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“Carlo Conti non si era accorto che la telecamera era accesa”: come funziona la nuova truffa in rete

La truffa parte da un post sui social network, di solito su Facebook. Da qui si chiede agli utenti di versare 250 euro. Dopo il primo bonifico si continuano a chiedere soldi fino a prosciugare il conto della vittima.
A cura di Valerio Berra
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Le truffe con le celebrity sono cicliche. Cambiano i personaggi, cambiano i giornali di riferimento, cambiano anche le notizie di partenza. Alla fine però lo schema della truffa resta sempre lo stesso: si inizia con un investimento da 250 euro e si finisce con piogge di telefonate in cui si richiede di versare migliaia di euro.

Questa volta come protagonista della truffa è stato scelto Carlo Conti. L’immagine si può trovare tra le sponsorizzazioni di Facebook. Si vede Carlo Conti portato via da quello che sembra un agente delle forze dell’ordine. Il titolo attrae click: “Lo scandalo che ha scosso l’Italia intera”. E sotto:

“Carlo Conti, non si è accorto che la telecamera stava ancora registrando. È davvero la fine della carriera?”

Chiariamo. Carlo Conti non ha nulla a che fare con questa truffa. In passato lo schema è stato usato con molti personaggi famosi. Per questa truffa sono stati usati anche i volti di Fabio Fazio, Chiara Ferragni e Vanessa Incontrada. Sembra addirittura che i volti cambiano in base alla mole di notizie che escono su un personaggio. La foto di Carlo Conti è venuta fuor proprio mentre si parla di un suo ritorno al Festival di Sanremo.

Come funziona la truffa dei 250 euro

Lo schema della truffa è sempre lo stesso. Dal post con il personaggio famoso si atterra su un finto articolo di giornale. In questo caso si tratta di una pagina di Affari&Finanza, il verticale dedicato all’economia di Repubblica. Qui di solio si tira in ballo la Banca d’Italia. In questo caso sul titolo si legge: “La Banca d'Italia avvia un'azione legale contro Carlo Conti per quanto rivelato in diretta tv”.  Dentro si trova una finta intervista in cui vengono attribuite al personaggio famoso frasi mai dette:

“Ti dico questo: per essere ricco non devi lavorare assolutamente. Una volta capito questo concetto ti sarà più facile fare soldi”.

Dove si investono i soldi

Dall’articolo si arriva poi all’ultimo passaggio. Viene presentata una piattaforma di investimenti, in questo caso il nome è SmartBit Boost, su cui si può accedere investendo anche una piccola cifra come 250 euro. Da qui si apre un baratro. I 250 euro non sono davvero investiti in azioni o cripto, sono donati a bande di truffatori che da questo momento cercheranno di spillarvi soldi in ogni modo. I truffatori non si accontentano del primo versamento, continueranno a cercare di chiedervi altri soldi, proponendovi guadagni più alti e percentuali maggiori.

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