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Opinioni

Alla fine Chiara Ferragni è il più grande esperimento vivente sull’effetto dei social

Chiara Ferragni ha legato la sua vita ai social. Dopo tutti gli anni in cui per lei sono stati una vetrina ora si stanno trasformando in qualcosa di molto diverso. Come tante altre volte, Chiara Ferragni si sta trasformando in un caso da studiare.
A cura di Valerio Berra
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Chiara Ferragni, studi di Che Tempo Che Fa. Nel racconto di tutto quello che è successo dal caso Balocco a oggi Fabio Fazio indugia spesso sul ruolo dei social. A cosa sono serviti, come hanno reagito alla multa e alla crisi con Fedez, cosa vuol dire avere milioni di follower e affrontare davanti a tutti loro un momento difficile. Le risposte che arrivano non sono molte, forse solo una può diventare interessante.

Parlando delle tempeste d’odio da cui è stata travolta Chiara Ferragni ha detto “È il gioco dei social”. Un gioco a cui lei si è prestata, anche dopo questa intervista. Per la prima volta ha riaperto i commenti sul suo profilo Instagram, accogliendo per la centinaia di reazioni non esattamente tiepide.

Se vogliamo metterla sui numeri, secondo la società Arcadia tra il 3 e il 4 marzo il sentiment sui social su Chiara Ferragni è stato sostanzialmente negativo. Circa l’85% degli articoli e dei commenti che sono stati fatti su di lei sono state critiche, sia alla sua intervista che a tutte le ultime vicende che l’hanno riguardata.

Una serie tv di minuscole puntate

Chiara Ferragni è nata sui social e anche se ora è un’imprenditrice e ha aziende che fatturano milioni di euro e qui che sta tutta la sua potenza. Sempre da Fazio ha spiegato che sui social ha raccontato “molto ma non tutto”. Eppure quello che ha raccontato ha costruito una serie tv fatta di minuscole puntate pubblicate ogni giorno che ha tenuto milioni di persone attaccate allo smartphone.

Questa serie tv è diventata la sua fortuna, anche perché le persone attorno a lei hanno accettato di partecipare come comparse. Le sorelle e la madre hanno profili social, suo marito ha seguito la stessa strada da prima di conoscerla. Persino il padre di Fedez ha un profilo social che si occupa di cucina. Sui suoi social sono finiti anche i figli, fin dalle loro ecografie. Certo, qui il tema del consenso è un po’ più complesso.

Nella serena convinzione che nelle vite di tutti affrontiamo momenti di luci e di ombre, sbagliamo e cerchiamo di aggiustare i nostri sbagli, forse tutto questo caso Ferragni ci sta facendo capire cosa vuol dire avere milioni di persone che ci guardando e soprattutto aspettano aggiornamenti mentre sbagliamo.

Molti dei commenti sotto l’ultimo post non sono solo di critica. Sono arrabbiati perché ritengono insufficienti le spiegazioni date da Chiara Ferragni. Tutta questa vicenda, così come la crisi di Fedez, è rimasta confinata al primo video di scuse e a due interviste. Non è mai entrata nei suoi post che invece sono diventati un Favoloso mondo di Chiarà in cui tutto scorre come prima.

Il più grande esperimento sui social

Fedez in un incontro a Torino sulla salute mentale ha detto al pubblico che era in sala, soprattutto studenti delle superiori: “Questa generazione è la cavia dei social”. L’intuizione è ottima ma forse non completa. È vero che la Gen Z è la prima generazione totalmente esposta ai social dalla nascita. Ma prima di vedere i risultati su questi pazienti, qualche idea possiamo già farcela.

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Vengo dalla provincia di Milano e dagli anni '90. Questo non dice tutto di me, ma quasi. Ora Capo Area della redazione Tecnologia e Scienze a Fanpage.it, prima cronista a Settegiorni, studente alla Scuola Walter Tobagi, stagista a RaiNews24, collaboratore al Corriere della Sera e membro della prima redazione di Open. 
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