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Straordinaria chiocciola pelosa preistorica scoperta in un blocco d’ambra di 100 milioni di anni

In un blocco d’ambra fossile risalente a 100 milioni di anni fa (Cretaceo) è stata scoperta una chiocciola con il guscio peloso. A cosa servivano le setole.
A cura di Andrea Centini
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In un blocco di ambra fossile di 100 milioni di anni è stata trovata una chiocciola preistorica con un guscio peloso. L'esemplare appartiene a una specie completamente nuova – classificata col nome scientifico di Archaeocyclotus brevivillosus – ed è stato recuperato prima del 2017 in una miniera del Myamar (o Birmania). Il fossile è perfettamente conservato. Non è insolito che le chiocciole presentino peli, creste e altre caratteristiche decorative sul guscio, come spiegato dagli autori della scoperta, tuttavia si tratta di elementi legati “a un processo complesso che solitamente non avviene senza uno scopo”, a maggior ragione per animali preistorici in piena evoluzione.

A scoprire e descrivere la chiocciola con il guscio peloso è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati francesi del Museo di Storia Naturale ed Etnografia di Colmar, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Museo di Storia Naturale di Berna (Svizzera), dell'Istituto di Ecologia ed Evoluzione dell'Università di Berna, dell'Istituto di ricerca Senckenberg (Germania), dell'Università Justus Liebig e di altri istituti. Gli scienziati hanno rilevato le microscopiche setole attraverso la microscopia ottica e le scansioni di tomografia microcomputerizzata (micro-TC) con annesse ricostruzioni 3D al computer. I peli, che si trovano ai margini dell'apertura della conchiglia, hanno infatti uno spessore di appena 150 – 200 micrometri. Da qui l'epiteto del nome scientifico “brevivillosus”, fusione dei termini latini "brevis" (corto) e "villosus" (peloso). La chiocciola è invece lunga 26,5 millimetri, larga 21 millimetri e alta 9 millimetri, come riportato in un comunicato stampa del Museo di Francoforte.

I peli della chiocciola sono costituiti dallo strato proteico esterno del guscio, chiamato periostraco. Si tratta di strutture dispendiose dal punto di vista energetico, pertanto deve essere un adattamento che fornisce un qualche vantaggio evolutivo. Ad esempio, secondo gli studiosi coordinati dal professor Jean-Michel Bichain, nella chiocciola preistorica i peli avrebbero potuto prevenire la perdita di liquidi e dunque fornire una protezione contro l'essiccamento. Magari queste chiocciole del Mesozoico iniziavano a colonizzare nuovi ambienti più asciutti e dunque hanno sviluppato caratteristiche ad hoc.

“Le setole avrebbero potuto anche fungere da camuffamento o proteggere la lumaca da un attacco diretto di uccelli inseguitori o predatori del suolo”, ha spiegato la coautrice dello studio Adrienne Jochum. “Potrebbero anche aver svolto un ruolo nella regolazione termica per la chiocciola, consentendo a minuscole goccioline d'acqua di aderire al guscio, fungendo così da ‘condizionatore d'aria'. E infine, non si può escludere che i peli fornissero un vantaggio nella selezione sessuale”, ha aggiunto la ricercatrice. Ciò che è certo è che si tratta di un tratto affascinante evolutosi sin dalla preistoria in diversi gruppi di gasteropodi e in modo indipendente.

Gli scienziati hanno sottolineato che il fossile è stato recuperato nella valle di Hukawng in Birmania / Myanmar prima del 2017; la data è significativo perché dopo il 2017 il commercio di fossili pregiati ha iniziato a finanziare i violenti conflitti che insanguinano il Paese. Nel suo territorio sono stati infatti recuperati moltissimi fossili eccezionali risalenti a 100 milioni di anni fa, al Cretaceo. I dettagli della ricerca “Archaeocyclotus brevivillosus sp. nov., a new cyclophorid land snail (Gastropoda: Cyclophoroidea) from mid-Cretaceous Burmese amber” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Cretaceous Research.

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