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Svegliarsi presto al mattino è un’eredità dei Neanderthal

Tra i geni dei Neanderthal che noi Sapiens ci portiamo dietro da almeno 40.000 anni rientrano anche quelli dell’orologio biologico: lo studio pubblicato su Genome Biology and Evolution.
A cura di Valeria Aiello
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In Europa, Asia e nel Nord Africa, gli incroci tra uomini di Neanderthal e Denisoviani con esseri umani moderni (Sapiens) hanno avuto luogo più volte, consegnando parte del genoma di questi ominidi alle popolazioni contemporanee. La quantità di DNA che abbiamo ereditato varia notevolmente da regione a regione (nei moderni eurasiatici si aggira a circa il 20%), influenzando il nostro aspetto e la nostra routine quotidiana.

In particolare, tra le eredità dei Neanderthal che noi Sapiens ci portiamo dietro da almeno 40.000 anni ci sono caratteristiche come il colore della pelle e dei capelli, la tendenza ad accumulare grasso addominale, la predisposizione a sviluppare alcune allergie e malattie come il diabete di tipo 2 e la “malattia vichinga” della mano, nonché un più alto rischio di sviluppare infezioni, incluso il Covid. Ma anche la tendenza a svegliarci presto la mattina, come recentemente scoperto da un team di ricerca americano che ha identificato alcune varianti genetiche derivate dai Neanderthal che aumentano la probabilità di essere persone mattiniere.

Quell’eredità genetica – riportano gli autori dello studio alla CNNpuò ancora oggi influenzare la variazione dell’orologio biologico e del cronotipo umano, determinando se siamo nottambuli oppure allodole mattutine”. I dettagli della scoperta sono stati appena pubblicati sulla rivista su Genome Biology and Evolution.

I geni dei Neanderthal aumentano la probabilità di svegliarsi presto al mattino

Analizzando i dati della UK Biobank, un database medico che contiene informazioni genetiche e di altro tipo sulla salute di centinaia di migliaia di abitanti del Regno Unito, compresa l’eventuale presenza di varianti genetiche derivate dai Neanderthal, gli studiosi hanno verificato se specifici frammenti di DNA siano più comuni nelle persone mattiniere. “Abbiamo scoperto che il DNA di Neanderthal presente negli esseri umani moderni ha un effetto… significativo – hanno evidenziato gli studiosi – . È risultato associato al cronotipo, aumentando costantemente la propensione ad essere una persona mattiniera”.

Nei Neanderthal, questa caratteristica si sarebbe evoluta dalla necessità di avere un orologio biologico in grado di anticipare e modificare l’orario del risveglio per adattarsi ai mutevoli livelli di luce stagionali. “A latitudini più elevate, avere un orologio "più veloce" facilita questa capacità e rende gli individui più propensi ad alzarsi presto – ha affermato Tony Capra, professore associato di epidemiologia e biostatistica del Bakar Computational Health Sciences Institute presso l’Università della California a San Francisco e autore corrispondente dello studio -. Sappiamo da altre specie che vivono in ampi intervalli di latitudine che i loro orologi circadiani spesso si adattano alle differenze nei cicli luce/buio”.

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