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Uno sciame di stelle pipistrello divora un leone marino sul fondo del mare: lo scatto straordinario

Il corpo esanime di un leone marino adagiato sul fondale assalito da un gruppo di stelle pipistrello. L’immagine struggente vince il primo premio di un concorso.
A cura di Andrea Centini
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Credit: David Slater / Big Picture Competition
Credit: David Slater / Big Picture Competition

Un giovane fotografo naturalista statunitense ha immortalato nella baia di Monterey, innanzi alla costa della California, una scena semplicemente straordinaria: un gruppo di coloratissime stelle marine mentre si alimenta con la carcassa di un leone marino, adagiato delicatamente sul fondale. Lo splendido scatto è valso a David Slater – istruttore subacqueo e appassionato di fotografia – il primo premio nella categoria “Vita Acquatica” del prestigioso concorso fotografico “Big Picture Competition” organizzato dall'Accademia delle Scienze della California. Un riconoscimento meritatissimo per uno scatto dalla composizione superba, che mescola la drammaticità della morte e la forza della vita esaltando lo stretto legame che le interconnette.

Le protagoniste principali dello scatto sono le stelle marine della specie Patiria miniata, conosciuta con i nomi comuni di stella pipistrello, pipistrello marino o stella palmata. Appartenente alla famiglia Asterinidae, questa splendida stella marina può sviluppare una moltitudine di colori, dal giallo al rosso, passando per viola, arancione, verde e marrone. I colori possono presentarsi sia screziati che a tinta unita, rendendo questi invertebrati dei veri e propri arcobaleni viventi. Sono chiamate stelle pipistrello per la strato di pelle tra le braccia (normalmente cinque, ma possono arrivare anche nove), che ricordano da vicino il patagio dei mammiferi alati.

Il contrasto tra il corpo esanime del leone marino, i colori delle stelle marine e il verde smeraldo dell'Oceano Pacifico rendono l'immagine davvero evocativa, ulteriormente impreziosita dal nuoto sullo sfondo dei compagni dello sfortunato pinnipede. Si ritiene che il leone marino deceduto sia un leone marino della California (Zalophus californianus), come riportato da LiveScience, ma potrebbe trattarsi anche di un leone marino di Steller (Eumetopias jubatus), considerando che entrambe le specie vivono nella baia di Monterey.

Ovviamente non sono state le stelle pipistrello a uccidere il povero leone marino; si tratta infatti semplici saprofagi e detritivori, cioè organismi che si nutrono soprattutto di carcasse di animali morti e alghe sul fondale. Il pinnipede potrebbe essere morto per cause naturali, ma non si esclude il coinvolgimento di un fattore antropico come l'ingestione di plastica, la collisione con una imbarcazione o magari magari un trappola mortale dovuta ad attrezzatura da pesca abbandonata, come le famigerate “reti fantasma”. Questi fattori sono infatti tra le principali cause di morte per i mammiferi marini, cetacei e pinnipedi.

La scena, per quanto possa apparire drammatica, è stata descritta con un certo piglio filosofico dall'autore dello scatto. “Sebbene questa scena appaia malinconica, certamente il leone marino sta ripagando la comunità in cui nuotava una volta. Quando le stelle pipistrello si saranno saziate, un gran numero di creature grandi e piccole sarà in grado di trarre energia e riparo da ciò che resterà negli anni a venire”, ha commentato Slater nella pagina ufficiale del premio. Non possiamo che complimentarci col giovane fotografo, autore di un'immagine evocativa che simboleggia in modo esemplare il ciclo della vita in fondo al mare.

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