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Terremoto in Turchia e Siria

Una gigantesca voragine di 37 metri si è aperta in Turchia: possibile legame col terremoto

Nella provincia turca di Konya, sita nella regione dell’Anatolia centrale, si è aperta un’enorme voragine larga 37 metri e profonda 12 metri. Il recente e catastrofico terremoto potrebbe averne favorito la formazione, ma non vi è certezza.
A cura di Andrea Centini
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L'enorme voragine formatasi in Turchia. Credit: Twitter /Chaudhary Parvez
L'enorme voragine formatasi in Turchia. Credit: Twitter /
Chaudhary Parvez
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In Turchia si è aperta una enorme voragine nel terreno, con un diametro di ben 37 metri e una profondità di 12 metri. Gli esperti ritengono che le dimensioni si accresceranno nei prossimi giorni, come spesso si verifica in presenza di questi fenomeni geologici. Tecnicamente si tratta di una dolina o sinkhole, ovvero depressioni o veri e propri buchi nel terreno che possono verificarsi sia per ragioni naturali – tramite processi carsici – che a causa di fattori antropici, come ad esempio l'eccessivo sfruttamento del sottosuolo. La scorsa estate, ad esempio, una dolina di diametro simile (ma profonda ben 64 metri) si era aperta in Cile nei pressi di una miniera di rame; si ritiene che si sia formata proprio a causa dei grandi tunnel minerari scavati nel terreno.

Nel caso della dolina turca è possibile che a originarla, o comunque a favorirne la formazione, vi sia stato il catastrofico terremoto – o meglio, la sequenza sismica – che ha squassato la regione anatolica e il nord della Siria all'inizio di febbraio. La violenza della scossa principale di magnitudo 6.8 e delle numerosissime altre di assestamento hanno fatto crollare migliaia di edifici, provocando la morte di oltre 50mila persone e un numero enorme di sfollati. Impressionanti le immagini delle frane e della spaccatura del terreno a ridosso della faglia di centinaia di chilometri, lungo la quale si è sprigionato l'evento sismico.

La voragine di 37 metri si è aperta alla fine di febbraio nei pressi di Karapinar, città della provincia di Konya, sita proprio nella regione dell'Anatolia centrale. L'area non è distante dalle zone maggiormente colpite dai recenti eventi sismici. Inoltre proprio qui recentemente è stata registrata una scossa di magnitudo significativa, superiore a 4. Nonostante ciò, non è possibile affermare con certezza se vi sia un collegamento diretto col terremoto.

A spiegarlo è il professor Fetullah Arik, direttore del Centro di ricerca e applicazione di Obruk presso l'Università tecnica di Konya (KTÜN): “La voragine è apparsa circa 20 giorni dopo i grandi terremoti. Forse era pronta a crollare e potrebbe essersi formata durante il terremoto”, ha sottolineato l'esperto. “La superficie di questa voragine precedentemente formata potrebbe essere crollata a causa del terremoto per via della vibrazione che si è verificata. La formazione delle voragini può essere collegata ai terremoti, ma qui non abbiamo trovato alcuna prova chiara che si sia verificata a causa di esso”, ha chiosato il professor Arak.

Una delle ragioni per cui vi sono diversi dubbi risiede anche nel fatto che l'area di Karapinar si trova su un altopiano carsico, dove questi fenomeni sono piuttosto comuni. Nella zona si contano circa 200 doline, dunque non c'è da stupirsi che ogni tanto se ne formino di nuove. I processi carsici erodono le rocce e spingono il terreno a collassare, fino alla formazione delle depressioni e delle voragini. Alcune possono essere larghe e profonde anche centinaia di metri. Come indicato, i fattori antropici possono favorire il verificarsi di questi fenomeni; nel caso delle doline di quest'area, si ritiene che possa esserci alla base il sovrasfruttamento delle risorse idriche.

Qualunque sia la causa, molte persone sono spaventate dal fenomeno, alla luce del catastrofico sisma del mese scorso. “È possibile che la buca si sia formata pochi giorni fa, poiché spesso abbiamo voragini qui”, ha affermato il signor Yusuf Gultekin, il proprietario del terreno in cui si è verificato il fenomeno. “Non sappiamo se queste buche continueranno a formarsi, ci siamo abituati, ma le persone che le vedono per la prima volta hanno paura”, ha chiosato l'uomo.

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