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Un misterioso oggetto sta per essere risucchiato dal buco nero al centro della nostra galassia

Gli astronomi dell’UCLA ritengono che l’oggetto, chiamato X7, possa essere una nuvola di polvere e gas espulsa durante la collisione di due stelle.
A cura di Valeria Aiello
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L'oggetto X7 sta perdendo la sua integrità mentre il buco nero supermassiccio Sagittarius A* lo sta attirando verso il centro della via Lattea. Credit: Anna Ciurlo/UCLA
L'oggetto X7 sta perdendo la sua integrità mentre il buco nero supermassiccio Sagittarius A* lo sta attirando verso il centro della via Lattea. Credit: Anna Ciurlo/UCLA

Un misterioso oggetto chiamato X7, che gli astronomi ritengono possa essere una nuvola di polvere e gas espulsa durante la collisione di due stelle, sarà presto risucchiato dal buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia. Lo suggerisce una nuova ricerca condotta dagli astronomi Galactic Center Group dell’Università della California a Los Angeles (UCLA) e dell’Osservatorio Keck situato sulla vetta del vulcano dormiente Mauna Kea nello stato americano delle Hawaii.

Dopo aver esaminato l’evoluzione di X7 utilizzando 20 anni di dati raccolti dalla Galactic Center Orbit Initiative, i ricercatori hanno scoperto che l’oggetto, che orbita vicino al buco nero Sagittarius A* (o Srg A*) che si trova al centro della via Lattea, ha assunto una forma nettamente allungata in un tempo relativamente breve, separandosi nel tempo. Ciò li ha portati a prevedere che entro i prossimi decenni perda completamente la sua integrità, mentre le polveri e i gas di cui è composto verranno inevitabilmente attratte dal buco nero. Le loro osservazioni sono state dettagliate in un articolo appena pubblicato su The Astrophysical Journal.

Nessun altro oggetto in questa regione dello spazio ha mostrato un’evoluzione così estrema – affermato Anna Ciurlo, assistente ricercatrice dell’UCLA e autrice principale dell’articolo – . Inizialmente, X7 aveva la forma di una cometa, per cui si pensava che avesse assunto quella forma in riposta a venti stellari o a getti di particelle del buco nero. Ma nel corso dell’osservazione ventennale, lo abbiamo visto diventare più allungato”.

X7 ha una massa che è di circa 50 volte quella della Terra e si trova su un percorso orbitale attorno a Sgr A* che richiederebbe 170 anni per essere completato. Ma tale traguardo potrebbe non arrivare mai. Sulla base della sua traiettoria, il team stima infatti che X7 si avvicinerà al massimo a Sgr A* intorno all’anno 2036, per poi probabilmente spiraleggiare verso Sgr A* e scomparire.

Prevediamo che le forti forze di marea esercitate dal buco nero galattico finiranno per fare a pezzi X7 prima che completi anche solo un’orbita” ha precisato il coautore dello studio, Mark Morris, professore di fisica e astronomia dell’UCLA, riferendosi all’attrazione gravitazionale che ha già provocato l’allungamento di un oggetto, il cui lato più vicino al buco nero viene attratto molto più fortemente dell’estremità opposta.

X7 mostra alcune delle stesse proprietà di altri strani oggetti polverosi che orbitano attorno a Sgr A*. Ma, rispetto a questi cosiddetti oggetti G, che sembrano gas ma si comportano come stelle, la forma e la velocità di X7 sono cambiate in modo più radicale: i ricercatori hanno osservato che, mentre X7 accelera verso il buco nero, si muove rapidamente, arrivando a spostarsi a velocità che possono raggiungere anche i 1.000 chilometri al secondo. “È emozionante vedere, in modo dettagliato e su una scala temporale relativamente breve, cambiamenti così significativi nella forma e nella dinamica di X7 sotto l’influenza delle forze gravitazionali del buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea” ha aggiunto Randy Campbell, coautore dello studio e delle operazioni scientifiche condotte presso l’Osservatorio Keck.

I risultati dello studio rappresentano la prima stima dell'orbita leggermente ellittica di X7, nonché l’analisi più robusta mai effettuata dei notevoli cambiamenti in termini di aspetto, forma e comportamento dell’oggetto. Il team continuerà a utilizzare l’Osservatorio Keck per monitorare i profondi cambiamenti di X7 mentre la potenza della gravità del buco nero lo separerà.

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