Settimana lavorativa di 4 giorni, più benessere a parità di stipendio

La settimana lavorativa di 4 giorni senza tagli allo stipendio è un approccio sorprendentemente efficace: invece di comprimere il lavoro in meno tempo, aumentando la pressione nei lavoratori, porta a una riduzione dei livelli di stress, con miglioramenti in termini di soddisfazione lavorativa e salute mentale e fisica.
Lo dimostrano i risultati del più grande studio mai realizzato sulla settimana lavorativa di 4 giorni, che ha coinvolto quasi 2.900 dipendenti di 141 aziende in Australia, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti. Prima di passare alla riduzione dell’orario, il flusso lavorativo di queste aziende è stato rimodulato per mantenere una produttività dell’80% rispetto a regime precedente, eliminando le attività che causavano perdite di tempo, come le riunioni non necessarie.
Due settimane prima dell avvio del nuovo regime lavorativo, ogni dipendente ha risposto a un questionario sulle proprie abitudini e il livello di benessere, che includeva domande del tipo “Il tuo lavoro è frustrante?” e “Come valuteresti la tua salute mentale?”. Lo stesso questionario è stato riproposto dopo 6 mesi di sperimentazione del nuovo orario e le risposte sono state confrontate sia con quelle precedenti sia con quelle dei dipendenti di 12 aziende di controllo. I risultati del periodo di prova sono stati dettagliati in un nuovo articolo pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour.
La settimana lavorativa di 4 giorni a parità di stipendio
Il passaggio a una settimana lavorativa di 4 giorni (32 ore settimanali senza riduzione dello stipendio) rende i dipendenti più felici, più riposati e meno stressati, con vantaggi anche per le aziende, che in diversi casi hanno riportato fatturati maggiori e un minore turnover di dipendenti.
L’effetto trasformativo del giorno di riposo in più è stato evidente nei livelli di benessere dei dipendenti, che hanno riscontrato una migliore capacità lavorativa, una riduzione dei problemi di sonno e un minore affaticamento.
Nel complesso, i dipendenti si sono sentiti più soddisfatti delle loro prestazioni lavorative, riscontrando un miglioramento in termini di esaurimento professionale (burnout) e di salute mentale e fisica, rispetto ai lavoratori delle 12 aziende di controllo. “I nostri risultati – evidenziano gli autori della ricerca – indicano che, a parità di reddito, la settimana lavorativa di 4 giorni è un intervento organizzativo efficace per migliorare il benessere dei lavoratori”.