fluido e soprattutto possiamo trovare informazioni sbagliate sul nostro display.  Se i sensori dello smartphone funzionano male, il telefono potrebbe dirci che c’è segnale quando invece non abbiamo nemmeno una tacca. O peggio. Potrebbe dirci che abbiamo ancora il 70% quando invece l’abbiamo già consumata tutta.

Il secondo ordine di problemi è legato alla batteria. Praticamente tutti gli smartphone che abbiamo in mano usano batterie agli ioni di litio. Senza addentrarci troppo nel loro funzionamento, queste batterie si basano una serie di reazioni chimiche che con il freddo rallentano fino a prosciugare tutta la carica accumulata.

Come proteggere gli smartphone all’aria aperta

Se state facendo un’attività all’aperto in un ambiente freddo potete valutare alcune precauzioni:

  • Uscite con una carica completa
  • Scegliete la modalità “Risparmio Energetico”
  • Evitate di essere sempre connessi a internet. Se avete bisogno di mappe, musica o documenti è meglio scaricare tutto prima
  • Tenete lo smartphone accanto al vostro corpo, così da riscaldarlo
  • Estraete lo smartphone il meno possibile
  • Se siete in zone isolate con neve fresca valutate la possibilità di usare il Sistema Artva, un kit formato da pala e sonda obbligatorio per chi pratica sci alpinismo
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