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Chi è John McFall, il primo uomo con una disabilità a candidarsi come astronauta

L’Agenzia Spaziale Europea ha deciso di inaugurare un nuovo progetto per permettere alle persone con disabilità di partecipare alle prossime missioni. Per questo programma si sono presentati 257 candidati.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non ha mai considerato l’idea di andare nello Spazio, eppure John McFall potrebbe essere il primo para-astronauta della storia. Ha 41 anni ed è un medico specializzato in traumatologia e ortopedia. A 19 anni gli è stata amputata una gamba dopo un incidente in moto e nel 2008 ha vinto la medaglia di bronzo per i 100 metri a Pechino.Spero di poter essere di ispirazione: la mia nomina dimostra che la scienza e lo Spazio sono per tutti”.

La nuova classe di candidati astronauti dell'Esa è stata presentata durante una cerimonia ufficiale a Parigi. Tra i prescelti c'è anche la prima persona con una disabilità a candidarsi come astronauta nella storia dell'esplorazione spaziale. L’Agenzia ha spiegato di voler ampliare la definizione di cosa significa avere "la stoffa giusta" per andare nello Spazio, e McFall inaugurerà il percorso per l'inclusione di persone con handicap fisici nelle possibili missioni future.

La storia di John McFall?

Medico, campione paraolimpico e candidato astronauta. John McFall è britannico, ha una moglie, tre figli, e dopo l’incidente motociclistico ha deciso di diventare un professionista di atletica leggera. A novembre 2022 è stato selezionato per partecipare al progetto di praticabilità “Parastronaut” dell’Esa per migliorare la comprensione delle barriere che il volo spaziale presenterebbe per i para-astronauti.

"Quando l'Esa ha annunciato che stavano cercando candidati con disabilità fisica per gestire questo progetto per gli astronauti, ho guardato le specifiche della persona e mi è saltato all'occhio", ha detto alla Bbc. "Mi sono sentito così ispirato e obbligato a partecipare."

McFall potrebbe quindi diventare il primo astronauta con una disabilità della storia. Potrebbe perchè in realtà l’inclusione nel progetto non assicura un biglietto di andata e ritorno nello Spazio, bisogna prima stabilire che la presenza di un para-astronauta non comprometta la sicurezza dell'equipaggio. Dopo l’annuncio dell’Agenzia Spaziale Europea McFall ha spiegato di essere  “orgoglioso e grato di aver avuto l’opportunità di partecipare a un progetto così coraggioso e audace“.

Il progetto dell'Esa

L’Agenzia ha ricevuto 257 candidature specifiche per il ruolo di para-astronauta, riservato a persone con “problematiche agli arti inferiori”, ha spiegato il direttore generale dell’Esa Josef Aschbacher. I candidati hanno dovuto superare sei fasi. Dopo lo screening iniziale, i colloqui e i test psicologici hanno selezionato una rosa di potenziali astronauti. Jhon McFall è stato poi scelto durante il round finale del reclutamento.

"È davvero importante per noi coinvolgere tutti coloro che sono entusiasti dello Spazio", ha affermato il dott. David Parker, direttore dell'Esa per l'esplorazione spaziale umana e robotica. "Stiamo facendo un primo passo aprendo questa chiamata a persone che hanno determinati tipi di disabilità fisica, e speriamo davvero di portarli in missione verso la Stazione Spaziale Internazionale".

Anche il ministro della scienza britannico George Freeman ha commentato la nomina. “Abbiamo ispirato il mondo a Londra 2012 con le Paralimpiadi, e sono così orgoglioso che saremo il primo paese a mettere un para-astronauta nello Spazio e dimostrare che lo Spazio è davvero la nuova frontiera. È dove l'umanità si riunisce, ed è lì che distruggiamo le barriere che stanno trattenendo questo pianeta e l'umanità. È un giorno brillante per la scienza e per i valori britannici".

Samantha Cristoforetti non sarà più sola

Oltre a McFall, l’Esa ha selezionato 5 nuovi candidati astronauti (2 donne e 3 uomini). I loro nomi sono stati presentati a Parigi dal direttore generale Joseph Aschbacher. I cinque candidati che si addestreranno per le future missioni spaziali, sono: Sophie Adenot (Francia), Pablo Álvarez Fernández (Spagna), Rosemary Coogan (Gran Bretagna), Raphaël Liégeois (Belgio), Marco Sieber (Svizzera). Tra i riservisti ci sono anche due astronauti italiani: Anthea Comellini e Andrea Patassa.

Rispetto all’ultimo reclutamento nel 2009 c’è stato anche un aumento del numero di donne che hanno fatto richiesta per entrare a far parte del progetto. Il direttore generale dell'Esa ha spiegato che hanno rappresentato quasi il 50% delle reclute. Tra le selezionate c’è  Rosemary Coogan, astrofisica specializzata in galassie e in telescopi spaziali, e Sophie Adenot, tenente colonnello dell'aeronautica militare francese. Samantha Cristoforetti ha accolto con entusiasmo le due nomine, "sarà un gruppo molto più diversificato, e non vedo l'ora di non essere più l'unica donna astronauta nel corpo degli astronauti europei. Questo è importante perché l'attuale composizione del nostro corpo non riflette dove siamo nella società”.

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