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Stella esplosiva proietta onde increspate come un sasso nello stagno: il magnifico scatto del Webb

L’ultima immagine del Telescopio Spaziale James Webb ritrae la spettacolare stella di Wolf-Rayet WR 140, che espelle gusci d’idrogeno concentrici nello spazio.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA / ESA / CSA / JWST / MIRI / Ryan Lau /Judy Schmidt
Credit: NASA / ESA / CSA / JWST / MIRI / Ryan Lau /
Judy Schmidt

Una stella esplosiva che proietta gusci di idrogeno nello spazio, in grado di generare una nebulosa di onde concentriche e increspate, simili a quelle di un sasso lanciato in uno stagno. È la spettacolare protagonista dell'ultima, meravigliosa immagine catturata dall'avveniristico Telescopio Spaziale James Webb, operativo solo da luglio di quest'anno ma già in grado di regalarci immagini memorabili, straordinariamente belle dal punto di vista estetico e pregne di significato scientifico. Basti pensare ai recentissimi scatti di Giove e dell'anello di Einstein di una galassia distante 12 miliardi di anni luce, ma anche al primo campo profondo – la prima immagine in assoluto del James Webb presentata da Joe Biden alla Casa Bianca – e al misterioso e tentacolare dedalo di gas della Galassia Fantasma.

La peculiare stella immortalata dall'occhio a infrarossi del telescopio spaziale si chiama WR 140, sita nel cuore della costellazione del Cigno a 5.600 anni luce dal nostro pianeta. Fa parte di un sistema binario – chiamato SBC9 1232 – ed è classificata come stella di Wolf-Rayet. Si tratta di una classe di stelle molto grandi, massicce, antiche, calde e luminose, che eruttano a ritmi sostenuti grandi gusci di idrogeno in modo ciclico. Questo processo scopre il cuore di elio dell'astro. La stella più massiccia e luminosa scoperta sino ad oggi, R136a1 sita nella Nebulosa Tarantola, è proprio una stella di Wolf-Rayet. Ad oggi si conoscono poche centinaia di questi peculiari astri ed è per questo che sono un bersaglio privilegiato per le sensibilissime fotocamere del James Webb.

Come indicato, WR 140 fa parte di un sistema binario; la sua compagna è una stella molto calda e luminosa di 50 masse solari. Le due stelle orbitano l'una attorno all'altra circa ogni 8 anni e a causa degli “scontri” tra i venti solari prodotti alterano la radiazione a infrarossi, modellando le onde di idrogeno proiettate nello spazio profondo. WR 140, che ha una massa pari a 20 volte quella del Sole, è stata immortalata per il progetto di ricerca “Establishing Extreme Dynamic Range with JWST: Decoding Smoke Signals in the Glare of a Wolf-Rayet Binary” guidato dallo scienziato Ryan Lau. Come accaduto in altre occasioni, i dati catturati dal Webb sono stati lavorati in post produzione da due ricercatrici (Melina Thévenot e Judy Schmidt), regalandoci lo spettacolo che vedete in testa all'articolo.

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